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  • Venerdì 29 settembre 2023

Chi è il guru indiano che riempirà un palazzetto a Milano

Domenica migliaia di persone mediteranno con Sadhguru, amato dalle star americane e a capo di un impero commerciale

(AP Photo/Rafiq Maqbool)
(AP Photo/Rafiq Maqbool)
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Domenica 1 ottobre circa 5mila persone si troveranno all’Allianz Cloud Arena a Milano (il vecchio Palalido) per meditare con Sadhguru, un mistico indiano induista con una passione per la motocicletta e milioni di seguaci nel mondo, fra cui alcune celebrità di Hollywood come Will Smith. Sulla pagina dove si possono acquistare i pochi biglietti rimasti, i cui prezzi andavano da 105 a 900 euro, si legge che l’evento «mira a portare il potere trasformativo della meditazione e dello yoga nel cuore dell’Italia».

Sadhguru è uno dei più popolari guru indiani contemporanei, soprattutto in Occidente, dove ha un grande seguito sui social network e organizza di frequente eventi assai partecipati che contribuiscono a mantenere la sua enorme e ricchissima Isha Foundation, che ha sedi sparse in tutto il mondo. Il fatto che abbia un’immagine così attentamente costruita e che sia a capo di una specie di impero commerciale gli ha attirato nel tempo varie critiche, di chi considera queste caratteristiche incompatibili con il ruolo di guru mistico. Tulasi Srinivas, docente di antropologia e religioni all’Emerson College, ha definito Sadhguru «un guru neoliberale per tempi neoliberali», spiegando che con il suo impianto filosofico è riuscito di fatto a superare la contrapposizione tra ascetismo e materialismo.

Jagadish Vasudev, oggi conosciuto come Sadhguru, che significa “guru ignorante”, nacque a Mysore, nel sud-est dell’India, ultimo di quattro fratelli. Il padre era un oftalmologo e non gli diede un’educazione spirituale. Dopo essersi laureato in letteratura inglese iniziò a girare l’India in motocicletta e fondò con un suo amico un’impresa di costruzioni edili. Nelle molte interviste che ha dato, fra cui una lunga quasi tre ore con il famoso conduttore di podcast Joe Rogan, Sadhguru dice di essersi sempre comportato in modo un po’ diverso dagli altri, specialmente quando era piccolo, perché «sentiva di non sapere assolutamente niente, mentre quelli attorno a lui sembravano sapere tutto».

In un Ted Talk del 2009 spiegò di aver avuto la sua prima vera esperienza mistica a 25 anni. Nel 1982 era salito in moto su una collina vicina a Mysore e mentre era seduto su una pietra ebbe una rivelazione: «per la prima volta non sapevo cos’ero io e cosa non ero io, all’improvviso ero ovunque, la roccia su cui ero seduto, l’aria e l’atmosfera intorno a me, ero esploso in ogni cosa. Quando sono uscito da quello stato pensavo fossero passati dieci o quindici minuti, ma erano passate più di quattro ore». Vasudev disse che inizialmente era molto scettico, ma che quella esperienza in cui tempo e spazio sembravano non avere un ruolo nella sua realtà divenne più frequente. Una volta sostiene di aver passato 13 giorni seduto a meditare, ma nella sua percezione non era passata neanche un’ora.

Poco dopo decise di abbandonare la sua attività commerciale e dedicarsi ai viaggi e alla meditazione, e dopo un anno iniziò a insegnare yoga gratuitamente e a farsi conoscere in tutta l’India e all’estero. Nel 1992 fondò la Isha Foundation, un’organizzazione ufficialmente senza scopo di lucro che si concentra sul «benessere dell’individuo» attraverso moltissime attività, fra cui dei ritiri di yoga a pagamento che possono avvenire in uno dei 300 centri sparsi nel mondo. Il principale è un asrama, come si chiamano i luoghi di meditazione nella tradizione indiana, che si estende per 60 ettari vicino al monte Velliangiri, nel sud dell’India. Nel 1997 morì sua moglie Vijikumar, con cui aveva avuto una figlia: Vasudev sostenne che si fosse trattato di Mahasamadhi, ossia un’ultima grande meditazione in cui la persona abbandona volontariamente il proprio corpo per fondersi col divino e raggiungere l’onnipresenza. Per questo episodio anni dopo fu aperta un’indagine, ma il caso fu archiviato.

Sadhguru ad una conferenza a Los Angeles, in California, nel 2018 (Photo by Rachel Murray/Getty Images for Visionary Women)

La popolarità di Sadhguru è cresciuta moltissimo negli anni anche grazie alla pubblicazione di decine di libri sulla meditazione e sullo yoga fra cui il bestseller La gioia è alla portata di tutti. La via dello yoga. Come ha detto Sadhguru nell’intervista con Joe Rogan, la Isha Foundation — che nel 2021 aveva un fatturato vicino ai 30 milioni di dollari — è gestita da 5.600 persone a tempo pieno, quasi tutte volontarie, e da oltre 16 milioni di volontari part-time. La fondazione gestisce anche gli account personali di Sadhguru, seguiti da milioni di persone, e cura la sua immagine pubblica con eventi in tutto il mondo e interviste condotte da personalità molto diverse, da Trevor Noah a Mike Tyson. È stato invitato a parlare a eventi di importanti società e organizzazioni internazionali, fra cui le Nazioni Unite, Google, Microsoft India, la Banca Mondiale e per tre volte al World Economic Forum.

Negli anni Sadhguru ha sostenuto idee considerate pseudoscientifiche ed è stato al centro di diverse controversie, ma è apprezzato da molte celebrità non solo indiane ma anche statunitensi come Matthew McConaughey, Will Smith, SZA. Nonostante non si sia mai espresso esplicitamente a favore di una parte politica, sostenendo che posizionarsi chiaramente in un punto dello spettro politico equivale alla «distruzione della democrazia e al ritorno al feudalesimo», viene visto come vicino all’attuale primo ministro indiano Narendra Modi, nazionalista induista e di destra.

Nel 2017, Sadhguru ricevette infatti il Padma Vibhushan, il secondo più alto riconoscimento civile del governo indiano e lo stesso anno Modi, che era già primo ministro, inaugurò nella sede della Isha Foundation una statua in acciaio di 34 metri di Adiyogi Shiva, una delle divinità principali dell’induismo, riconosciuta dal Guinness dei primati come il busto più alto al mondo.

Adiyogi Shiva (Siva Seshappan / Pexels)

Nonostante sia stato accusato da alcuni gruppi di attivisti di aver costruito il suo asrama in una foresta protetta, negli ultimi anni Sadhguru si è avvicinato alla causa ambientalista e nel 2022 ha creato il movimento #SaveSoil (Salva il Suolo), che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica riguardo alla desertificazione e a rendere la rigenerazione del suolo una priorità. In questo contesto è partito per un viaggio in motocicletta durato 100 giorni e lungo 30mila chilometri, in cui ha incontrato moltissime celebrità, ambientalisti, politici e influencer, fra cui lo youtuber americano Logan Paul.