POTENZA - È San Paolo Albanese il comune lucano che vanta il maggior investimento pro capite per la cultura nel 2021. Oltre 500 euro, che moltiplicato per 260 abitanti, fa circa 111mila euro. Ce lo dice la classifica stilata da Openpolis, fondazione indipendente e senza scopo di lucro che promuove progetti per l'accesso alle informazioni pubbliche, sulla base della spesa pro capite relativa ai capitoli “valorizzazione dei beni di interesse storico” e “attività culturali e interventi diversi nel settore culturale”. I dati di riferimento sono contenuti in Openbilanci, piattaforma online sui bilanci comunali. Riguardano, in particolare «gli interventi legati alla ristrutturazione e alla tutela dei luoghi di interesse storico», «le attività legate alla ricerca e alla divulgazione culturale, oltre ai contributi per la manutenzione e la gestione di biblioteche, musei e teatri», le uscite dedicate alle attività culturali e alla gestione delle biblioteche comunali» e «i sostegni economici per le minoranze linguistiche e le attività di culto».

Scorrendo l’elenco, non manca qualche sorpresa. Prima fra tutte la posizione di medio bassa classifica occupata da Matera, capitale europea della Cultura 2019, che nel 2021 ha investito in cultura soltanto 11,72 euro pro capite. La stessa cifra stanziata dal piccolo comune di Spinoso. Le cose cambiano, ovviamente, considerando il numero degli abitanti. Complessivamente il gruzzolo della città dei Sassi, che conta oltre 60mila residenti, ammonta a oltre 700.000 euro. Quello della piccola Spinoso, con i suoi 1400 abitanti, ad appena 15.000. La città capoluogo di regione, Potenza, ha investito nel 2021 14,61 euro pro capite (parti ad un totale di poco inferiore ai 948mila euro), collocandosi al 61esimo posto. Mediamente i comuni italiani spendono circa 32 euro pro capite. La grande città italiana che fa registrare la maggiore spesa è Firenze, con circa 150 euro a persona. Ma il record assoluto appartiene ad un piccolo paesino in provincia de L’Aquila, Santo Stefano di Sessanio. «In questo piccolo comune montano - fa sapere Openpolis - nel 2021 sono stati spesi oltre 700mila euro, pari a 6.326,49 euro per ognuno dei suoi 110 abitanti». In tutta Italia «sono sei le amministrazioni che superano i mille euro pro capite, si tratta di territori in cui la popolazione non supera i 600 abitanti».

Andando ancora a spulciare nella classifica che riguarda i comuni della Basilicata, alle spalle di San Paolo Albanese troviamo Cirigliano (poco meno di 412 euro pro capite, per un totale di 119mila) e Chiaromonte (304 euro, a persona e cioè complessivamente 536mila). Le altre amministrazioni con un investimento superiore ai 100 euro pro capite sono Aliano, Sasso di Castalda, San Martino d’Agri, Nemoli, Brindisi di Montagna, Gallicchio, Guardia Perticara, Moliterno, Montemilone e Grumento Nova. L’altra faccia della medaglia sono quei paesi dove alle voci di bilancio considerate da Openpolis corrisponde uno zero. Sono Viggianello, San Fele, Baragiano, Trecchina, Sant’Angelo Le Fratte, Terranova del Pollino, Savoia di Lucania, Campomaggiore, Calciano, Carbone e Calvera.

Si tratta ovviamente di dati da interpretare con le dovute cautele. Openpolis avverte infatti che: «I dati mostrano la spesa per cassa per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Le uscite di una missione o di un programma possono essere relative a più assessorati». Nella compilazione di questa classifica, ad esempio, non sono considerate «tutte le uscite dedicate al turismo, per le quali è presente una sezione a parte».

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