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Accordo da 100 milioni tra Governo e Agenzia spaziale italiana sui minisatelliti

L’intesa tra l’Esecutivo e l’Agenzia spaziale italiana punta all’industrializzazione e alla commercializzazione dei veicoli Platino 1 e 2

di Vincenzo Rutigliano

(aapsky - stock.adobe.com)

2' di lettura

Firmato l’accordo per l’industrializzazione e la commercializzazione dei mini satelliti da 200 kilogrammi la cui realizzazione è finanziata dal programma “Platino”, un masterplan da 100 milioni di euro di investimenti dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e del Governo. L’accordo – siglato a Mola di Bari, alla presenza del sottosegretario di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega all’Aerospazio, Riccardo Fraccaro, e del presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia – regola i rapporti commerciali tra i componenti del raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) sorto per realizzare “Platino” che vede impegnati, insieme a Sitael (prime contractor) del gruppo Angel di Vito Pertosa, anche Thales Alenia Space Italia, Leonardo e Airbus Italia.

L’intesa è il risultato della scelta italiana di puntare ad una forte presenza in uno dei segmenti di maggiore sviluppo, su scala mondiale, dell’industria spaziale, quello dei mini satelliti, e di farlo con una piattaforma versatile come “Platino” che «Ci permetterà - ha detto Saccoccia - di offrire servizi competitivi in vari settori applicativi dello spazio nei prossimi anni».

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Il business per il Rti è la industrializzazione e commercializzazione dei mini satelliti Platino 1 e Platino 2, che verranno lanciati, al termine della qualifica in volo, a fine 2021 e a fine 2022, ricorrendo a tecnologie dai costi e tempi ridotti, potendo così utilizzarli in più settori (gestione ambientale, sicurezza, gestione e prevenzione emergenze, sorveglianza marittima, etc.).

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La piattaforma spaziale è stata progettata, infatti, per svolgere un'ampia gamma di applicazioni ed è perfettamente compatibile per la messa in orbita attraverso il lanciatore italiano Vega, che sarà qualificato con il lancio programmato, tempo permettendo, per il prossimo 21 giugno, dalla base di Kourou in Guyana francese. «Con Platino 1- spiega Pier Luigi Pirrelli, della divisione Spazio di Sitael - il mini satellite sarà equipaggiato con il radar Sar realizzato da Thales, con Platino 2 ci saranno a bordo strumenti ottici in grado di rilevare la temperatura della terra e li stiamo sviLuppando insieme a Leonardo Finmeccanica».

Poi vi saranno altre missioni con altri mini satelliti Platino, tutti caratterizzati dalla intuizione di conservare la capacità dei grandi satelliti miniaturizzando tutti gli equipaggiamenti e gli strumenti fino a 2 tonnellate. L’accordo firmato a Mola di Bari ufficializza, dunque, la nascita di quella che il sottosegretario Fraccaro ha definito «una costellazione innovativa di satelliti made in Italy, creata facendo sistema Paese». Secondo Vito Pertosa, fondatore del gruppo Angel che controlla Sitael, l’accordo certifica anche il peso specifico riconosciuto all’industria di proprietà italiana in grado «di garantire sia l’alta tecnologia, che un’occupazione che cresce e si preserva nel tempo».

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