Cronaca internazionale

La Nato muove le truppe, pronti 90mila soldati: perché è un segnale a Putin e cosa rivela

La Nato prevede di mobilitare quasi 100mila uomini nella più grande esercitazione mai organizzata dall'alleanza dalla fine della Guerra fredda

La Nato muove le truppe, pronti 90mila soldati: perché è un segnale a Putin e cosa rivela

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La Nato muove le truppe, pronti 90mila soldati: perché è un segnale a Putin e cosa rivela

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Si chiama Steadfast Defender e sarà la più grande esercitazione mai organizzata dalla Nato dalla fine della Guerra fredda. Nel 2024, da fine gennaio a fine maggio, andranno in scena imponenti manovre congiunte volte a scoraggiare una nuova eventuale aggressione russa in Europa orientale. L'Alleanza atlantica prevede di mobilitare circa 90mila soldati mentre l'esercitazione stessa sarà basata sui nuovi piani di difesa dell'organizzazione.

La mossa della Nato

"Steadfast Defender 2024 sarà una chiara dimostrazione della nostra unità e forza transatlantica e della nostra determinazione a continuare a fare tutto ciò che è necessario per proteggerci reciprocamente, per proteggere i nostri valori e l'ordine internazionale basato sulle regole", ha spiegato all'Ansa un portavoce della Nato. "Le esercitazioni della Nato sono difensive, trasparenti e proporzionate e sono condotte nel pieno rispetto dei nostri obblighi internazionali", ha aggiunto.

L'obiettivo delle operazioni – che, come detto, consistono nel far capire alla Russia di non effettuare ulteriori azzardi militari – è quello di dimostrare di essere in grado di dispiegare forze dal Nord America e da altre parti dell'Alleanza per rafforzare la difesa dell'Europa. In attesa di ulteriori indiscrezioni, che dovrebbero emergere nel corso delle prossime ore, il grosso dell'esercitazione si terrà nel quadrante Germania-Polonia-Baltico, ovvero dove si trova il Corridoio Suwalki, uno dei punti più deboli dell'alleanza rispetto ad una possibile offensiva russa (è la stretta striscia di terra che separa l'exclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia).

A Steadfast Defender seguirà poi Nordic Response, definito dalla Norvegia come "un proseguimento naturale" dell'esercitazione dei record della Nato. Nordic Response avrà il suo punto focale "nel nord della Norvegia, della Svezia e della Finlandia, nonché nelle corrispondenti aree aeree e marittime", con la partecipazione prevista di 20mila uomini provenienti da 14 Paesi alleati.

L'ombra di una nuova escalation russa

Le esercitazioni della Nato serviranno anche per disinnescare ogni possibile tentativo russi di alimentare nuove tensioni in Europa. Secondo l'Institute for the Study of War (Isw), infatti, Vladimir Putin starebbe ponendo le condizioni per una futura destabilizzazione dei Paesi baltici con l'obiettivo di indebolire la Nato. "L'escalation contro i Paesi baltici", nella strategia di Putin, è iniziato con "un aumento significativo degli sforzi in corso da tempo da parte del Cremlino per indebolire l'Alleanza Atlantica", ha scritto l'Isw nel suo ultimo rapporto.

Intanto la Gran Bretagna ha fatto sapere che invierà 20mila membri delle sue forze armate a prender parte a Steadfast Defender, secondo quanto annunciato dal segretario alla Difesa britannico, Grant Shapps, avvertendo delle crescenti minacce all'alleanza. Lo schieramento, che Shapps ha definito il più grande del Regno Unito presso la Nato negli ultimi quattro decenni, ha lo scopo di "fornire una rassicurazione vitale" sulla "minaccia" posta da Putin in seguito alla sua invasione dell'Ucraina, ha detto Shapps.

Tornando a Steadfast Defender, l'esercitazione si svolgerà in diversi Paesi, tra cui Norvegia, Lituania e l'Ungheria. La Bundeswehr, riferisce Bild, fornirà 12.000 soldati, 3.000 veicoli e 30 aerei. I britannici, ad esempio, forniranno una portaerei e diversi caccia F-35.

Secondo la Dpa, lo scenario dell'esercitazione è un attacco russo al territorio alleato, che porterebbe all'attivazione dell'articolo 5 del Trattato Nato, che stabilisce che un attacco armato contro uno o più alleati è considerato un attacco contro tutti i membri dell'Alleanza.

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