ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa parola al gestore: AllianceBernstein

«Le azioni vincenti si trovano con la formula Qsp: qualità, stabilità e prezzi»

In Italia questo approccio viene seguito da Enel e Prysmian, mentre all’estero da Broadcome, leader globale nelle tecnologia per le infrastrutture, e dalla società di consulenza Strantec

di Isabella Della Valle+

(JensHN - stock.adobe.com)

3' di lettura

L’allentamento della politica monetaria incrementerà la volatilità sul mercato azionario. Per questo è ancora più importante posizionarsi su aziende che abbiano precise caratteristiche di qualità. Lo spiega Kent Hargis, co-gestore dell’AB Low Volatility Equity Portfolio di AllianceBernstein, tra le più importanti case di gestione a livello globale, con un patrimonio in gestione di 696 miliardi di dollari.

Esiste una strategia per investire sul mercato azionario contenendo la volatilità e quindi il rischio?

La chiave per costruire un portafoglio che permetta di partecipare ai rialzi mitigando i rischi, è la formula Qsp: qualità, stabilità e prezzi. Le imprese di qualità, con modelli di business solidi e ricavi ricorrenti possono partecipare ai rialzi e resistere a eventuali pressioni. La stabilità contribuisce a contenere le perdite, mentre l’attenzione ai prezzi aiuta a evitare i titoli sopravvalutati. Tutte queste componenti sono interdipendenti: i titoli di qualità non garantiscono stabilità se sono troppo cari, e quelli sopravvalutati potrebbero essere tra i più penalizzati nei periodi di flessione.

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Quali sono le piazze che potrebbero essere particolarmente attraenti?

La nostra ricerca evidenzia che i titoli Usa di qualità (società con un elevato rendimento degli attivi) sono valutati equamente, situandosi al 60° percentile del loro storico dal 1990. I titoli caratterizzati da stabilità e prezzi bassi si collocano al di sotto dell’intervallo di valutazione medio degli ultimi 33 anni.

E sui settori come siete posizionati?

Riteniamo che si possano individuare titoli con valutazioni interessanti anche al di fuori dei settori difensivi. Aree come utility, beni di consumo e healthcare, rimangono una componente chiave, alla luce della loro capacità di offrire stabilità anche in periodi di volatilità. Ampliare le fonti, però, è cruciale per diversificare sia il rischio, sia il potenziale di rendimento. Attributi quali il potere di determinazione dei prezzi, vantaggi competitivi saldi, capacità di innovazione e competenza manageriale, nonché bilanci solidi e bassi livelli di indebitamento aiutano a compensare eventuali flessioni, mantenendo la redditività. Aziende di questo tipo sono presenti anche in settori meno difensivi come tech e finanziari.

A proposito di tech, non pensa che il settore sia sopravvalutato?

Dopo il rally delle mega-tech nel 2023 c’è un rischio di valutazione per chi è sovraesposto. Le valutazioni elevate possono innescare una correzione significativa e dolorosa, come evidenziato durante il mercato orso del 2022. L’impulso dell’intelligenza artificiale (Ia), che ha amplificato i rendimenti di questo gruppo di titoli, provocherà anche un aumento della concorrenza che potrebbe incidere sulla redditività.

In che modo un ciclo di riduzione dei tassi impatterà sul mercato azionario?

Nonostante l’economia globale sembri dirigersi verso un atterraggio morbido e la direzione delle banche centrali sembri abbastanza chiara, nel 2024 gli investitori avranno di fronte diversi rischi legati all’inflazione, all’instabilità geopolitica e alla concentrazione del mercato. Ognuno di questi potrebbe far aumentare la volatilità, favorendo le strategie azionarie difensive.

L’Italia ha corso molto. È un mercato sul quale siete presenti?

Sebbene la scelta del Paese sia un fattore secondario, ci sono realtà italiane che rispettano il nostro approccio Qsp. In particolare Enel e Prysmian (si veda articolo a pagina 16, ndr).

Ma quali sono le aziende che preferisce?

Crediamo che Prysmian, il più grande produttore globale di cavi a media-alta tensione, potrebbe trarre vantaggio dalla transizione energetica e dall’elettrificazione dell’economia, sfruttando l’installazione di nuovi impianti di energia rinnovabile e la modernizzazione dei più obsoleti. La domanda per questi cavi supera l’aumento della capacità di offerta e ciò potrebbe portare a un aumento dell’Ebitda a quasi il 50% nei prossimi cinque anni. Inoltre, i recenti mandati vinti dall’azienda offrono visibilità sui ricavi. Prysmian può permettersi, poi, di selezionare i progetti più validi e realizzabili, e ciò le ha permesso di mitigare l’impatto dell’aumento dei tassi e dei costi. Le principali sfide riguardano le autorizzazioni e i ritardi nei processi, ma i governi stanno intervenendo per accelerare le approvazioni. Stiamo seguendo attentamente Broadcom, leader globale nella tecnologia delle infrastrutture che progetta, sviluppa e fornisce semiconduttori e soluzioni software. La società è ben posizionata per beneficiare dell’Ia, agendo da fornitore di silicio commerciale per reti ad alta velocità e progettando chip Ia personalizzati. Secondo le nostre ricerche, prevediamo che le applicazioni Ia contribuiranno per circa il 25% al fatturato dei semiconduttori nel 2024. Anche Stantec, un’azienda di servizi di consulenza professionale specializzata in ingegneria, architettura e attività correlate, ha intrapreso un percorso di crescita pluriennale grazie ai finanziamenti governativi e a iniziative improntate alla resilienza ambientale ed energetica. Questi fattori hanno portato a una forte crescita che, secondo le nostre proiezioni, dovrebbe arrivare alla doppia cifra nel medio termine, sostenuta dalla visibilità della sua agenda e dal miglioramento dei margini.

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