BARI - Il Coronavirus ci ha privato di molte cose: la vicinanza sociale, la libertà e soprattutto la normalità. C'è chi porta su di sé questi mesi di isolamento forzato, fisico e mentale dal mondo, come delle cicatrici interne e chi invece, tra il serio e il faceto, mostra a chiunque il suo disagio e lo fa in modo plastico: un esempio? Tagliarsi la barba (dopo la quarantena) perfettamente a metà. È l'idea eclettica e originale di Augusto Masiello, 60 anni, attore e presidente del Teatro Kismet di Bari che con un'ironia a tratti geniale, ha messo in piedi una protesta silenziosa contro il Coronavirus, per mostrare all'esterno il suo personale disagio dopo la quarantena.

«Questi mesi di lockdown ci hanno stravolti, in tutti i sensi. Lo so, la mia è una decisione originale: molti mi dicevano di non tagliare la barba dopo la fine della quarantena altri non mi avrebbero più rivolto la parola se non l'avessi tagliata. Così ho deciso di non scontentare nessuno», racconta il presidente del Kismet. 

«È una provocazione contro le valanghe di chiacchiere che si sentono in giro. Ci spacciano la Fase 2 per un redivivo ritorno alla normalità ma in realtà non è così. È vero, dobbiamo convivere con il virus, ma lo dobbiamo fare con una presa di coscienza, metabolizzando ciò che ci è capitato, senza contraddizioni. L'idea mi è venuta così in modo spontaneo. Aspettavo con ansia, come tutti, di tornare dal barbiere e lunedì 18, quando sono riuscito a varcare la soglia del locale, alle 20 di sera, e ho proposto al coiffeur la mia iniziativa lui ne è stato entusiasta. L'ha presa talmente seriamente - dice Masiello - che mi ha assecondato in questa follia. Come se fosse la cosa più normale del mondo, non voleva farsi trovare impreparato! Allora mi chiedeva: "mi scusi se chiedo ma, posso togliere i peli dalle orecchie? Ma solo da un lato? E qui. Poi ho capito che è una protesta ma - sempre con grande discrezione - posso mettere ammorbidente e vapore da un lato e dopobarba e panno caldo dall’altra?". «Ed è andato avanti così per un'ora di fila. Ed io: "Guardi che non voglio farle perdere troppo tempo e comunque non la pago il doppio. E lui ha sottolineato: "Guardi per me è un onore! Devo farlo perfetto! Non è facile!».

E alla domanda: come reagiscono le persone quando lo guardano? Masiello risponde così: «Senza dubbio, sorprese e colpite. Chi in positivo e chi in negativo, ma tanto questa protesta, che poi vuole giusto dare la scossa sociale  a livello visivo, durerà ancora per poco. Diciamo quanto basta, come il sale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA