ORSAGO
Alla Doria c'è la rinascita, e si lavora anche di sabato. Merito

Giovedì 5 Luglio 2018
ORSAGO Alla Doria c'è la rinascita, e si lavora anche di sabato. Merito
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Alla Doria c'è la rinascita, e si lavora anche di sabato. Merito dei krumiri, produzione rilevata dalla capogruppo Bauli alla Bistefani di Casale Monferrato. L'azienda di Orsago, con i suoi 160 dipendenti, sembra essere ritornata ai suoi momenti migliori.
SINDACATI OTTIMISTI
La conferma da Andrea Meneghel della Fai Cisl: «Dopo un anno e mezzo di cassa integrazione a rotazione per integrare l'orario, dallo scorso gennaio si è ritornati alla normalità afferma Addirittura tra maggio e giugno c'è stata necessità di straordinario e sono stati lavorati anche i sabati. In questo frangente non ci sono stati licenziamenti per motivi economici. Diciamo che ci sono state delle mobilità di gruppo, anche nello stabilimento di Orsago, su base volontaria e con incentivo. Ma non parliamo di grandi numeri, e comunque tutto concordato con l'azienda con la quale le relazioni sindacali sono buone».
L'INVERSIONE DI ROTTA
Nei giorni scorsi erano circolate delle voci di operai licenziati, ma probabilmente erano riferite a queste situazioni risultate monitorate. Che non si parli più di crisi alla Doria con questi presupposti per ora è comunque assodato: «Ma non diciamo che va proprio al massimo frena gli entusiasmi Meneghel Diciamo piuttosto che si sta recuperando da una situazione che negli ultimi anni non era per nulla favorevole perché si sta investendo anche con prodotti territoriali e biologici. Certo quando si è cercato di sostituire i prodotti a marchio Doria con Bauli, la rotta si era invertita. Poi pian piano la risalita».
IL MERITO DELLA RIPRESA
Il segreto? I Krumiri: ovviamente biscotti. Quando la produzione è passata dagli stabilimenti Bistefani di Casale e Valenza Po, chiusi, allo stabilimento Doria tra il 2016 e il 2017, a Orsago è stata registrata una crescita esponenziale del prodotto e quindi anche dei fatturati che ora sorridono. «Non abbiamo quindi sentore di situazioni di crisi, possiamo escluderlo dice il sindacalista - perché stiamo arrivando alla stabilizzazione produttiva. Nell'ultimo anno e mezzo si è lavorato con questa intenzione. Non è semplice perché la concorrenza è enorme. Ma Bauli vuole rilanciare questo stabilimento che ha la sua storia. Ricordiamo che ha raggiunto negli anni d'oro ben oltre i duecento dipendenti».
Con l'acquisizione della Bauli a rimetterci è stato in un primo momento il settore impiegatizio, visto che la direzione è a Verona, e si è pagato lo scotto del cambio di marchio. Il calo di fatturazione ha richiesto poi l'uso di cassa integrazione: «Ma ora chiosa Meneghel è l'ora del rilancio verso la stabilizzazione grazie ai nuovi prodotti».
Fulvio Fioretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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