Scudo antimissile Aegis WASHINGTON (Stati Uniti) - È stato fissato per la notte di domani il primo tentativo della Marina statunitense di abbattere il satellite spia in orbita dallo scorso dicembre. L'Amministrazione americana ha diffuso un comunicato chiedendo a navi e aerei di evitare una vasta zona dell'Oceano Pacifico ad ovest delle Hawaii in una finestra compresa fra le 3.30 del mattino di giovedì (ora italiana) e le 5.30. Se questo primo tentativo dovesse fallire, sarà fatta una valutazione della situazione ed entro «ore o perfino giorni» se ne farà un secondo.
Il satellite era stato messo in orbita da un razzo Delta II lo scorso dicembre, ma si era rivelato difettoso solo qualche ora dopo.
Secondo i piani messi a punto dalla Missile Defence Agency ed autorizzati dal presidente George Bush, un missile sarà lanciato da un incrociatore Aegis contro il satellite, per colpirlo al suo rientro nell'atmosfera terrestre, ad una altitudine di 240 chilometri, per consentire all'atmosfera e all'attrito di bruciare i frantumi della
macchina. Senza alcun intervento, il satellite sarebbe rientrato
nell'atmosfera ai primi di marzo. «Se lo manchiamo, non cambia nulla. Se invece anche solo lo sfioriamo, riusciamo a bruciare qualcosa
nell'atmosfera», ha dichiarato l'amministratore della Nasa.
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