BARI - «Da oggi i cittadini di San Nicandro Garganico diventano proprietari dello storico Castello normanno-aragonese e potranno trasformarlo in un forte attrattore turistico-culturale». Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese, che ha consegnato, stamattina, al sindaco Costantino Ciavarella il provvedimento che trasferisce la somma di 386mila euro dalla Regione Puglia al Comune garganico che procederà all’acquisto dell’immobile la cui edificazione risale al IX secolo, quando i Normanni costruirono una prima torre di avvistamento.


«È un’operazione - ha proseguito Piemontese - che non ha solo un grande valore simbolico, dato che il destino di un edificio identitario torna nelle mani della sua comunità, ma ha anche una portata economica sostanziale perché San Nicandro Garganico può intercettare una tendenza positiva che mette nelle condizioni di proporsi su scenari più larghi, candidando il Castello a bandi regionali, nazionali ed europei, per progetti di ristrutturazione e valorizzazione».

Il castello normanno-aragonese - è detto in una nota della Regione Puglia - fu utilizzato da Federico II di Svevia come base per le sue battute di caccia, fu rifugio segreto nella fuga dall’esilio di Papa Celestino V. Passò nel possesso di almeno una decina di feudatari prima di arrivare, nel XV secolo, all’ampliamento degli Aragonesi. Per circa 150 anni è appartenuto ai Principi di San Nicandro, come erano chiamati i Cattaneo della Volta Paleologo, potente famiglia del Regno di Napoli.

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