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FAI. La visita a Tonco

La maestosa parrocchiale edificata su progetto, forse, di Filippo Castelli

C'è anche la chiesa parrocchiale di Tonco, provincia di Asti e Diocesi di Casale, dedicata ai Santi Maria Assunta e Giuseppe nelle visite del FAI in particolare sabato dalle 10,30 alle 12,30 e domenica dalle 14,30 alle 17,30. Il tutto a cura dei volontari FAI di Asti

 

Le origini della prima Chiesa parrocchiale di Santa Maria, accanto all'antico castello di Tonco, ora perduti entrambi, e di cui restano solo le tracce di una parete addossata sormontata da archetti pensili ed il campanile romanico, risalgono al XI secolo. La Chiesa viene poi rimaneggiata nel XIV secolo e restaurata fra il Seicento e il Settecento. Si trova verso l'attuale cimitero, sulla sommità del rilievo.

Ma nel 1619 era già diventata parrocchiale, la Chiesa di San Giuseppe, situata nel cuore dell'abitato; poi il crollo del campanile nel 1778, costringe la popolazione a tornare a celebrare i riti religiosi nella Chiesa di Santa Maria, in attesa della costruzione di un luogo di culto più capiente. La maestosa chiesa nuova viene edificata nel 1782 su progetto, forse, dell'architetto torinese Filippo Castelli in stile tardo barocco e dedicata ai Santi Maria Assunta e Giuseppe, ad onore di entrambe le costruzioni. Castelli aveva già progettato il palazzo Monti ancora oggi esistente e ubicato nella parte orientale del paese.

I Monti, famiglia nobile, munifica nei confronti della costruzione nuova e composta in gran parte da illustri religiosi, propongono Castelli poiché proprio uno dei fratelli, Pietro, Abate del Convento di San Francesco di Moncalieri chiamò il Castelli a ricostruire la chiesa del Convento. L'edifico, realizzato in stile tardobarocco con influenze neoclassiche, è davvero imponente: ha una sola navata lunga 45 metri e larga 20 sormontata da una cupola alta ben 26 metri. La Chiesa viene infine consacrata dal vescovo casalese Monsignor Alciati nel 1819. Il suo caratteristico campanile a cuspide alto 45 metri è invece opera molto più recente di Leandro Caselli (Fubine Monferrato, 1854 – Messina, 1906), ingegnere discepolo di Antonelli, autore della ben nota Mole di Torino. L'attuale guglia a piramide, che parrebbe in stile con le progettazioni di Caselli, sostituisce invece una precedente di forma a cipolla, distrutta da un fulmine nel 1913.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Tanti i dipinti, opere quasi tutte del Seicento di notevole importanza e le decorazioni, ma in occasione delle Giornate FAI di primavera scopriremo soprattutto un prezioso ritrovamento fatto grazie all'instancabile attività bibliografica di un appassionato conoscitore della chiesa dei Santi Maria e Giuseppe, che studiando gli archivi locali ha portato alla luce un vero tesoro.

Testo scritto  a cura della Delegazione FAI di Asti