I casoni nella Laguna di Grado con numero civico, ecco la Carta del Soccorso

I casoni nella Laguna di Grado con numero civico, ecco la Carta del Soccorso

Stamattina

I casoni nella Laguna di Grado con numero civico, ecco la Carta del Soccorso

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 18 Nov 2023
Copertina per I casoni nella Laguna di Grado con numero civico, ecco la Carta del Soccorso

Presentato stamattina il risultato di oltre un anno di censimento grazie alla collaborazione delle associazioni locali.

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Un documento in grado di fornire indicazioni precise agli operatori e alle forze dell’ordine in momenti di emergenza e di necessità. La Carta del Soccorso, presentata stamattina a Grado, fungerà proprio a questo, dare le coordinate geografiche a chi deve muoversi nella Laguna facendolo nel minor tempo possibile consentendo, così, di prestare aiuto e soccorso ove necessario arrivando per tempo e nel luogo giusto.

Un lavoro iniziato nel marzo 2022 quando la Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, assieme al servizio di difesa del suolo ed al Comune di Grado, ha dato corso alla numerazione ed alla identificazione di motte, casoni (ben 160), valli e canali presenti in laguna sia di proprietà pubblica che privata allo scopo di una rapida ed univoca individuazione in caso di chiamate al numero unico di emergenza NUE 112.

Il lavoro è stato completato ad agosto 2023, con l'affissione su tutti i casoni di targhette idonee a tal scopo, assegnando pertanto a ciascuno una vera e propria numerazione civica. Tale numerazione è stata riportata su di una mappa, condivisa con tutti i servizi di emergenza collegati al NUE 112 quali Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Emergenza Sanitaria, Vigili del Fuoco e Capitanerie di Porto.

Le informazioni di localizzazione riportate sulla mappa potranno essere richiamate dal cittadino che necessita soccorso, permettendo ai soccorritori di poter navigare con certezza ed in sicurezza per raggiungere l’obbiettivo individuato. A fornire le informazioni necessarie anche alcune associazioni locali dai Marinai d'Italia ai Graisani de Palù fino a Grado Voga che, grazie alla loro conoscenza del territorio, hanno contribuito alla fattiva realizzazione di questo lavoro.

"Il principio fondamentale sul quale si basa il progetto della Carta del soccorso della Laguna di Grado è quello di aumentare la sicurezza delle persone. Quello che abbiamo presentato oggi è un modello che apre strade inedite, e non è la prima volta per la nostra Regione, né in Italia, come ci è riconosciuto: è un modello che vogliamo estendere anche ad altre situazioni, laddove possano presentarsi modalità suscettibili di miglioramento", così l'assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

Il piano, avviato nei primi mesi del 2022, è stato realizzato dalla branca del Sistema cartografico della Protezione civile regionale Fvg (in collaborazione con Tabacco per la parte cartacea), e dal Numero unico per tutte le emergenze Nue112 del Fvg, in fattiva collaborazione col Comune di Grado.

"Il progetto, pilota, ha permesso l'identificazione, in maniera univoca e in un luogo estremamente particolare come quello della Laguna di Grado, di spazi dove può servire un soccorso in emergenza di qualsiasi tipo: gli elementi indicati nella Carta sono stati caricati nel software del Nue112 del Friuli Venezia Giulia. A ogni casone è stato attribuito un numero civico, quindi le coordinate precise. In questo modo, il target può essere trasmesso all'equipaggio chiamato a prestare soccorso, che potrà operare tempestivamente", così ancora l’assessore.

Riccardi, che ha ricevuto il sigillo della Città di Grado per l'impegno della Protezione civile regionale nella salvaguardia dell'Isola del Sole, ha poi ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto, di fatto già operativo, volto alla tutela della sicurezza non solamente dei cittadini del Friuli Venezia Giulia ma anche di tutte le persone che per lavoro o per turismo la frequentano.

"Un lavoro - ha concluso Riccardi - frutto di uno sforzo imponente e costante da parte degli operatori e dei tecnici di Protezione civile. Un'opera che non si ferma, che richiede informazioni costanti, che guarda oltre, sempre, per migliorare le condizioni di sicurezza della nostra comunità. Perché questa è la nostra missione". 

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