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elementare!\L’ingiustizia è nella pancia o nel cuore?

di Franco Lorenzoni

(Scarabottolo)

2' di lettura

A novembre ci siamo preparati alla visita del giardino dei Tarocchi, creato a Capalbio da Niki Saint Phaille, giocando in vari modi con le riproduzioni di quelle gigantesche statue colorate. Tutte le classi erano coinvolte e sono stato felice di ascoltare nuove voci. Un bambino di quinta è stato attratto dal tarocco della giustizia: un’enorme donna i cui grandi seni sono i piatti della bilancia gigante che tiene in mano. Osservando meglio la trasfigurazione fantastica di quella carta, ci siamo accorti che il suo ventre nasconde un antro scuro, dove lo scultore Jean Tinguely, su richiesta della moglie Niki, ha costruito un’orrenda macchina dell’ingiustizia con ferraglie in movimento, catene e scheletri.

Domando: Cos’è per voi l’ingiustizia?

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Alessandro: È tipo che, se qualcuno ruba, quella è un’ingiustizia.

Sophia: Io dico che l’ingiustizia significa la cattiveria che ti porta fare cose brutte.

Arianna: Tipo che un bambino si fa male e, invece di aiutarlo, lo lasci stare come se non esiste.

Franco: Quindi non accorgersi delle sofferenze degli altri per te è un’ingiustizia.

Cristian: Ingiustizia è che in alcuni paesi c’è la guerra e in altri no.

Alessia: No, ingiustizia è proprio la guerra, perché è ingiusto che uno fa la guerra.

Tommaso: L’ingiustizia e la giustizia sono la stessa cosa perché se tipo tu rubi, per te è giusto rubare, perché sei povero e non hai niente, ma per chi subisce è un’ingiustizia.

Franco: Tommaso ha posto una questione difficile, su cui dovremo discutere molto. Secondo lui giustizia e ingiustizia cambiano, a seconda di chi le guarda.

Alessandro: Dove c’è la guerra è un po’ ingiusto, perché dove non c’è la guerra non interessa niente, non gli importa che in Africa c’è la guerra, gli importa solo che loro stanno bene.

Nicola: Ma come facciamo a vederla l’ingiustizia, se è chiusa nella pancia della giustizia?

Nicola: La giustizia sta dentro al cuore, mentre l’ingiustizia sta nello stomaco.

Alessia: L’ingiustizia sta anche nei soldi, perché da alcune parti sono poveri e da altre sono ricchi. Nel modo in cui sono divisi i soldi.

Aurora: L’ingiustizia sta anche nel cervello, perché se ti viene una cosa cattiva da fare in testa.

Alessia: Nel cervello ci sta anche la giustizia, perché pensi di fare qualcosa di buono per gli altri.

Arianna: Lui vorrebbe smettere, però non ci riesce perché ha un problema.

Sophia: La giustizia è il cuore, ma l’ingiustizia è una parte malata del cuore. Se c’è un problema nel cuore che ti fa sentire male, anche piccolissima, tutta la cattiveria è attorno a lui e inizia a fare sempre più cattiverie.

Arianna, pur non avendo letto Il visconte dimezzato, conclude saggiamente: La giustizia e l’ingiustizia stanno dentro a tutte le persone.

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