FASANO - «Siamo sempre disponibili ad accoglierla, non è cambiato nulla. Se sarà necessario potrà venire da noi e a nostre spese». Dallo ZooSafari di Fasano confermano la disponibilità a ospitare l’orsa che il 5 aprile scorso ha ucciso il 26enne runner di Caldes in Val di sole Andrea Papi sul monte Peller, nelle Dolomiti del Brenta.

JJ4 è stata catturata nella notte tra lunedì e martedì, poco distante dal luogo dove è avvenuta l’aggressione al giovane podista e al momento non sarà abbattuta (si trova nel recinto per la fauna selvatica del Casteller, sopra trento). L’ordinanza del Tar di Trento ha infatti sospeso il provvedimento che era stato emanato dalla provincia, rinviando la soppressione dell’animale in attesa del deposito della documentazione completa da parte della Provincia che certifica l’identità dell’animale chiarendo anche le modalità dell’attacco ad Andrea Papi Tra l’altro la decisione del tribunale amministrativo regionale era arrivata proprio all’indomani della dichiarata disponibilità da parte dello ZooSafari della città in provincia di Brindisi di prendersi cura dell’animale.

«Confermiamo la nostra volontà di accogliere l’orsa e gli eventuali cuccioli (sembra che l’animale si fosse inizialmente spostato in un’area più impervia e isolata forse seguito da tre cuccioli di 16 mesi, ndr) realizzando una struttura ex novo, sentite le autorità competenti», Parola di Juri Pers, media manager dello ZooSafari.

La struttura, seconda in Europa per dimensioni, organizzerebbe uno spazio apposito, un’area di circa 100 metri quadrati al coperto e 300 metri all’aperto in totale sicurezza, nelle condizioni climatiche idonee e senza contatto con gli altri animali e i visitatori.

Al momento lo ZooSafari di Fasano ospita tre orsi bruni e quindi della stessa specie di JJ4, due orsi polari e 25 orsi dal collare (malesiani) e già in passato ha accolto altri animali in cattività (ad esempio tigri che hanno sbranato i propri addestratori). Insomma lo Zoo pugliese è abituato a gestire situazioni simili e, soprattutto ha sempre improntato la propria attività su modello di gestione dei suoi ospiti che ne garantisce in primo luogo il rispetto della dignità in un ambiente che riproduce fedelmente le caratteristiche delle diverse specie ospitate.

C’è pero sempre il nodo burocratico da sciogliere perché spostare un’orsa dal Trentino alla Puglia prevede una serie di adempimenti complessi. Senza contare che il trasferimento avrebbe costi importanti. Anche su questo però dallo Zoo si dicono disponibili a coprire tutte le spese: «Qualora vanga accolta la nostra richiesta siamo pronti a farci carico delle spese e dell’organizzazione del trasferimento in accordo con le autorità competenti», conferma Juri Peres. Sembra infatti che, qualora l’operazione non comportasse costi a carico della Provincia di Trento o dello Stato, un’alternativa all’abbattimento potrebbe essere presa in considerazione e concretizzata.

Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, appoggiando la decisione dello ZooSafari. Il primo cittadino, giovedì scorso, aveva inviato una nota al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti pregandolo di prendere in considerazione la proposta dello zoo dicendosi disponibile ad attivare ogni possibile è necessaria collaborazione tra enti assicurando che «L’accoglienza sarebbe assistita da ogni tutela e salvaguardia che il caso richiede, tanto per l’esemplare, quanto per gli altri animali ospitati e per la destinazione che la struttura possiede». Al momento però al Comune di Fasano non è arrivata nessuna risposta alla nota.

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