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Amorosi svela l’eccezionale rinvenimento del corredo funerario trovato nella necropoli

Amorosi svela l’eccezionale rinvenimento del corredo funerario trovato nella necropoli

24 Aprile 2024 | by redazione Labtv
Amorosi svela l’eccezionale rinvenimento del corredo funerario trovato nella necropoli
Attualità
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La Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, ha presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa presso il Comune di Amorosi, l’eccezionale rinvenimento di una necropoli di epoca preromana ad Amorosi  nella Valle Telesina, caratterizzata da ricchi corredi funebri.

La necropoli è stata rinvenuta in occasione delle attività di indagine preventiva e di scavo archeologico nell’area in cui sorgerà la futura stazione elettrica di Terna, funzionale alla connessione alla Rete elettrica di Trasmissione Nazionale della Rete Ferroviaria Italiana per l’Alta Velocità “Napoli-Bari”, nello specifico della tratta “Frasso Telesino – Telese”. L’intervento di Terna, attualmente in iter autorizzativo, comprende complessivamente anche la realizzazione di una seconda stazione elettrica, nel comune di Telese Terme, e i collegamenti delle nuove stazioni con la rete di distribuzione locale oltre quelli tra le stesse.

Durante la verifica preventiva dell’interesse archeologico nell’ambito del processo di progettazione dell’opera, condotta dalla committenza Terna con la direzione scientifica della Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, è stata portata alla luce una estesa area archeologica, posta nelle vicinanze del fiume Volturno.

Sulla base delle evidenze riscontrate durante la prima fase di cantiere, sono stati avviati scavi archeologici estensivi per la verifica della consistenza e della conservazione del contesto archeologico. Seppure lo scavo del sito abbia messo in luce vari livelli di frequentazione, dall’epoca preistorica fino all’età tardo antica, le evidenze archeologiche meglio conservate riguardano la grande area funeraria, attestata fra le fasi finali dell’età del Ferro e l’avanzato periodo orientalizzante (terzo quarto del VIII – seconda metà/fine del VII sec. a.C.). Sono state scavate complessivamente 88 sepolture su una superficie di circa 13.000 mq. I contesti erano riferibili alla così detta “Cultura delle tombe a fossa” che caratterizza la Campania interna prima dell’emergere dei Sanniti.

I corredi funerari presentavano differenze di genere, nelle tombe maschili erano presenti armi, mentre in quelle femminili ricche parure composte da oggetti di ornamento in bronzo come fibule, bracciali, pendagli, elementi in ambra e osso lavorato. Nei corredi ricorrevano anche grandi quantità di vasi di forme differenti, spesso impilati gli uni sugli altri, deposti generalmente ai piedi del defunto in uno spazio riservato. Alcune sepolture si distinguevano per caratteri di eccezionalità con la presenza di oggetti di particolare prestigio, come un grande cinturone in bronzo riccamente decorato o vasi in bronzo laminato che richiamano le sepolture di rango principesco attestate in Campania in epoca orientalizzante.

L’elemento di maggiore monumentalità è costituito però da due grandi sepolture a tumulo caratterizzate dalla presenza di imponenti circoli dal diametro di circa 15 metri che erano certamente pertinenti ad esponenti dell’élite della società dell’epoca. Vista l’importanza dei rinvenimenti, la Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento ha chiesto il sostegno di Terna per l’avvio di un vasto progetto di studio e documentazione delle evidenze individuate, avvalendosi di professionisti ed esperti che hanno svolto attività di microscavo delle terre interne ai contenitori recuperati e di restauro preliminare dei materiali, di analisi antropologiche dei resti ossei e di analisi archeobotaniche dei terreni in un magazzino-laboratorio appositamente allestito in locali messi a disposizione dal Comune di Amorosi.

“Il percorso intrapreso di dialogo tra passato, presente e futuro rappresenta una grande opportunità di valorizzazione culturale per la nostra città  questa scoperta archeologica riveste un’importanza decisiva per la storia della nostra cultura e l’esplorazione sistematica del territorio ha permesso di recuperare una quantità rilevante di materiali affinché potessero essere delineate le fasi di sviluppo, gli stili e i protagonisti dell’epoca”  ha affermato il sindaco di Amorosi Carmine Cacchillo.

“La grande sfida, che da oggi deve vedere protagonista la Soprintendenza e il Ministero della Cultura è finalizzata allo studio, al restauro e alla valorizzazione del grande patrimonio archeologico rinvenuto, trasformando i ritrovamenti archeologici da possibile ostacolo per la realizzazione dell’infrastruttura a opportunità per la valorizzazione culturale dei nostri territori” ha commentato Gennaro Leva Soprintendente ABAP Caserta e Benevento.

“Questa giornata è frutto di un’intensa collaborazione istituzionale che mi ha visto presente, nelle mie funzioni istituzionali al fianco del Comune di Amorosi e della Soprintendenza. E’ il primo passo propedeutico all’apertura, nel comune di Amorosi, di una struttura museale che possa arricchire, sempre più, il nostro territorio di testimonianze culturali che entrino a far parte di itinerari turistici già dal prossimo anno che vedrà con il Giubileo milioni di visitatori invadere la nostra bella Italia” ha aggiunto l’onorevole Francesco Maria Rubano.

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