LE REAZIONI
PREMARIACCO «Sorpreso per la misura che gli è stata applicata,

Giovedì 30 Luglio 2020
LE REAZIONI PREMARIACCO «Sorpreso per la misura che gli è stata applicata,
LE REAZIONI
PREMARIACCO «Sorpreso per la misura che gli è stata applicata, ma altrettanto sereno, consapevole di aver agito con correttezza e trasparenza». Questo il commento del sindaco di Premariacco, Roberto Trentin, attraverso il suo legale, l'avvocato Guglielmo Pelizzo, che ieri pomeriggio gli ha fatto visita dopo lo scoppio del caso. «Esamineremo gli atti processuali e le eventuali azioni da intraprendere ha aggiunto Pelizzo il mio cliente è pronto per rispondere alle accuse mosse, l'ordinanza è abbastanza articolata, confidiamo in queste ore di analizzarla nel dettaglio». Tecnicamente Trentin dovrebbe essere sospeso dalla carica di primo cittadino secondo quanto previsto per legge ma la notifica, a ieri pomeriggio, non era ancora arrivata.
LE REAZIONI
Una comunità sotto choc, alla vigilia tra l'altro del rinnovo della sua amministrazione comunale previsto per settembre. La bomba dell'inchiesta della Gdf di Udine ha scosso letteralmente il paese di poco pi di 4 mila abitanti, famoso per il suo Ponte Romano sul fiume Natisone. Tra le forze di opposizione prevale la cautela: vogliamo leggere attentamente le accuse che hanno mosso al sindaco e capire quanto gli viene imputato, poi ci troveremo assieme ai colleghi del gruppo e valuteremo il da farsi ha commentato ieri nel primo pomeriggio Rocco Ieracitano, capogruppo di opposizione per la lista Per Premariacco, già sindaco del comune per dieci anni (dal 2005 al 2015), del quale Trentin tra l'altro è stato vice per sette anni prima di essere allontanato dal gruppo, ripresentandosi quale sfidante e vincitore alle ultime Comunali. «Occorre attendere lo sviluppo delle indagini prima di fare qualsiasi commento aggiunge Ieracitano da parte nostra abbiamo sempre condotto una opposizione sul merito della programmazione delle opere pubbliche, basta andare a rileggersi i nostri post pubblici sulla pagina facebook del gruppo per capire quali siano state i lavori che non ci hanno trovato d'acccordo». «La notizia ci ha lasciato di stucco gli fa eco Elisabetta Basso, capogruppo dell'altra lista di opposizione Per il bene comune - soprattutto per il fatto che sia capitato ora, ad un mese e mezzo dalle elezioni. Al di là dell'esito delle indagini, che dovranno fare il loro corso, il fatto che ci possano essere dei sospetti sull'attività amministrativa di un Comune, toglie sicuramente fiducia nelle istituzioni; con il nostro gruppo stiamo pensando a come ridare sicurezza alla comunità di Premariacco, per tranquillizzarla sulla situazione; non sarà semplice aggiunge Basso cercheremo di capire di cosa si stia parlando, noi come gruppo di opposizione ci eravamo schierati contro ad alcuni progetti inerenti ai lavori pubblici, tutto sul piano delle diverse vedute rispetto alla programmazione; ora aspettiamo l'esito dell'inchiesta conclude - non si può tratte conclusioni affrettate, sicuramente il primo pensiero va ai nostri cittadini». Rimane da capire come potrà proseguire ora l'attività amministrativa del Comune, tecnicamente la guida dell'ente potrebbe passare al vicesindaco, che formalmente è solo indagata; a meno che la stessa non si dimetta e a quel punto, potrebbe scattare il decadimento del consiglio comunale con nomina di un commissario fino alle nuove elezioni, che come detto sono già previste per il prossimo 20 e 21 settembre. Stringato il commento del sindaco di Torreano, Claudio Sabbadini, nel cui Comune risulta coinvolto il responsabile dell'ufficio tecnico: «Sono rimasto allibito, spiazzato e turbato per queste notizie dice occorre analizzare tutto a bocce ferme, credo nella buona fede delle persone».
ULTERIORI SVILUPPI
L'inchiesta procederà ora anche per la riscontrata violazione del segreto d'ufficio da parte del comandante della Polizia locale per aver rivelato al sindaco di Premariacco l'esistenza dell'esposto che ha dato origine alle indagini. Lo sviluppo investigativo sugli atti amministrativi e documenti che saranno oggetto di sequestro, oltre a quanto già acquisito agli atti dell'indagine, renderà possibile non soltanto acclarare le responsabilità dei singoli, ma anche procedere ai successivi sviluppi in termini di responsabilità erariale. La Guardia di finanza opera, infatti, in stretta sinergia con la Corte dei Conti, per la quantificazione degli spechi e il recupero delle risorse da restituire alla collettività, in conseguenza di condotte pregiudizievoli per i bilanci pubblici.
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