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Ariccia (Roma): cosa vedere nella cittą delle fraschette sui Castelli Romani

Ariccia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ariccia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La sua fama si deve alla celebre porchetta, fiore all’occhiello della gastronomia italiana, eppure Ariccia conserva ben più di un’eccellenza trovandosi a condividere la sua particolare territorialità con la splendida area dei Castelli Romani, là dove Roma estende il proprio abbraccio all’immediato hinterland del Lazio interessando da vicino il Parco Regionale dei Castelli Romani.

Popolata da oltre 19.000 abitanti, la località è fra le più conosciute della regione piazzandosi al decimo posto nella classifica dei comuni più vasti della zona, il cui suolo ha assorbito nel tempo una cospicua quantità di materiale vulcanico e minerale derivante dall’attività vulcanica svoltasi decine di migliaia di anni fa.

Oggi Ariccia è famosa soprattutto per la sua offerta enogastronomica, con in primis la sua celebre porchetta, da gustare nelle sue tipiche osterie conosciute come "fraschette".

La storia di Ariccia

Sebbene la sua fondazione risalga a prima della nascita di Roma, la cittadina fu destinata a sottoporsi all’influenza della Capitale diventando da subito la prima stazione di sosta lungo il tragitto della via Appia Antica, almeno fino alla nuova vita post abbandono sul colle dell’arcaica acropoli, dove venne infeudata alla fine del X secolo dai Conti di Tuscolo, ai quali succedettero non troppo tempo dopo i Malabranca, desiderosi di vendere il fresco acquisto alla Camera Apostolica.

Dopo il salto del ‘300, secolo di relativo buio storico per Ariccia, il ‘400 registrò il dominio dei Savelli sulla comunità locale, ma anche loro, non indenni a turbolenze economiche, dovettero cedere il feudo al cardinale Flavio Chigi: per la località fu un’autentica fortuna poiché proprio in questo periodo riuscì ad arricchirsi di opere e monumenti gratificando l’architettura civile ma anche religiosa grazie a modifiche e abbellimenti di uno specialista in materia come Gian Lorenzo Bernini.

Con il ripristino settecentesco della via Appia, anche l’economia iniziò a beneficiare degli eventi storici, tant’è che Ariccia prosperò anche all’ombra del Fascismo, con il quale ebbe un rapporto conflittuale. Numerose le distruzioni subite nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con massimi danni rilevati nel Ponte, poi ricostruito, crollato nuovamente nel 1967 e riedificato fino alla proposta di pedonalizzazione nel 2009 al fine di evitare ulteriori criticità. Il suddetto ponte è oggi un'attrattiva panoramica d'indubbia imponenza.

Cosa vedere ad Ariccia

Il maggior luogo di culto cattolico di Ariccia è identificato nella Collegiata di Santa Maria Assunta, edificata nel 1664 su progetto del Bernini, una chiesa d’impianto barocco emula del grandioso Pantheon romano soprattutto per la presenza di una sontuosa cupola stuccata da Antonio Raggi e per la ricchezza di opere artistiche al suo interno. Essa apre su Piazza di Corte (oggi Piazza della Repubblica), prediletta dagli avventi turistici per la coreografia monumentale.

Di eguale importanza è il Santuario di Santa Maria di Galloro, tributato all’immagine della Madonna di Galloro rinvenuta nel 1621 appunto a Galloro: costruito in un arco di tempo compreso fra il 1624 e il 1633, è fra i più frequentati della Regione e bene architettonico monumentale di primo livello riconosciuto tale dalla provincia di Roma. La Chiesa di Santa Maria Assunta è ubicata in località Fontana di Papa ed è di fatto una parrocchia, mentre la Chiesa di San Nicola di Bari, sconsacrata, è dal 2008 uno spazio teatrale di proprietà comunale.

Punto di riferimento dell’area urbana risulta il cinquecentesco Palazzo Chigi (anche polo museale in virtù della Collezione Chigi costituita da dipinti, sculture, arredi e suppellettili), costruito dalla famiglia Savelli ma successivamente ampliato dai Chigi, emblema del Comune che lo ha assorbito fra le sue proprietà nel 1988 con l’interna prestigiosa Biblioteca e l’adiacente Parco omonimo, area verde a fruizione pubblica di ventotto ettari contraddistinta da un bosco di lecci e latifoglie.

L’edificio, riccamente arredato da pittori seicenteschi come Michelangelo Pace e Giovan Battista Gaulli, ospita il Museo del Barocco Romano e ha acquisito ulteriore fama dopo che vi sono stati ambientati film di lustro, il più celebrato dei quali resta "Il Gattopardo", girato nel 1963 da Luchino Visconti. Altra proprietà del Comune – che ha scelto come sede del Municipio l’ex collegio di San Nicola – è la Locanda Martorelli, che conserva notevoli affreschi inerenti la storia mitica della fondazione di Ariccia realizzati da Taddeo Kuntze.

Il passato militare si evince da quanto resta delle mura difensive presenti al tempo di Aricia antica e dalle due porte principali, Porta Napoletana e Porta Romana, entrambe fortificate nel 1642. Permangono, sebbene di minor entità, il castello di Malafitto e le torri di Cancelliera e Montagnano.

Sagre, eventi e manifestazioni

La patrona di Ariccia è Santa Apollonia, a cui è dedicata la festa del 9 febbraio durante la quale la statua lignea viene portata in processione per le vie del paese. Viene riproposta in versione estiva l'ultimo fine settimana di luglio. La Festa della Signorina è invece di scena l’8 dicembre, istituita per ringraziare la Madonna di aver sottratto miracolosamente la località alla peste del 1656.

Massimamente folcloristica, la Festa della Madonna di Galloro cade nel giorno della Pentecoste e vede la partecipazione di numerosi figuranti in abiti d’epoca.

Non poteva ovviamente mancare, seppur appartenente a un diverso contesto, quell’evento enogastronomico ch’è la Sagra della Porchetta la prima domenica di settembre per omaggiare il prodotto di punta della cultura mangereccia autoctona, gustabile tutto il resto dell’anno nelle plurime e caratteristiche fraschette (rustiche osterie) sparse in città.

Come arrivare ad Ariccia

In auto percorrere la A1 con uscita da sud Monte Porzio Catone, da nord Roma G.R.A., uscita 23 via Appia Nuova; in treno Ferrovie dello Stato da Roma Termini ad Albano Laziale; in autobus Autolinee CO.TRA.L. da Roma con capolinea Metro A – Anagnina, marciapiede 2; aeroporto di riferimento quello di Ciampino, distante solo 10 km.
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