Dieci borghi per immergersi nelle peculiarità del BelPaese

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Sardegna – Mandas: connubio di storia, cultura e folclore

Foto di Ettore Cavalli

Mandas, antico snodo centrale della Sardegna durante il Ducato della dominazione spagnola, oggi è una destinazione che fonde cultura e natura al confine tra Campidano e Barbagia. Questo borgo racconta la sua storia attraverso i secoli, custodendo tracce indelebili del glorioso passato e dell’intensa vita nuragica. L’atmosfera è permeata dalla presenza di circa 50 siti archeologici, tra cui la suggestiva Tomba dei Giganti di s’Arruina de su Procu e il complesso di Su Angiu, noto per la famosa navicella votiva nuragica oggi custodita al Museo archeologico di Cagliari. In questo territorio la storia rivive tra le rovine di nuraghi, tombe dei giganti e antichi villaggi. A legare passato e presente del borgo sono i binari del pittoresco Trenino Verde. La ferrovia che un tempo collegava il borgo all’Ogliastra è ora una linea turistica che offre scenari mozzafiato, seguendo le orme dell’illustre David Herbert Lawrence, affascinato da questo luogo già nel lontano 1921.

Il cuore di Mandas batte nelle sue costruzioni storiche, autentiche custodi di un passato ducale che risale al 1614. Emblematico è lo stemma del primo duca, don Pedro Mazza Carroz Ladròn, immortalato sulla facciata della chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo. A Mandas passato e tradizioni prendono vita anche nelle dimore di un tempo, come la settecentesca Is Lollasa ‘e is Aiaiusu, oggi museo etnografico, o durante le festività, come l’annuale Sagra del Formaggio di luglio, eventi che trasportano i visitatori indietro nel tempo, consentendo di assaporare l’atmosfera genuina della ricca cultura contadina radicata in questo territorio.

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