Colmurano (Marche): visita al villaggio della provincia di Macerata
Colmurano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Colmurano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
È la provincia di Macerata ad avere il privilegio di ospitare un gioiello fra mare e monti, località collinare permeata dalla sontuosità paesaggistica, dalla ricchezza architettonica e da una profonda anima artistica, Colmurano.
Dopo l’Unità d’Italia, Colmurano ha fatto sì che il proprio passato non andasse perduto, preservando tutti i “pezzi” che legano l’abitato all’antichità, ergo la cinta muraria, quanto resta delle torri perimetrali e l’integra porta ogivale di San Rocco antecedente al ‘200.
Da qui ci spostiamo alla trecentesca Chiesa della Santissima Annunziata, la cui presenza dello splendido portale in cotto acuisce in facciata i dettagli dei bacini maiolicati, introduzione a un’aula nobilitata dal dipinto del Presepio realizzato nel 1560 da Giovanni Andrea De Magistris di Caldarola.
La Chiesa di San Donato è a pianta centrale e riserva un pezzo d’artigianato di pregio, la porticina da reliquario arricchita dallo stendardo ligneo sul quale è impressa la Crocifissione con la Madonna e San Giovanni, scena riportata artisticamente da Nobile da Lucca. Nell’ex teatrino parrocchiale fiancheggiante San Donato viene assemblato e mostrato al pubblico ogni anno nel periodo natalizio il bel Presepe francescano interamente meccanico.
Un’icona affrescata della Madonna con Bambino si rileva alla Fonte Allungo, lavatoio pubblico che rimarca chiare origini medievali. La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, oramai sconsacrata, è attualmente sede del Museo della Memoria Renzo C. Ventura.
Storia
Questo borgo non ha mai smesso sin dal Medioevo di emettere note di magnificenza prostrandosi soltanto alla forbita Marche, regione che gli fa da tessuto geografico. Al tempo feudo di famiglie quali i Gualtieri, i Tolentino e i Da Varano, divenne nel Trecento possedimento ecclesiastico, vittima di numerose carestie durante il ‘600 e terra di occupazione austriaca e poi francese fra ‘700 e ‘800.Dopo l’Unità d’Italia, Colmurano ha fatto sì che il proprio passato non andasse perduto, preservando tutti i “pezzi” che legano l’abitato all’antichità, ergo la cinta muraria, quanto resta delle torri perimetrali e l’integra porta ogivale di San Rocco antecedente al ‘200.
Cosa vedere a Colmurano
Sempre a San Rocco è intitolata una chiesa molto conosciuta dai pellegrini di ieri e di oggi, in visita nell’edificio per venerare l’affresco del 1536 raffigurante la Madonna in trono con i Santi Donato e Rocco. Si tratta in verità di una piccola cappella ornata da una cupola a spicchi, e la ritroviamo sotto il portico del Palazzo Comunale.Da qui ci spostiamo alla trecentesca Chiesa della Santissima Annunziata, la cui presenza dello splendido portale in cotto acuisce in facciata i dettagli dei bacini maiolicati, introduzione a un’aula nobilitata dal dipinto del Presepio realizzato nel 1560 da Giovanni Andrea De Magistris di Caldarola.
La Chiesa di San Donato è a pianta centrale e riserva un pezzo d’artigianato di pregio, la porticina da reliquario arricchita dallo stendardo ligneo sul quale è impressa la Crocifissione con la Madonna e San Giovanni, scena riportata artisticamente da Nobile da Lucca. Nell’ex teatrino parrocchiale fiancheggiante San Donato viene assemblato e mostrato al pubblico ogni anno nel periodo natalizio il bel Presepe francescano interamente meccanico.
Un’icona affrescata della Madonna con Bambino si rileva alla Fonte Allungo, lavatoio pubblico che rimarca chiare origini medievali. La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, oramai sconsacrata, è attualmente sede del Museo della Memoria Renzo C. Ventura.