Riqualificazioni

Al via il recupero dell’isola di San Secondo a Venezia

Tra gli investimenti del gruppo New Fari figurano anche il faro dell'isola di Ponza per cui è previsto un investimento di 1,5 milioni di euro e il semaforo nuovo di Portofino

di Davide Madeddu

2' di lettura

L'isola di San Secondo nella laguna di Venezia rinasce location turistica di alto livello. A trasformare l'isolotto di 12 mila metri quadrati, oggi completamente ricoperto dalla vegetazione ma in passato custode della chiesa dedicata a Sant'Erasmo e poi della polveriera della Serenissima, è la New Fari. Ossia la società di Cagliari che ha firmato la concessione per la gestione dell'intero compendio per cinquant'anni. Il nuovo corso per l'isola che si trova tra San Giuliano e Venezia è già iniziato.

«Si tratta di un progetto importante e ambizioso che punta a valorizzare al massimo uno spazio fantastico come quello dell'isola - commenta Massimo Balia, socio della New Fari - infatti, proprio in questo periodo è iniziato l'accantieramento».

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Il progetto, forte di un investimento di tre milioni di euro, prevede una serie di interventi volti a trasformare l'area «nel rispetto della sua morfologia iniziale valorizzandola a fini turistici». Le opere, che prevedono uno stanziamento di tre milioni di euro riguarderanno sia l'edificio (costruito intorno al 700 e utilizzato come polveriera), sia la parte circostante.

«Si prevede il recupero del fortino con la realizzazione di sei suite, un ristorante, una sala polivalente per la gestione di eventi - argomenta Balia - inoltre una Spa». Strutture che saranno immerse in un vero e proprio parco botanico.

«Lo spazio verde - argomenta - sarà destinato a essere la cornice di eventi di caratura internazionale e dove troveranno allocazione ancora una piscina in cristallo sulla laguna ed una darsena attrezzata di 5000 metri quadri».

L'intervento che la New fari porta avanti a San Secondo fa parte del programma di interventi portato avanti dall'azienda che punta a valorizzare i fari ormai spenti. «I progetti di recupero e valorizzazione posti in essere e che saranno sviluppati dalla NewFari - argomenta - hanno come filo conduttore la filosofia eco-green, nella scelta dei materiali utilizzati per realizzare le opere e nella gestione delle strutture, che saranno destinate ad una molteplicità di funzioni (oltre a quella turistico-ricettiva) nell'ottica di restituire alla intera collettività beni che fanno parte del patrimonio pubblico Italiano».

Tra gli investimenti del gruppo figurano anche il faro dell'isola di Ponza (concessione per 19 anni firmata a luglio 2021) per cui è previsto un investimento di 1,5 milioni di euro e il semaforo nuovo di Portofino (concessione per 29 anni) con investimento di 600 mila euro. Davide Madeddu

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