BARI - Passeggero chiama, centrale non sempre risponde. E il taxi non arriva. Ma, a detta degli operatori del settore, molte segnalazioni sarebbero pretestuose e la reale situazione sarebbe stata ingigantita.

A Bari, nel corso dell’estate appena trascorsa, è scattata la polemica dei viaggiatori. Secondo diverse testimonianze, le situazioni più critiche si registrerebbero durante le ore notturne, all’aeroporto Karol Wojtyła di Palese. Qui, infatti, dei turisti sarebbero rimasti ad attendere un mezzo per alcune ore. Episodi denunciati anche dai titolari delle strutture ricettive. Questi ultimi non hanno celato il malcontento per le pecche di un servizio che, in una regione a forte vocazione turistica come la Puglia, dovrebbe garantire un certo livello di efficienza. A ciò, si aggiungerebbe anche la volontà, da parte della categoria, di evitare le corse troppo brevi.

Davanti alla stazione di Bari centrale, in piazza Aldo Moro, abbiamo avvicinato uno dei tanti tassisti pronti a caricare i passeggeri in arrivo nel capoluogo. Abbiamo affrontato la questione, focalizzandoci poi sull’andamento generale della stagione estiva. Secondo le parole di alcuni di loro, i problemi ci sarebbero, ma non come lamentato nelle ultime settimane e, soprattutto, non dipendenti dalla volontà dei lavoratori del comparto. «I baresi parlano tanto, hanno la lingua lunga», ha affermato il conducente interpellato, smentendo le voci sulla carenza di taxi nelle ore notturne da e per l’aeroporto.

«Inoltre, il barese pretende che un taxi si fermi davanti a lui» ha aggiunto, lasciando intuire la poca elasticità dei clienti, poco disposti a percorrere qualche metro per salire a bordo di un mezzo parcheggiato - per necessità - poco distante.

Passando agli impedimenti oggettivi, il primo fattore di ritardo nell’arrivo tempestivo delle auto per prelevare i viaggiatori dall’aeroporto sarebbe legato alla viabilità cittadina. Il tassista, infatti, ha lamentato l’assenza di corsie preferenziali. «Restiamo bloccati nel traffico cittadino – ha spiegato – e il cliente rischia di non avere un’auto a disposizione in tempi celeri».

Come asserito dal tassista barese, alla viabilità si aggiungerebbe l’attesa per le lunghe code in viale Enzo Ferrari, causate dalle auto di privati che stazionano davanti all’area degli arrivi, in attesa di prelevare i viaggiatori. «A volte capita che noi siamo in coda – ha proseguito – e siamo costretti ad aspettare che la carreggiata si liberi; e i clienti, non vedendoci arrivare, pensano che non ci siano taxi in circolazione».

Per quanto riguarda il centralino, invece, a volte sarebbe difficile riuscire a parlare con un operatore, a causa delle richieste di informazioni sulle tariffe che alcuni utenti richiedono. Secondi o minuti preziosi, che prolungano i tempi di prenotazione di un mezzo per raggiungere la città. E, nel frattempo, «le linee telefoniche si sovraccaricano».

Un’altra criticità del settore attiene il calo del 20% delle corse registrato questa estate, rispetto allo scorso anno, e il blocco delle tariffe «ferme da quindici anni». «Vanno riviste - tuonano - con i rincari del carburante, non riusciamo più a stare nelle spese».

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