di DINO DE CESARE

VOLTURINO - Ben 14 tralicci e 260 antenne: dopo più di 30 anni la «cartolina» negativa di Volturino tiene sempre più banco tra la popolazione ed è diventata il campo di impegno e di battaglia della nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Santacroce, avvocato nella vita di tutti i giorni. Lo spinoso argomento è stato al centro di un affollato incontro pubblico convocato dalla stessa amministrazione, «con l’intento» come ha spiegato il primo cittadino del paesino subappenninico nel proprio intervento «di sgomberare il campo da disinformazione, polemiche e inesattezze contenute anche in volantini anonimi in paese».

Quello di Volturino è forse un caso unico in Italia: i suoi 1.800 abitanti sono infatti bombardati 24 ore su 24 dalle onde elettromagnetiche emanate dai ripetitori installati su una collinetta «strategica» del Subappennino nord, il «Toppo della Guardia» che si trova a meno di 500 metri in linea d'aria dalle prime case del paese, per poter far meglio arrivare il segnale alle zone più interne della provincia di Foggia e di alcune zone limitrofe di Irpinia e Molise. Onde elettromagnetiche ritenute però dannose alla salute dei cittadini. Le prime proteste della popolazione risalgono ai primi anni Ottanta e da allora sono passati oltre trent’anni ed è stata una lunga e inarrestabile serie di iniziative, ricorsi, esposti, petizioni e sottoscrizioni condotte in particolare da Antonio Gagliardi, che ha costituito l’«associazione elettrosmog per la lotta all’inquinamento elettromagnetico per la tutela dell’ambiente di Volturino», che dispone anche di un sito internet (http://elettrosmogvolturino.interfree.it).

«Da quando si è insediata due anni e mezzo fa, l’amministrazione ha detto però fermamente stop all’abusivismo dell’installazione delle antenne» ha affermato nel suo intervento il sindaco Santacroce, affiancato dalla vice sindaco Maria Velardi, oltre che da assessori e consiglieri «esse non fanno bene alla salute e sorgono dove non devono stare. Ad eccezione di una sola autorizzazione rilasciata in passato, tutti gli impianti sono privi di permessi, tanto che la stessa amministrazione ha presentato un esposto alla Guardia di finanza per fare luce sulle concessioni».

Il sindaco ha poi dato la parola a Michele Abatescianni, che nel 1999 fu medico di base a Volturino e condusse un’indagine epidemiologica tra la popolazione con risultati sorprendenti: raffrontati con i dati relativi ad altri comuni limitrofi esposti alle emissioni elettromagnetiche delle antenne, è risultato che a Volturino l’80% degli abitanti presentava una patologia di ipertensione arteriosa e il 70% insonnia e nevrosi d’ansia, mentre negli altri comuni l’oscillazione era, per le cardiopatie ipertensive, dal 50% di Roseto al 7% di San Marco La Catola e per le malattie del sistema nervoso dal 15% di Celenza all’1% di Alberona. «Sono dati» è stato rimarato «che oggi sono sicuramente superiori considerato l’inquinamento elettromagnetico da telefonini». «L’impegno del Comune per la delocalizzazione degli impianti in altro sito come previsto dal piano regolatore non si fermerà» ha assicurato ancora il primo cittadino Santacroce «tanto che un primo traliccio è già stato spostato in località Scardarulo, per questo invito i cittadini a sostenerci in questa causa, che è soprattutto una causa di civiltà a favore dell’ambiente e della salute dei volturinesi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA