Europa

Coronavirus, ultime notizie. Fauci: non sono convinto dell’origine naturale del Covid

Il Giappone inizia campagna vaccinazione di massa a due mesi dalle Olimpiadi

Paese che vai, coprifuoco che trovi: cosa succede in Europa
  • La Croazia dona 10 milioni di dosi al Kosovo

    La Croazia ha donato al Kosovo 10 mila dosi di vaccino anti Covid. Nel darne notizia, i media regionali riferiscono che la relativa intesa è stata firmata a Pristina dal ministro della sanità kosovaro Arben Vitja e dall’ambasciatrice croata Danijela Barisic. Il ministro, che ha ringraziato il governo di Zagabria, ha informato la diplomatica sul piano vaccinale messo a punto in Kosovo, i gruppi prioritari e le misure per combattere la pandemia. Nelle scorse settimane il Kosovo ha ricevuto le prime forniture di vaccino nell'ambito del programma internazionale Covax.

  • Lavoro, il blocco dei licenziamenti resta a fine giugno

    Dopo l’approfondimento tecnico nel governo sulla norma sui licenziamenti del decreto Sostegni bis, proposta dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a quanto si apprende, resta la scadenza del blocco fissata al 30 giugno e viene quindi meno la proroga al 28 agosto per le aziende che avessero chiesto la cig Covid dall’entrata in vigore del decreto entro fine giugno. Confermata invece la possibilità per le imprese di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, dal primo luglio, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021 con l’impegno a non licenziare per tutto il periodo in cui ne usufruiscono. Sul tema c’è «soprattutto un problema di metodo che riguarda i rapporti e che riguarda la correttezza istituzionale, nel senso che queste misure potevano essere almeno discusse in anticipo», sottolinea il vicepresidente di Confindustria con delega alle relazioni industriali, Maurizio Stirpe. «Esiste poi un problema di merito perché attraverso questo provvedimento viene meno la simmetria tra il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid che è stata la precondizione che il mondo delle imprese ha sempre richiesto affinché potesse accettare il blocco stesso».

  • Malta primo Paese Ue a raggiungere l’immunità di gregge

    Malta è il primo Paese Ue ad avere vaccinato il 70 per cento della popolazione adulta con almeno una dose di vaccino anti Covid. «Oggi abbiamo raggiunto l’immunità di gregge», ha annunciato il ministro della Sanità, Chris Fearne, sottolineando che «il vaccino è un’arma contro il virus». Malta, con una popolazione di circa 500mila persone, ha somministrato oltre 475mila dosi di vaccino, secondo i dati aggiornati a domenica e diffusi in giornata. Fearne ha riferito che poco meno del 42 per cento della popolazione over 16 è ora completamente vaccinata, con un tasso del 65 per cento della popolazione over 60. La campagna vaccinale al momento è aperta a tutti gli over 16. A partire al 1 luglio, ha annunciato il ministro della Sanità, cadrà il divieto di indossare la mascherina all’aperto per tutte le persone completamente vaccinate, mentre l’obbligo di mascherina sulle spiagge cesserà a partire dal 1 giugno.

  • Brasile, caso sospetto di variante indiana

    Sale lo stato di allerta in Brasile per la variante indiana del coronavirus: nelle ultime ore è emerso il sospetto che possa essersi contagiata anche una persona rientrata dall’estero a Rio de Janeiro, dopo la conferma di sei casi nello Stato di Maranhao. La segreteria alla Salute di Rio ha informato che effettuerà un’analisi genetica dei campioni del paziente, tornato pochi giorni fa dall’India, dove si trovava da tempo per motivi di lavoro. Da parte sua, il Comune di Campos, nell’entroterra di Rio, ha reso noto che sta «monitorando» l’uomo, nel frattempo sottoposto a quarantena. Nel fine settimana un marinaio indiano, contagiato dalla variante B.1.617, è stato ricoverato in un ospedale del Maranhao. Altri cinque membri dello stesso equipaggio sono isolati a bordo della nave, ancorata a 50 chilometri dalla costa del Maranhao.

  • Toscana, 2 settimane di «Vaccino Day»: AstraZeneca per tutti i nati dal 1981 in giù

    Chi ancora non si è vaccinato con la prima dose anti Covid potrà farlo recandosi nei prossimi giorni, senza prenotazione, in una serie di hub individuati dalle Asl e ricevere così la prima iniezione. Il vaccino utilizzato sarà, per tutti, l’AstraZeneca (o Vaxzevria, come si chiama adesso). Dopo l’open day riservato domenica 23 maggio a chi aveva almeno sessanta anni, la Regione Toscana ha deciso infatti di offrire un’identica opportunità a tutte le fasce d’età fino a oggi aperte e prenotabili, ovvero per chi è nato dal 1981 in giù, con almeno quaranta anni compiuti o da compiere nel 2021. A disposizione ci sono quasi 19 mila dosi nell’arco della prossime due settimane. Parallelamente si sta mettendo a punto, come già annunciato nei giorni scorsi, un nuova modalità «last minute» per le prime dose, in modo da prenotare sul portale regionale, nelle ventiquattro ore successive, i posti rimasti ogni giorno liberi a causa di eventuali disdette.

  • Riparte aeroporto Cagliari: 85 destinazioni (20 nuove) per l'estate

    Prove di ripartenza per l'aeroporto Mameli di Cagliari Elmas che, con il passaggio in zona gialla, si è decisamente ripopolato rispetto alle ultime due settimane. La spia dell'incremento di passeggeri e spostamenti è attendibile: si fa già fatica a trovare posto sui voli per Roma Fiumicino e Milano Linate, solito dramma per i sardi che devono spostarsi. Tutti gli sforzi sono ora concentrati sulla prossima estate, che i vertici della Sogaer, la compagnia di gestione dello scalo, si aspettano abbastanza positiva anche se certo non ai livelli del 2019. Il programma estivo conta 85 destinazioni, 39 nazionali e 46 internazionali, grazie alla presenza di 22 compagnie e 20 nuove destinazioni aggiuntive. Niente da fare, almeno per il momento, per il green pass europeo che è slittato a luglio: in Sardegna, però, fino al 28 maggio resta l'obbligo di fare il tampone gratuito all'arrivo o esibire certificato di vaccinazione. Un provvedimento non particolarmente gradito alle società di gestione di tutti gli aeroporti sardi, che invocano da tempo uniformità di regole fra le regioni per non creare confusione nei viaggiatori.

  • Moratti: «Da metà giugno in Lombardia possibili 100mila somministrazioni al giorno»

    «In base alla programmazione delle consegne dei vaccini da oggi al 28 giugno, da metà giugno la Lombardia potrebbe toccare una media giornaliera di 100mila vaccinazioni al giorno». La vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, commenta così il prospetto delle consegne dei vaccini che nel giro del prossimo mese prevede l'arrivo in Lombardia di 2.824.250 dosi. A partire da oggi, 24 maggio, e fino a lunedì 28 giugno, il piano prevede la consegna di 1.983.150 dosi di Pfizer, 374mila Moderna, 331.500 AstraZeneca e 135.600 Johnson & Johnson. «Il piano è sempre suscettibile di variazioni - specifica Moratti - ma la previsione ci consente di attenderci per la metà di giugno il raggiungimento di una media di 100mila somministrazioni quotidiane, se il commissario Figliuolo ce lo consentirà. Con questa velocità la campagna vaccinale avrebbe una svolta e l'obiettivo di vaccinare i lombardi almeno con la prima dose per la fine di luglio non sarebbe impossibile da raggiungere».

  • Casa Bianca auspica indagine Oms più trasparente

    La Casa Bianca spera che l'Oms possa condurre un'indagine più trasparente sulle origini del Covid-19: lo ha detto la portavoce Jen Psaki rispondendo ad una domanda sulle nuove rivelazioni di un rapporto di intelligence svelato dal Wall Street Journal. «Non abbiamo ancora abbastanza dati per trarre conclusioni», ha aggiunto.

  • Fontana: «Arrivo nuove dosi consentirà di iniziare vaccinazioni in aziende a giugno»

    L'arrivo di oltre 2,8 milioni di dosi di vaccino previsto per giugno, in Lombardia, darà «la possibilità, sin dall'inizio del mese, di fare le vaccinazioni presso le aziende». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo a Rainews24. «Oggi -spiega Fontana- è stato sottoscritto un protocollo, un accordo definitivo che stabilisce la possibilità di creare delle linee vaccinali all'interno dei nostri hub o di individuare le aziende che hanno le condizioni, per poterlo fare all'interno delle loro strutture». Si tratta, aggiunge Fontana, di «una ulteriore accelerazione della campagna vaccinale».

  • Fauci: non sono convinto dell'origine naturale del Covid

    Anthony Fauci, direttore dell'Istituto nazionale di malattie infettive e consigliere della Casa Bianca sul Covid, afferma di non essere convinto che il virus del Covid si sia sviluppato per vie naturali. Quando gli è stato chiesto se il virus fosse stato originato naturalmente, Fauci ha risposto: «non ne sono convinto, penso che dovremmo indagare su ciò che è successo in Cina. Certamente le persone che stanno indagando sostengono che l'emergenza nasca da un animale che ha contagiato gli individui, ma potrebbe essere stato qualcos'altro e noi abbiamo bisogno di scoprirlo. Per questo sono assolutamente a favore di un'indagine».

    Per approfondire:Da dove arriva il coronavirus? Le ultime scoperte e il ruolo dei laboratori cinesi

    Anthony Fauci, direttore dell'Istituto nazionale di malattie infettive e consigliere della Casa Bianca sul Covid. (Greg Nash/Pool via REUTERS)

  • In Liguria 61 casi e 3 decessi

    Sono 61 i nuovi positivi al Covid-19 oggi in Liguria, a fronte di 2.140 tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, ai quali si aggiungono altri 1.244 tamponi antigenici rapidi. Sono invece 3 i decessi, che portano il totale in regione a 4.308 vittime. Di seguito il dettaglio dei casi positivi: Imperia (Asl 1) 6, Savona (Asl 2) 7, Genova 40, di cui: Asl 3: 40 e Asl 4: 0 e La Spezia (Asl 5) 8.

  • In Lombardia 249 nuovi casi (1,8%), in provincia di Mantova nessun contagio

    In Lombardia, a fronte di 13.519 tamponi effettuati, sono 249 i nuovi casi di Covid19 (1,8%). Continuano a diminuire i ricoverati nelle terapie intensive (-10) e nei reparti (-7). I guariti/dimessi sono 223. In provincia di Mantova non si registrano contagi. E' quanto emerge dal bollettino quotidiano diffuso dalla Regione Lombardia.

  • Malta, raggiunta immunità di gregge, 70% vaccinato

    «Abbiamo raggiunto l'immunità di gregge, il vaccino è un'arma contro il virus». Così il ministro della salute nonché vicepremier maltese, Chris Fearne, ha annunciato che entro stasera il 70% della popolazione avrà ricevuto almeno una dose, mentre il 42% di tutti gli abitanti hanno completato il ciclo di immunizzazione. A Malta - che secondo i dati dell'ufficio nazionale di statistica nel 2019 registrava un totale di 514.564 abitanti - sono state finora iniettate 474.475 dosi di vaccino, di qui 302.993 prime somministrazioni. Il paese diventa così il primo paese della Ue ad aver raggiunto l'obiettivo fissato dalla Commissione Europea al lancio della campagna vaccinale il 27 dicembre scorso. Attualmente sono solo sei i pazienti ricoverati per Covid nel policlinico universitario Mater Dei, di questi soltanto uno in terapia intensiva. In una conferenza stampa tenuta assieme alla Sovrintende pe la Salute pubblica, Charmaine Gauci, il ministro ha annunciato che dal primo luglio le persone completamente vaccinate potranno fare a meno di usare la mascherina all'aperto. Nei prossimi giorni comincerà la distribuzione dei certificati di vaccinazione, che saranno necessari per partecipare ad eventi culturali o di intrattenimento che potranno essere organizzati da luglio in poi.

  • Merkel, questa non sarà l'ultima pandemia

    «Questa pandemia non è ancora sconfitta e non sarà nemmeno l'ultima»: lo ha detto la cancelliera Angela Merkel all'inaugurazione della riunione annuale dell'Organizzazione mondiale della sanità in un video-messaggio. La cancelliera ha portato avanti la proposta di un contratto internazionale per la pandemia che porti ad una migliore cooperazione tra gli stati. La speranza è che in futuro un fenomeno analogo al Covid-19 si possa gestire in forma più veloce e lo si possa stroncare sul nascere, ha detto la cancelliera. «Dopo la pandemia è come prima della pandemia» ma alla prossima «dovremmo possibilmente essere meglio preparati», ha aggiunto Merkel.

  • Canarie, aperte le prenotazioni per over 16

    Nella regione spagnola delle isole Canarie le persone dai 16 anni in su da oggi possono prenotarsi per vaccinarsi contro il covid su un sito apposito. Il governo regionale, spiega l'agenzia Efe, ha comunque precisato che si rispetterà l'ordine d'età per procedere alle iniezioni. Inoltre, riporta che il sito (disponibile all'indirizzo www. canariassevacuna.com) ha ricevuto un gran numero di visite, per cui il funzionamento non è garantito in ogni momento. «La società delle Canarie sta rispondendo alla vaccinazione. Avanziamo verso l'obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione», ha scritto su Twitter il governatore Angel Víctor Torres. Le Canarie sono la prima regione della Spagna a dirigersi direttamente a tutte le persone dai 16 anni in su per vaccinarsi. Alcune altre hanno invece annunciato di voler iniziare a immunizzare gli under 40 a fine giugno o a inizio luglio.

  • In Campania 401 nuovi casi: seguono Sicilia (378) ed Emilia-Romagna (315)

    La Campania con 401 nuovi casi di coronavirus è la regione italiana in cui sono emersi più contagi nelle ultime 24 ore. Al secondo posto la Sicilia con 378 positivi, seguita dall'Emilia-Romagna con 315. Se nel Lazio si contano 292 nuove infezioni, sono 249 in Lombardia e 245 in Toscana. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute.

  • In Italia altri 2.490 casi e 110 vittime, tasso di positività al 2,3%

    In Italia si registrano, il 24 maggio, altri 2.490 casi di coronavirus e 110 vittime. I tamponi effettuati sono 107.481, con un saldo delle terapie intensive in negativo di 28 unità. In guariti crescono di 7.032 unità.

    Per approfondire:Covid-19, i numeri di oggi

  • Accordo Oms-Svizzera, nasce la 'banca' degli agenti patogeni

    L'Oms ha firmato lunedì un accordo con la Svizzera che mette a disposizione dell'Agenzia un laboratorio di alta sicurezza, una sorta di banca biologica per immagazzinare agenti patogeni che potrebbero causare pandemie, incluso il virus all'origine del Covid-19. Questo archivio globale, che avrà sede nel Laboratorio di biosicurezza a Spiez (Svizzera centrale), mira a migliorare la condivisione rapida e volontaria di virus e altri organismi patogeni tra laboratori e partner su scala globale, ha affermato l'Oms in una dichiarazione.

  • Immunologo Abrignani: «18% italiani non si vuol vaccinare»

    «Siamo decisamente in una fase di caduta della pandemia, tutte le previsioni ce lo dicono. Chi non si vaccina? Fa un grande atto di egoismo, perché può contagiare gli altri. La quota di italiani che non si vogliono vaccinare è intorno al 18% al momento: questi in futuro si potrebbero infettare e diventare incubatori di nuove varianti». Lo sottolinea l'immunologo dell'Università degli Studi di Milano e componente del Cts, Sergio Abrignani, ospite di 'Un giorno da pecora' su Radio1 Rai.

  • Emilia-Romagna aspira a zona bianca, cala incidenza a 56 casi

    Cala ancora l'incidenza settimanale dei nuovi casi di coronavirus per 100mila abitanti in Emilia-Romagna, che punta così allo status di zona bianca entro la fine di giugno: in regione nella settimana 17-23 maggio l'incidenza dei contagi è stata di 56 casi. In calo da 77 (10-16 maggio) e 106 (3-9 maggio). La condizione per “entrare” in zona bianca è di essere al di sotto dei 50 casi, per almeno tre settimane di fila. Nell'ultima settimana in totale sono stati registrati 2.489 casi di contagio. Per numeri inferiori bisogna risalire alla prima settimana di ottobre scorso. In calo l'incidenza anche in tutte le singole province emiliano-romagnole: la circolazione del coronavirus è maggiore a Parma, che ha un'incidenza settimanale di 88 casi ogni 100mila abitanti. A seguire Rimini (64), Forlì-Cesena (63), Reggio Emilia (57), Modena (56), Bologna area metropolitana (55), Ravenna (43), Piacenza (37), Ferrara (24).

  • Cina: nessun contagio in laboratorio Wuhan, notizie false

    «L'Istituto di virologia di Wuhan non è stato esposto a Covid-19 prima del 30 dicembre 2019 e finora è stato mantenuto un record di 'infezione zero' tra il suo staff e gli studenti laureati. Pertanto, le notizie secondo cui tre persone dell'Istituto si sarebbero ammalate è totalmente falso». Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, rispondendo a una domanda sulle notizie, diffuse dal Wall Street Journa, secondo cui tre ricercatori si sarebbero ammalati gravemente di Covid-19 nel novembre 2019. «Qual è il vero scopo per cui gli Stati Uniti continuano a riprodurre la cosiddetta 'teoria della fuoriuscita di laboratorio'? Si preoccupano davvero della tracciabilità dell'origine del virus o vogliono solo distogliere l'attenzione? Ci auguriamo che i servizi competenti negli Stati Uniti facciano un chiarimento e lo spieghino al mondo il prima possibile», ha aggiunto.

  • D'Amato chiede a Figliuolo «100mila dosi vaccino in più per il Lazio»

    «Abbiamo chiesto al commissario» per l'emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo, «di tener conto nella ripartizione dei vaccini del personale delle ambasciate e delle somministrazioni già effettuate ai residenti di altre Regioni, per un totale di circa 100mila dosi». Lo riferisce l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, nel bollettino odierno sull'andamento regionale dell'epidemia di Covid-19.

  • Nessun nuovo contagio all'Isola d'Elba

    Nessun nuovo caso registrato per quanto riguarda i contagi all'Isola d'Elba, in provincia di Livorno. Come successo sabato scorso per la città di Livorno, oggi è l'isola dell'arcipelago toscano a segnare il numero zero nella casella nuovi contagi, come conferma la Asl Toscana Nord. Sull'isola sono stati effettuati 41 tamponi, mentre le vaccinazioni complessivamente effettuate sono 13.191 prima dosi e 7.111 seconde dosi. In Toscana il totale dei nuovi contagi di oggi è 245.

  • Russia: Google non filtra abbastanza contenuti vietati, pronti a rallentarlo

    Google non filtra sufficientemente «i contenuti vietati nella Federazione Russa» e non rimuove «dal 20 al 30%» dei link 'incriminati', «compresi i siti web di organizzazioni terroristiche ed estremiste, siti web con immagini pornografiche di minori, così come i negozi online che vendono droghe». Lo ha detto all’agenzia Tass un portavoce del Servizio federale di supervisione delle telecomunicazioni (Roskomnadzor) notando che il volume dei contenuti vietati e il periodo di mancata cancellazione da parte della società sono abbastanza gravi perché l'agenzia prenda misure per rallentare il traffico dei servizi di Google in Russia.

  • D'Amato (Lazio): «Numero casi più basso da ottobre scorso, continua frenata»

    Il «numero dei casi» di Covid-19 oggi nel Lazio «è il più basso dallo scorso ottobre. Continua la frenata del trend di incidenza». Lo sottolinea l'assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato. «Diminuiscono i casi e i ricoveri», mentre sono «stabili le terapie intensive» e si registra un «lieve aumento dei decessi», riferisce.

  • Aumentano turisti stranieri in arrivo a Fiumicino

    In aumento il movimento di turisti stranieri in arrivo all'aeroporto di Fiumicino. Un trend che, da alcuni giorni, è in lento ma progressivo incremento ma che oggi trova ulteriore conferma grazie a diversi gruppi che stanno sbarcando allo scalo romano e che stanno tornando a scegliere l’Italia come meta di vacanze, tra città d'arte e luoghi del turismo religioso. Ci sono, tra gli altri, svizzeri, tedeschi, americani, spagnoli, russi. «Abbiamo scelto di trascorrere una settimana a Roma alla scoperta delle sue bellezze - racconta una giovane coppia tedesca - per noi è la prima volta e siamo contenti che in Italia ed in generale in Europa la situazione Covid stia pian piano migliorando, grazie soprattutto alla campagna di vaccinazione. Un viaggio, il nostro, deciso subito dopo che è stata tolta la quarantena». Un gruppo in arrivo da Zurigo, invece, ha detto «di aver scelto come meta quella di Assisi: ci fermeremo alcuni giorni e poi, al rientro, un paio di giorni a Roma». Ed ancora: «Ci sposteremo in varie città - è la testimonianza di una famiglia statunitense - Firenze e Roma in particolare: non vedevamo l'ora di tornare a viaggiare e di tornare in Italia». La tendenza di aumento di turisti è testimoniata anche dalle agenzie di noleggio auto presenti in aeroporto: «Nell'ultima settimana stiamo notando un progressivo incremento di arrivi dall'estero ed è finalmente una bella situazione - spiega un addetto - in particolare abbiamo notato turisti americani, coreani e russi ed europei in generale».

  • Nardella: «Ci prepariamo per gestire notti Firenze dopo stop coprifuoco»

    «Nel breve periodo dobbiamo monitorare questo graduale allentamento e ci stiamo già attrezzando per gestire la città anche nella notte quando il coprifuoco sarà completamente eliminato, dopo il 21 giugno. È uno degli argomenti che tratteremo anche con la ministra Lamorgese, che ha accolto l'invito mio e della prefetta Guidi e verrà presto a Firenze per presiedere un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica». Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine di un'iniziativa di Confesercenti.

  • Abruzzo, 15 nuovi casi e 73 guariti

    Sono 15 i nuovi casi di Covid 19 registrati nelle ultime ore in Abruzzo. E, complessivamente, sono 73.704 dall'inizio dell'emergenza. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 0.9 per cento. Lo comunica l'assessorato regionale alla Sanità.I nuovi positivi hanno tra 5 e 86 anni e quelli con età inferiore ai 19 anni sono due, residenti in provincia di Chieti. C'è un nuovo decesso, un uomo della provincia di Teramo, e il bilancio dei morti e sale a 2.469. Gli attualmente positivi (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 5.908 (-59 rispetto a ieri): 183 pazienti (+5 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 17 (invariato rispetto a ieri con 0 nuovi ingressi) in terapia intensiva, mentre gli altri 5.708 (-68 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono stati finora 65.327 (+73 rispetto a ieri). Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 1.093.923 tamponi molecolari (+1.298 rispetto a ieri) e 453.689 test antigenici (+269 rispetto a ieri).Del totale dei casi positivi, 18.544 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+3 rispetto a ieri); 19.173 in provincia di Chieti (+9), 18.045 in provincia di Pescara (+2), 17.184 in provincia di Teramo (invariato), 576 fuori regione (+1) e 182 (invariato) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

  • Zaia: «Su vaccino a turisti serve chiarimento nazionale»

    «Sulle vaccinazioni ai turisti serve una decisione nazionale: a me sembrava un'ovvietà vaccinare i nostri turisti, sembrava una cosa semplice da fare in poche ore, in realtà pare non sia così». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa su Covid-19, in cui ha precisato che «l'approccio dei vaccini ai turisti varia seconda delle Regioni in cui ci si trova. Ed è impensabile fare accordi bilaterali tra le Regioni come fatto ad esempio tra Piemonte e Liguria, perché noi dovremo fare accordi con tutta l'Italia». Il governatore ha quindi spiegato che «da noi il turismo è la prima fonte economica: siamo la prima Regione turistica in Italia con 72 milioni di presenze e il 67% di stranieri. Per noi il turista è sacro e gli si devono poter dare tutti i servizi possibili e quindi anche il vaccino se lo richiede». D'altra parte, ha continuato Zaia, «ho visto con piacere che la stragrande totalità di esponenti politici e del mondo scientifico condividono l'idea del vaccino in vacanza e spero quindi che questa partita non diventi per qualcuno un totem e si prenda presto una decisione a livello nazionale». Sul fronte del turismo, Zaia ha anche annunciato che «presto andremo alla vaccinazione degli 80mila addetti del settore turistico».

  • Unità crisi Lazio: «6.000 prenotati in 3 ore per vaccino in farmacia»

    «In appena 3 ore sono circa 6.000 i cittadini del Lazio che si sono prenotati per il vaccino in farmacia». Lo riferisce, in una nota, l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio. Nello specifico: 2.630 nella città di Roma; 1.393 nella provincia di Roma 680 nella provincia di Frosinone; 844 nella provincia di Latina; 114 nella provincia di Rieti; 188 nella provincia di Viterbo.

  • Speranza: fase delicata, passi importanti su vaccini

    «Veniamo da mesi difficilissimi e ancora oggi siamo in una fase delicata, pure con la campagna di vaccinazione vediamo primi passi avanti molto importanti». Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo messaggio al Digital Debate Confcooperative Sanità “Valore e dignità alla persona”. «La sfida dei prossimi mesi - dice Speranza - sarà riformare il servizio sanitario nazionale e provare anche a far tesoro di questa lezione dei mesi così drammatici del Covid. Io penso che la prima lezione fondamentale sarà proprio quella di rafforzare la sanità sul nostro territorio, di rafforzare l'idea di prossimità».

  • Speranza: lavoriamo insieme per il primato dell’assistenza domiciliare

    «Vogliamo diventare il primo paese in Europa per assistenza domiciliare. Oggi i migliori esempi ci sono in Germania e in Svezia con circa il 9%» di over 65 assistiti, «noi vogliamo superare il 10% e credo che dobbiamo farlo con un grande investimento pubblico e anche con una capacità di costruire relazioni con tutti i mondi, con tutte le persone che a ogni livello si impegnano in questa direzione». Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Digital Debate di Confcooperative Sanità “Valore e dignità alla persona”. Speranza sottolinea che, con il decreto Rilancio, l'Italia ha superato la media Ocse che è del 6%.

  • Long Covid per 28% pazienti con forma lieve della malattia

    Il Long Covid, cioè quei sintomi caratteristici della malattia che a volte durano settimane, se non addirittura mesi dopo l'infezione, ha un incidenza che oscilla dal 12,8% al 27,8% dei pazienti convalescenti non ospedalizzati. È il risultato di uno studio pubblicato su The Lancet Regional Health - Europe, condotto su un gruppo di 958 pazienti con infezione da coronavirus, seguiti ambulatorialmente dall'ospedale universitario di Colonia. Perdita dell'olfatto e del gusto (anosmia e ageusia), stanchezza e affanno sono risultati i più comuni sintomi registrati dai pazienti, seguiti in due gruppi rispettivamente di 442 (seguiti dopo 4 mesi) e 353 pazienti (dopo 7 mesi). Dopo 4 mesi, in particolare, l',8,6% presentava respiro affannoso, il 12,4% anosmia, l'11,1% anosmia, e il 9,7% stanchezza. Almeno uno di questi sintomi caratteristici del Covid era presente nel 27,8% del gruppo monitorato dopo 4 mesi e nel 34,8% del gruppo controllato dopo 7 mesi. Lo studio sottolinea che il Long Covid è quindi possibile anche dopo un esordio della malattia in forma leggera. «Il quadro clinico del Long Covid - si legge nella ricerca - è complesso e lontano dall'essere compreso. E' comunque possibile che molti organi abbiano il potenziale di fronteggiare non solo il danno acuto, ma anche quello cronico determinati dalla malattia di lungo termine. Non sono ancora state ben identificate terapie appropriate, ma può essere utile la riabilitazione fisica. E' necessario che la ricerca si focalizzi sulle terapie individuali, come pure sviluppi nuove opzioni terapeutiche per chi soffre di Long-Covid».

  • Dg Oms: «115.000 operatori hanno perso la vita al servizio degli altri»

    «Per quasi 18 mesi, gli operatori sanitari e socio-sanitari di tutto il mondo hanno lavorato tra la vita e la morte, hanno salvato innumerevoli vite e hanno combattuto per altri che, nonostante i loro migliori sforzi, non ce l'hanno fatta. Molti si sono infettati a loro volta e, sebbene le segnalazioni siano scarse, stimiamo che almeno 115.000 operatori abbiano pagato il prezzo più alto al servizio degli altri». Lo sottolinea il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ricordando l'impegno degli operatori sanitari, spesso pagato con la vita, nella lotta a Covid-19, in apertura della 74.esima Assemblea mondiale della sanità. «Operatori sanitari e socio-sanitari fanno cose eroiche - ha affermato Tedros - ma non sono super eroi. Sono umani come il resto di noi. Sudano e giurano, ridono e piangono, hanno paura e speranza. Molti si sentono frustrati, impotenti e non protetti, per la mancanza di accesso ai dispositivi di protezione individuale e ai vaccini e agli strumenti per salvare vite umane. Dobbiamo loro così tanto - riconosce Tedros - eppure spesso, a livello globale, questi operatori non hanno ancora le protezioni, le attrezzature, la formazione, la paga dignitosa, le condizioni di lavoro sicure e il rispetto che meritano». «Ogni Stato membro deve proteggere la sua forza lavoro sanitaria e assistenziale e investire in essa con urgenza”, è l'appello di Tedros, che chiede di “prendere in considerazione due progetti di risoluzioni sul personale sanitario, adottarli e, soprattutto, attuarli in ogni Paese».

  • Oms: 75% dei vaccini in 10 Paesi. «Ingiustizia scandalosa»

    “La crisi dei vaccini è una ingiustizia scandalosa che sta perpetuando la pandemia”. E' quanto ha detto nel discorso di apertura della riunione annuale dei membri dell'Organizzazione mondiale della Sanità il direttore generale Tedros Ghebreyesus che ha chiesto “una spinta massiccia per vaccinare almeno il 10 per cento della popolazione di ogni Paese entro settembre” e un'ulteriore spinta per arrivare al 30% entro fine anno. Oltre il 75% di tutti i vaccini, ha detto Ghebreyesus, è stato somministrato in soli 10 paesi mentre il numero di dosi reso disponibile alla struttura Covax “rimane ampiamente inadeguato”. Ad oggi Covax ha potuto inviare solo 70 milioni di dosi a 124 paesi, un numero sufficiente per meno dello 0,5% delle popolazioni complessive di questi paesi. “I paesi che vaccinano ora i gruppi a basso rischio - ha detto - lo fanno alle spese dei lavoratori del settore sanitario e dei gruppi ad alto rischio di altri paesi”.

  • Brasile, variante indiana in Stati di Parà e Maranhao

    Il governo dello Stato di Parà, nell'Amazzonia brasiliana, ha riferito che sono sotto osservazione due pazienti con coronavirus probabilmente infettati dalla variante indiana, che ha già contagiato l'equipaggio di una nave straniera ancorata nello Stato confinante di Maranhao. I due contagiati sono monitorati nella città di Primavera, nell'entroterra del Parà, dove sono recentemente arrivati ;;dopo aver visitato il porto di Itaquì a Maranhao, ha precisato la segreteria alla Salute del Parà. I campioni prelevati dai pazienti sono intanto stati inviati all'Istituto statale Evandro Chagas. Finora sono stati confermati sei casi della variante indiana in marinai, provenienti dalla Malesia e dal Sud Africa, che sono giunti all'inizio di maggio a Sao Luis, capitale del Maranhao. Uno dei membri dell'equipaggio, un indiano di 54 anni, è stato ricoverato in gravi condizioni sabato in un ospedale privato di Sao Luis Il ministro della Salute, Marcelo Queiroga, ha annunciato la consegna di 600mila test rapidi per il Covid-19 e la spedizione di 300mila vaccini extra, che rappresentano il 5% in più di quanto spetterebbe allo Stato di Maranhao.

  • Colombia, 21.669 casi in 24 ore, nuovo record

    La Colombia ha riferito domenica di aver registrato in 24 ore 21.669 nuovi casi di coronavirus, nuova cifra record di infezioni giornaliere nel Paese, che supera il dato registrato il 15 gennaio scorso, quando furono segnalati 21.078 contagi in una sola giornata. Secondo i dati del Ministero della Salute, il numero totale di casi rilevati ha raggiunto 3.232.456, con 84.724 morti, 496 dei quali riportati domenica nel bilancio giornaliero. Bogotá si conferma il territorio colombiano più colpito dalla pandemia, con 903.121 casi registrati. Seguono i dipartimenti di Antioquia (nord-ovest) con 518.811 contagi, Atlántico (nord) con 266.065 e Valle del Cauca (sud-ovest) con 258.125. Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, il ministero della Salute ha riferito che sono stati somministrati un totale di 8.235.482 vaccini, di cui 3.109.420 corrispondono a seconde dosi. Ieri, la Colombia ha ricevuto una nuova spedizione di un milione di dosi del laboratorio cinese Sinovac per continuare la campagna di vaccinazione che prevede di immunizzare 35,2 milioni di persone, ovvero il 70 per cento della popolazione. Con questo lotto, il Paese ha raggiunto la quota di 13.299.364 vaccini Sinovac, Pfizer e Astrazeneca, giunti in 30 spedizioni.

  • Pzifer testa co-somministrazione terza dose vaccino e anti-pneumococco

    «Stiamo esplorando la co-somministrazione del nostro candidato vaccino Prevnar-20» anti-pneumococco «con una terza dose del nostro vaccino Covid-19. In caso di successo e approvazione, le persone potrebbero ricevere entrambi i vaccini». Lo annuncia Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, comunicando su Twitter l'avvio di uno studio ad hoc. Il trial coinvolgerà 600 adulti, informa il colosso Usa in una nota. L'obiettivo principale è valutare la sicurezza dei due vaccini quando vengono somministrati contemporaneamente, con un follow-up di 6 mesi dopo la vaccinazione. L'obiettivo secondario è misurare le risposte immunitarie indotte da ciascuno dei due vaccini.

  • A Napoli tamponi gratis alla stazione Centrale

    Da oggi a Napoli la Croce Rossa offre ai cittadini la possibilità di effettuare gratuitamente il tampone antigenico. Lo stand è stato allestito nello spazio antistante l'ingresso della stazione Centrale con il supporto di Ferrovie dello Stato che ha messo a disposizione gratuitamente gli spazi. La postazione è operativa 7 giorni su 7 dalle 10.30 alle 14.30 fino al 30 settembre e non è necessaria la prenotazione né la prescrizione medica, basta mettersi in fila. L'iniziativa si colloca nell'ambito del progetto 'Increasing Covid-19 Mobile Testing Capacities', finanziato dalla Commissione Europea con 35 milioni di euro, per sette Paesi tra cui l'Italia, ed è gestito dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa con lo scopo di potenziare l'attività di screening della popolazione più vulnerabile nei Paesi maggiormente colpiti dall'emergenza sanitaria da Covid-19, tra cui l'Italia. La Croce Rossa stima di poter effettuare tra i 300 e i 400 tamponi antigenici al giorno ma è pronta ad aumentare l'attività in caso di necessità.

  • Virologo Pregliasco: «Attenzione a 'effetto giallo', curva può risalire»

    Attenzione all''effetto giallo', colore che caratterizza da oggi l'intera penisola. «Con le riaperture è possibile anche una nuova crescita della curva dei contagi, se non ci saranno le necessarie cautele», avverte Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, che spiega: «abbiamo conosciuto molto di questo virus in poco tempo, ma ci può ancora sfuggire, ritengo che sia fondamentale cautela, sistematicità e progressione nelle aperture». Serve attenzione, precisa Pregliasco, «perché è possibile che ci possa essere non una nuova ondata ma, più probabilmente, un'onda di risalita dei contagi». «Con le riaperture - spiega ancora - aumentano i contatti e quindi la probabilità di incontrare una persona positiva al virus. Secondo i dati di ieri, i positivi, in Italia, erano 281mila. Questo vuol dire che, come minimo, considerati quelli non identificati, sono almeno il doppio. Quindi c'è oltre mezzo milione di persone positive che è possibile incontrare con la maggiore mobilità. È possibile anche che un vaccinato possa essere positivo e possa mantenere una catena di contagio». Per tutte queste ragioni «si potrà vedere, dunque, un lieve rialzo della curva, in funzione della progressione delle aperture, conseguente al numero dei contatti anche se, fortunatamente, non ci sarà la stessa proporzionalità sui casi gravi grazie ai vaccini», conclude Pregliasco invitando a non abbandonare le misure di protezione - distanziamento, mascherina, igiene - «questo permetterà di avere, gradualmente maggiori libertà».

  • In Basilicata 42 nuovi casi e nessun decesso

    La task force regionale della Basilicata comunica in una nota che nei giorni 22 e 23 maggio sono stati processati 1.049 tamponi di cui 42, tutti relativi a residenti in Basilicata, sono risultati positivi. Nelle stesse giornate non si è verificato nessun decesso.
    Le positività riguardano: 1 persona residente ad Avigliano,1 a Colobraro, 2 a Grassano, 1 a Irsina, 4 a Lauria 3 a Matera, 5 a Montemilone, 8 a Pietragalla, 2 a Pignola, 1 a Policoro, 6 a Potenza, 1 a Rivello, 1 a Rotondella, 1 a Sant'Arcangelo, 1 a Scanzano Jonico (in isolamento a Montalbano Jonico) 1 a Tito, 1 a Tolve, 1 a Valsinni, 1 a Venosa.

  • Lazio, in 30 minuti 1000 prenotazioni per le farmacie

    “È on line sul portale salutelazio.it la prenotazione del vaccino J&J in farmacia. Nella prima mezz'ora si sono raggiunte le mille prenotazioni. Un vero e proprio successo, dovuto alla collaborazione con Federfarma e alle altre organizzazioni rappresentative della categoria e le strutture del Servizio Sanitario Regionale. Da oggi i cittadini del Lazio hanno uno strumento in più per aderire alla campagna vaccinale. A regime saranno oltre mille le farmacie aderenti». Lo comunica in una nota l'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio.

  • Vaccino, Lombardia: approvato protocollo per dosi in azienda

    Efficientare la campagna vaccinale, attraverso linee dedicate alle aziende e ai loro lavoratori, all'interno dei grandi hub massivi e disponibilità delle imprese a provvedere alle somministrazioni nei propri luoghi di lavoro. Questi gli obiettivi del documento che disciplina le somministrazioni e le linee guida del protocollo d'intesa tra Regione e aziende approvato dalla Giunta regionale. Appena arriverà il via libera del Commissario governativo per l'emergenza Covid, dunque, la Lombardia potrà avviare la campagna vaccinale, non solo nelle aziende, ma anche per le aziende.

  • Iss: in ultimi 30 giorni 224.109 casi,età media 40 anni

    Negli ultimi 30 giorni, sono stati 224.109 i nuovi casi di Covid-19 in Italia e 300.882 le persone guarite, mentre calano a 4.747 i decessi e sono stati solo 1.756 i casi tra gli operatori sanitari, ormai in larghissima parte vaccinati. Scende invece a 40 anni l'età media dei contagiati. È quanto emerge dagli ultimi dati della Sorveglianza integrata Covid-19 in Italia, aggiornati al 22 maggio ed elaborati dall'Istituto Superiore di sanità (Iss). Confrontando questi dati con quelli cumulativi, ovvero relativi a tutta la pandemia, si nota come, al 22 maggio, i casi totali di infezione da Sars-Cov-2 sono stati in tutto quasi 4,2 milioni, i deceduti 123.424, i casi tra gli operatori sanitari 134.207 e l'età media dei contagiati è pari 47 anni.

  • Tedros (Oms): il Covid ha spazzato via 115mila operatori Sanità

    Almeno 115mila operatori sanitari sono stati spazzati via dal Covid-19 dall'inizio della pandemia. Lo ha detto il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). “Per almeno 18 mesi, gli operatori sanitari di tutto il mondo sono rimasti tra la vita e la morte”, ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus in apertura della riunione annuale dell'Oms. “Molti si sono contagiati e stimiamo che almeno 115mila operatori sanitari e assistenziali abbiano pagato il prezzo più alto al servizio degli altri”, ha aggiunto.

  • Italia sopra media Ue per persone vaccinate

    L'Italia è sopra la media europea per numero di persone vaccinate contro il Covid, e se si guarda alla percentuale di quelle che hanno completato l'iter è seconda nel continente solo alla Spagna. Lo affermano i dati del sito Our World In Data dell'università di Oxford, che ha appena pubblicato il proprio dataset sulla rivista Nature Human Behaviour. Secondo i dati del sito, aggiornati al 22 maggio, in Europa il 13,1% della popolazione ha completato il ciclo, mentre in Italia sono il 15,75% e in Spagna il 16,8%, con Francia (14,2%) e Germania (13,1%) a seguire. Se si guarda invece alle persone che hanno ricevuto almeno una dose è la Germania che guida la 'classifica' europea, con il 39,1%, mentre l'Italia ha il 33,5%, preceduta anche da Belgio e Spagna, e l'Europa è al 28 per cento.

    “Il nostro dataset utilizza dati da fonti ufficiali di tutto il mondo - sottolineano i ricercatori nell'articolo su Nature - ed è usato largamente da giornalisti, policy makers, ricercatori e dal pubblico. L'Oms lo ha utilizzato per sottolineare le disuguaglianze nell'accesso globale ai vaccini”. A livello planetario i grafici mostrano le grandi differenze nel tasso di vaccinazioni già sottolineate dall'Oms, con Israele, Gran Bretagna e Usa che sono molto più avanti degli altri paesi occidentali, e con Brasile e India, che sono tra i più colpiti dalla pandemia, che invece arrancano con rispettivamente il 18% e il 10% della popolazione che ha avuto almeno una dose, e molti paesi africani che non ne hanno somministrata neppure una.

  • La Spagna riapre le frontiere ai turisti dal Regno Unito

    Dalla mezzanotte di oggi le frontiere della Spagna sono di nuovo aperte per i turisti provenienti dal Regno Unito. Nel loro caso non sarà inoltre più obbligatorio presentare il risultato negativo di un tampone per il Covid, secondo quanto spiegato dalle autorità iberiche. Ma da Londra per adesso arriva una raccomandazione opposta, visto che la Spagna è ancora considerata uno dei Paesi sulla lista rossa. “Il primo ministro è stato chiaro: per ora, lista rossa significa che non ci si deve andare a meno che non ci siano un motivo familiare urgente o altre situazioni di questo tipo”, ha dichiarato a Sky News Anne-Marie Trevelyan, sottosegretaria per lo Sviluppo Economico.

    “Stiamo ancora cercando di modificare lentamente la nostra tabella di marcia per essere in grado di riaprire il 21 giugno e vogliamo farlo in modo prudente”, ha aggiunto Trevelyan. Sulla lista dei Paesi extra-UE i cui residenti hanno già libero accesso in Spagna ci sono anche Nuova Zelanda, Cina, Australia, Corea del Sud, Giappone, Ruanda, Israele, Tailandia e Singapore.

  • Dal 1° luglio scatta il certificato Ue per i viaggi

    Il Green Pass, o certificato Covid digitale europeo come è stato ribattezzato dopo numerose oscillazioni nominalistiche, aiuterà a ripristinare una maggiore libertà di circolazione nell'Ue a partire dal prossimo primo luglio, anche se non è la bacchetta magica che risolverà tutto. È però una “buona notizia” per i cittadini europei, sottolinea il negoziatore del Parlamento Europeo, il socialista spagnolo Fernando Lopez Aguilar, presidente della commissione Libe, che voterà l'accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento sul regolamento la settimana prossima, prima del voto in plenaria tra il 7 e il 10 giugno.

    Un regolamento, una “legge europea” immediatamente efficace, è comunque meglio dell'alternativa: una Babele di certificati “nazionali”, se non “regionali”, il che vorrebbe dire “confusione, arbitrarietà, insicurezza e discriminazione”. Il regolamento sarà poi efficace dal primo luglio, una volta approvato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Viaggiare in Europa in tempo di pandemia di Covid-19 resterà abbastanza complicato, anche se decisamente meno rispetto ad ora e, è la speranza, anche rispetto all'estate del 2020, un “incubo”, come lo definisce Aguilar, che viene dalle Canarie. La ragione principale di questa complicazione è che l'Ue non è uno Stato federale e ha competenze limitate: le cose possono essere semplificate solo fino a un certo punto.

    Le competenze restano principalmente nazionali, con 27 Stati membri, e questo comporta inevitabilmente delle complicazioni, anche se il certificato sarà normato da un regolamento, provvedimento che ha forza di legge in tutti gli Stati. Dall'accordo tra Consiglio e Parlamento è uscita una proposta che, secondo il negoziatore Lopez Aguilar, è decisamente migliore rispetto alla proposta della Commissione e alla posizione negoziale del Consiglio, in ogni “singolo articolo”.

  • Nel Lazio prima dose di vaccino al 42% della popolazione

    “Nel Lazio abbiamo superato ora 3 milioni di somministrazioni con oltre 2 milioni di prime dosi e circa un milione di vaccinazioni completate. Il 42,3% della popolazione target ha ricevuto almeno una dose di vaccino”. Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. “Un traguardo importante - sottolinea - che raggiungiamo nel giorno di apertura delle prenotazioni in farmacia. Le somministrazioni in farmacia partiranno dal 1 giugno con il vaccino monodose J&J.

  • Vaccinati più della metà dei detenuti italiani

    Più della metà dei detenuti è stata vaccinata al Covid 19. Secondo i dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria aggiornati al 19 maggio, i detenuti che hanno ricevuto la somministrazione sono 29.199 su oltre 52mila. I poliziotti penitenziari avviati alla vaccinazione sono 22.362, a cui vanno aggiunti 2.432 addetti al personale amministrativo e dirigenziale.

  • Diciotto nuovi casi importati in Cina continentale

    In Cina continentale ieri sono stati segnalati 18 nuovi casi di Covid-19, tutti importati. Lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale nel consueto bollettino quotidiano. Alla fine di ieri il totale dei casi importati nella Cina continentale ammontava a 5.970, tra i quali 5.676 dimessi dagli istituti in cui erano in cura dopo essersi ripresi e 294 pazienti tuttora ricoverati. Non sono stati segnalati decessi tra i casi importati. Il totale dei contagi confermati in Cina continentale al 23 maggio ha raggiunto quota 90.991, con 325 pazienti ancora in terapia, tre dei quali in condizioni gravi. Nel complesso i dimessi a seguito di guarigione in Cina continentale sono 86.030, con il numero dei decessi causati dal nuovo Coronavirus fermo a 4.636. Vi è stata inoltre la segnalazione di tre casi sospetti mentre sono emersi 22 nuovi asintomatici, 18 dei quali provenienti da fuori della Cina contimentale. Alla data di ieri, gli asintomatici sotto osservazione medica erano 388, di cui 363 importati.

  • Covid, Cina contro Usa: stop alle teorie del complotto

    La Cina ha sollecitato gli Usa a chiudere con le teorie del complotto, con il coronavirus fuggito da un laboratorio di alta sicurezza a Wuhan. L'ultimo rapporto sul tema “non è veritiero”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian nella conferenza stampa quotidiana su quanto pubblicato domenica dal Wall Street Journal in base all'intelligence Usa, secondo cui tre ricercatori del Wuhan Institute of Virology, il laboratorio incriminato nel capoluogo di Hubei dove è stato identificato il primo focolaio di Covid-19, si erano ammalati a novembre 2019. La struttura ha negato responsabilità o coinvolgimenti.

    La Cina ha inquadrato le affermazioni sul laboratorio di Wuhan come teorie del complotto create per distogliere l'attenzione dalla gestione del coronavirus da parte del governo degli Stati Uniti, suggerendo che dovrebbe essere invece messa sotto indagine una base militare nello stato americano del Maryland. “C'è il sospetto circa le attività a Fort Detrick e gli oltre 200 biolab gestiti dagli Stati Uniti - ha aggiunto Zhao -. Ci auguriamo che i dipartimenti statunitensi competenti possano fare chiarezza e dare al mondo una risposta chiara”. Se l'indagine condotta dall'Oms in Cina tra fine gennaio e inizio febbraio 2021 ha rilevato che era “estremamente improbabile” che il coronavirus provenisse da una 'fuga' di laboratorio, gli scienziati hanno provato a individuare più dati per definirne l'origine. Il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha però dichiarato dopo la missione del team di esperti a Wuhan che non era stato analizzato adeguatamente la possibilità di un incidente di laboratorio, aggiungendo che era pronto a dispiegare risorse aggiuntive.

  • Vaccini, in Sardegna è guerra con i medici: sanzioni e farmacisti in campo

    L'anello debole della catena sono i medici, gli ex eroi della pandemia che in Sardegna hanno dato forfait per oltre l'80 per cento. Non sono serviti accordi, limature soprattutto della parte economica, siringhe fornite già pronte come gli stessi medici avevano richiesto, scudo penale, parcheggi pagati e protezione dalle multe in caso di vaccinazione a domicilio: la percentuale dei medici di famiglia che in Sardegna partecipa alla campagna resta ai minimi.

    “È l'unica regione italiana dove sta accadendo, ed è inaccettabile”, dice a LaPresse il commissario dell'Ats, Massimo Temussi, anticipando intanto “un sistema di sanzioni legato agli elenchi dei pazienti allettati e non ancora immunizzati, perché i medici hanno l'obbligo di vaccinare, non possono scegliere a loro piacimento” e poi un altro provvedimento da sempre contrastato in ogni modo dagli stessi medici: la discesa in campo dei farmacisti “che ci aiuteranno a sopperire alla loro assenza”. Sono circa 350 quelli che hanno dato la loro disponibilità a vaccinare, ipotesi contro cui i medici si erano più volte scagliati, sottolineando che vaccinare non rientra nelle competenze della categoria. I medici di famiglia che rifiutano di vaccinare rischiano la sospensione della convenzione con il servizio sanitario nazionale.

  • In Russia 8.406 nuovi casi e 319 vittime

    La Russia ha segnalato 8.406 nuovi casi di Covid-19 registrati nelle 24 ore precedenti, di cui 2.487 a Mosca, numeri che portano il conteggio dell'infezione nazionale a 5.009.911 dall'inizio della pandemia. Secondo la task force governativa sul Coronavirus le vittime nelle ultime 24 ore sono state 319, portando il bilancio delle vittime a 118.801 dall’inizio della pandemia. L'agenzia di statistica federale ha tenuto un conteggio separato e ha affermato che la Russia ha registrato circa 250.000 decessi correlati a Covid-19 da aprile 2020 a marzo 2021.

  • Sileri (Salute): “Bene open day ma continuare a intercettare anziani e fragili”

    “Si va avanti. Ed è giusto fare gli open day per la vaccinazione anti-Covid, per vaccinare quante più persone, di qualunque fascia di età. È chiaro che dobbiamo andare a scovare gli 80enni che non hanno avuto accesso e non sono riusciti a prenotare il vaccino e, quindi portare loro il vaccino anche a domicilio. Così come serve invogliare, quanto più possibile, le persone over 60 a fare la vaccinazione”. Lo ha ribadito il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, nel corso della trasmissione '24Mattino' su Radio 24.

    In merito all'invito del commissario Figliuolo alle Regioni, di continuare a vaccinare anziani e fragili prioritariamente, Sileri ha spiegato: “Deve essere seguita la regola di vaccinare i più anziani. Ma se, improvvisamente, vi è un calo di coloro che ricorrono alla vaccinazione in quelle categorie, è giusto che quei vaccini si usino intanto per altri. Da una parte bisogna spingere per raggiungere coloro che ancora non hanno fatto la vaccinazione, dall'altra si deve correre con la campagna vaccinale”. Insomma, ci deve essere un “connubio tra open day con vaccinazione per tutti e, simultaneamente, nell'arco della settimana, tramite i medici di medicina generale e tutte le forze in campo, raggiungere tutti gli altri. Si arriverà a un punto in cui si esauriranno le prenotazioni dei più fragili e anziani e si dovrà ricorrere a una vaccinazione libera per tutti”.

    Sileri ha rilevato che, per quanto riguarda una minore spinta a vaccinarsi, uno dei problemi è la “perplessità dei cittadini a fare AstraZeneca o J&J. Andando avanti vi sarà una quota di persone che non vorrà fare il vaccino”. In più, proseguendo nella campagna, “vedo altri problemi: calando il numero dei decessi e dei ricoveri, già calati molto, è possibile che quando il virus circolerà pochissimo soprattutto i giovani, possano dire: 'il virus non c'è, non mi vaccino'. È lì che dobbiamo agire invogliando i più giovani a vaccinarsi”.

  • Fontana: In Lombardia piccolissima percentuale rifiuta AstraZeneca

    “Abbiamo dimostrato che se ci dessero i vaccini, potremmo superare facilmente le 120mila vaccinazioni al giorno, la gente aderisce e le liste sono piene: da noi una piccolissima percentuale rifiuta AstraZeneca e le persone hanno fiducia in quello che dicono loro i medici e in quello che si fa nei centri vaccinali”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana a MattinoCinque su Canale5.

    Coronavirus, i vaccinati al 24 maggio 2021
  • Locatelli (Cts): “Mai più lockdown e da metà luglio via mascherine”

    Il rischio di riaprire era davvero un rischio ragionato e “i numeri parlano da soli: evidenziano che non è ripartito nulla nella maniera drammatica che qualcuno aveva profetizzato”. Mostra soddisfazione per l'andamento dell'epidemia di coronavirus in Italia Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid, intervistato dalla Stampa. “Lo sa che sono sempre moderato - premette - ma stavolta rivendico la nostra impostazione, con riaperture graduali e valutate attentamente. Ognuno può tirare le sue conclusioni”, specie vedendo che “il numero dei nuovi ingressi in terapia intensiva è sceso a 48, mentre il 15 maggio erano stati più 142. L'occupazione dei posti letto è poco sopra quota 1.400, sotto controllo”.

    La strategia dell'Italia, dunque, si sta rivelando vincente. Ma è possibile dire che non torneremo indietro e non vivremo mai più un lockdown? “Posso dire che è altamente improbabile - risponde Locatelli - Tutte le decisioni sono state prese per non esporci al rischio di dover richiudere. La campagna di vaccinazione fa la differenza: ormai siamo nell'ordine delle 500mila somministrazioni al giorno; usiamo il 93% delle dosi consegnate, più di 20 milioni di italiani hanno ricevuto la prima dose e più di 10 mln sono immunizzati con entrambe o con il monodose Johnson&Johnson”. Quindi potremo togliere la mascherina tra 2 mesi, come ha detto Draghi? “Credo che potremo parlarne nella seconda metà di luglio, eliminando l'obbligo solo all'aperto, o anche al chiuso tra persone vaccinate e non soggette a 'fragilità'”, precisa l'esperto. “Ma per ora continuiamo a portare la mascherina”, raccomanda.

  • Di Maio (Esteri): “30 mln dosi altra tappa importante”

    “Oggi un'altra tappa importante nella lotta al Covid: sono state somministrate oltre 30 milioni di dosi di vaccino.Un altro passo fondamentale che ci accompagna verso la normalità. Più alto sarà il numero dei vaccinati in Italia e prima toglieremo le mascherine, riconquistando le nostre libertà”. Lo sottolinea Luigi Di Maio sabato in un post su Facebook. “La priorità adesso è accelerare ancora con le somministrazioni, e per questo ringrazio tutto il personale che sta lavorando senza sosta per permetterci di andare avanti sempre più spediti”, scrive il ministro degli Esteri. “La direzione è tracciata, dobbiamo procedere compatti. Per questo motivo dobbiamo tutti mantenere alta l'attenzione e non abbassare la guardia. Rimaniamo uniti e guardiamo avanti con fiducia”, conclude Di Maio.

    Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio arrives (foto Reuters/McKay)

  • Cartabellotta (Gimbe): “Sorpreso da crollo ricoveri, rischio ragionato funziona”

    “Sono sorpreso, soprattutto del crollo accelerato del numero dei ricoverati con sintomi e in terapia intensiva. Questo è l'effetto dei vaccini, del fatto che abbiamo protetto tutte le fasce più anziane. La strategia del rischio ragionato sta funzionando, perché le riaperture sono graduali e progressivamente sta accelerando la campagna vaccinale, con una buona aderenza della popolazione alle misure di prevenzione”. Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a Radio Cusano Campus. Sui vaccini. “Abbiamo quasi esaurito le scorte di vaccini. Con le consegne siamo intorno a 2,9 milioni di dose alla settimana, quindi la famosa invasione di vaccini al momento non c'è”.

    Su chi rifiuta il vaccino: “Questa potrebbe essere la futura problematica riguardo alla campagna vaccinale. C'è ancora una percentuale di anziani che non è vaccinato. Bisogna pensare a delle soluzioni integrative, non solo con l'adesione volontaria, ma anche con la chiamata attiva, così si saprà anche se chi non si vaccina non riesce oppure non vuole. L'obbligo di vaccinazione non so se sia in linea con la Costituzione, ed è comunque difficile legarlo ad un obiettivo specifico, ai tempi del decreto Lorenzin l'obbligo era legato alla frequentazione scolastica. Si potrebbe dare qualche vantaggio in più ai vaccinati, le strategie possono essere diverse, ma bisogna pensarci adesso. Il green pass è un'inevitabile soluzione a quelle che sono una serie di criticità. Aspettiamo una serie di dettagli ulteriori”.

  • Wsj: “Tre virologi a Wuhan malati in autunno 2019”

    Tre virologi cinesi malati a Wuhan nell'autunno 2019. L'informazione diffusa dal 'Wall Street Journal' riaccende i riflettori sul dibattito relativo all'origine del coronavirus Sars-CoV-2 e riporta in primo piano la città cinese considerata l'epicentro della pandemia. “Tre ricercatori dell'Istituto di virologia di Wuhan si sono ammalati a novembre 2019, al punto da richiedere assistenza ospedaliera, secondo un report dell'intelligence degli Stati Uniti - in precedenza secretato - che potrebbe dare ulteriore voce alle richieste sempre più pressanti per un'inchiesta completa” sull'ipotesi “se il virus” responsabile di Covid-19 “possa essere uscito dal laboratorio”, si legge nell'articolo pubblicato in esclusiva dal quotidiano americano.

    Il Wsj fa riferimento a un documento che sarebbe stato redatto “negli ultimi giorni dell'amministrazione Trump”. Secondo il report “diversi ricercatori del laboratorio, un centro per lo studio dei coronavirus e altri patogeni, si sono ammalati nell'autunno 2019 'con sintomi coerenti sia con il Covid-19 che una comune infezione stagionale'”. I dettagli relativi al “numero di ricercatori, il periodo di malattia e le visite” a cui si sono sottoposti “in ospedale arrivano alla vigilia di un meeting dell'Organizzazione mondiale della sanità, che dovrebbe discutere la prossima fase di un'indagine sulle origini del Covid-19”.

    Nell'articolo si sottolinea che, negli ambienti dell'intelligence, non c'è una posizione unanime relativa all'affidabilità del report. Una persona, in particolare, ha riferito che il documento sarebbe stato fornito da un partner internazionale: sarebbe “potenzialmente significativo - si legge sul giornale - ma sarebbero necessarie ulteriori verifiche e conferme supplementari”. Per un altro soggetto interpellato, il documento è “solido”. “L'informazione ottenuta da fonti diverse era di qualità eccelsa, molto precisa. Non diceva in maniera esatta di cosa si siano ammalati”, in riferimento ai ricercatori.

    Per approfondire: Da dove arriva il coronavirus? Le ultime scoperte e il ruolo dei laboratori cinesi

  • Sileri (Salute): su obbligo vaccinale nessun work in progress

    “Obbligo vaccinale? Al momento lo escludo, non c'è nessun work in progress. L'unico riguarda il personale sanitario”. Così il sottosegretario al ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a Radio24.

    Per approfondire: L'obbligo vaccinale parte in salita: 85mila i sanitari non vaccinati

  • In Liguria al via da oggi prenotazioni 45-49 anni

    Al via da oggi in Liguria le prenotazioni per i vaccini anti Covid per tutte le persone di età compresa fra i 45 e i 49 anni. Lo rende noto la Regione ricordando che i nati prima del 31 dicembre 1976 possono prenotare dal numero verde 800 938 818 (dalle 8 alle 18), presso le farmacie che effettuano il servizio CUP, gli sportelli CUP di Asl e ospedali e online sul sito prenotovaccino.regione.liguria.it/

  • Rasi: “Sicuro ok Ema a vaccino 12-15enni, pilastro fondamentale”

    Il vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech per la fascia d'età 12-15 anni “è già stato approvato dalla Fda in America e sarà approvato sicuramente all'Ema”, il cui via libera è atteso per il 28 maggio. Ritiene arriverà il 'disco verde' anche per l'Europa Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'ente regolatorio Ue, ospite di 'Agorà' su Rai3. Allargare la vaccinazione ai giovanissimi “è fondamentale - sottolinea il microbiologo dell'università Tor Vergata di Roma, consulente del commissario per l'emergenza Coronavirus e direttore scientifico del provider di educazione continua in medicina Sanità In-Formazione, gruppo Consulcesi - perché fa parte del secondo pilastro della gestione della pandemia” di Covid-19 “e cioè stroncare i punti di possibile diffusione” maggiore dell'infezione da Sars-CoV-2, che significa agire su “quelli che girano molto, che hanno la massima mobilità”. E quella “dai 12 ai 30 anni è la popolazione che ha il massimo della mobilità. Iniziare a vaccinare loro diventa importante anche per settembre”.

  • In Francia 9.704 nuovi contagi, 70 i decessi

    La Francia riferisce di 3.515 persone ancora ricoverate in Unità di terapia intensiva a causa del Coronavirus, mentre ieri i decessi registrati sono stati 70, numero che porta il totale dall'inizio della pandemia a 108.596. Sono invece 9.704 i nuovi contagiati.

  • Nel Regno Unito oltre 60 milioni di vaccinazioni

    Secondo il ministero della Salute del Regno Unito sono oltre 60 milioni i cittadini britannici vaccinati in tutto il Paese, di cui 37 milioni hanno ricevuto una prima dose.

  • L’Argentina supera 3,5 milioni di contagi

    L'Argentina ha superato i 3,5 milioni di contagi avendo registrato nelle ultime 24 ore 24.801 nuovi casi, mentre il numero dei decessi è stato di 375, il che ha fatto salire il loro numero globale dall'inizio della pandemia da Covid-19 nel marzo 2020 a quota 74.063. E' quanto è emerso dall'ultimo rapporto quotidiano del ministero della Salute. Il rapporto precisa inoltre che i contagiati registrati nel complesso sono esattamente 3.539.484, di cui 3.106.949 sono ormai usciti dalla malattia.

    Per quanto riguarda i casi più gravi, nelle unità di rianimazione sono ricoverate 6.214 persone, con una occupazione di posti letto del 73,5% a livello nazionale e del 76,6% nell'Area metropolitana di Buenos Aires (Amba). Il 19 maggio scorso l'Argentina ha registrato un record di casi giornalieri con 39.652 contagi in un solo giorno. A partire da quella data il governo del presidente Alberto Fernández ha adottato nuove misure restrittive, decretando nove giorni di lockdown rigoroso, fino al 30 maggio compreso, per i centri urbani a maggior rischio, fra cui la capitale e la sua provincia immediata.

  • Abrignani (Cts): “In 10mln lo rifiutano, senza obbligo non fermeremo il virus”

    “Io sono assolutamente favorevole all'obbligo vaccinale. Già lo dissi a gennaio. Per questo virus che è un problema di sanità pubblica ci vuole l'obbligo così come lo abbiamo avuto per il vaiolo e per la polio”. Lo dice in un'intervista al Messaggero il professor Sergio Abrignani, componente del Cts. “In Italia l'11% dice che non si vuol far vaccinare, il 7% risponde probabilmente no. Di fatto siamo al 18% e la maggior parte è sotto i 60 anni - spiega - non è più un problema individuale: se non mi vaccino io causo un danno alla comunità. Se in 10 milioni non si vaccinano in Italia rischiano di selezionare nuove varianti che possano diventare insidiose. Tra l'altro quei 10 milioni mettono a rischio anche i 500mila che non possono vaccinarsi per le loro condizioni di salute”.

  • L’India supera i 300mila morti di Coronavirus

    L'India supera quota 300mila morti dall'inizio della pandemia. Nelle ultime 24ore sono stati registrati 4.454 decessi che portano il totale a 303.720mila. Segnalati anche 22.315mila nuovi casi di contagio che portano il totale attorno ai 27milioni. Le città più colpite sono Mumbai e Nuova Dehli. Fino a oggi in India, il primo produttore al mondo di vaccini, sono state immunizzate 41.6 milioni di persone, solamente il 3,8% della popolazione.

  • Giappone inizia campagna vaccinazione di massa a 2 mesi da Olimpiadi

    Il Giappone mobilita dottori e infermieri militari per dare un'accelerata alla campagna di vaccinazione a due mesi dai Giochi Olimpici. Il premier Yoshihide Suga, determinato a far disputare la manifestazione, ha detto di voler immunizzare i 36milioni di anziani presenti nel Paese entro luglio.

  • Da oggi tutta l’Italia in “zona gialla”, oltre 10 milioni i vaccinati

    Italia da oggi tutta in zona gialla anti-Covid, anche la Val d'Aosta. Città e spiagge piene già nel weekend appena passato, fra movida e assembramenti. Ieri riportati 72 decessi, al minimo dall'inizio dell'anno. Giù terapie intensive e ricoveri. Oltre 10,1 milioni i completamente vaccinati.

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