La ricerca della bellezza è ciò che ha affascinato per secoli artisti, spettatori e critici. Un filo conduttore che accompagna anche il documentario Botticelli, la bellezza eterna di Grit Lederer, prodotto da Medea Film per Rbb e Arte, in onda stasera alle 19.25 su Rai 5.

Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, conosciuto col nome d’arte di Sandro Botticelli (Firenze, 1º marzo 1445 - 17 maggio 1510), sublime pittore del Rinascimento, fu autore poliedrico e la sua intera opera spazia dai soggetti di carattere mitologico-allegorico ai soggetti di carattere religioso. Il documentario è dedicato alle influenze che ha avuto su artisti di tutto il mondo, anche a distanza di secoli dalla sua vita. Dalle sue opere sulla figura femminile, la celebre «Venere» e la «Primavera», due grandi tele custodite agli Uffizi di Firenze, si è fatto strada nella memoria artistica e pittorica dell’umanità.

Un racconto che si muove tra Firenze Parigi, New York e Berlino: a New York scavando negli archivi del Museum of Modern Art tra documenti che spiegano perché molti dei capolavori di Botticelli viaggiarono negli Stati Uniti nel 1939, a Berlino negli archivi del Kupferstichkabinnet (museo delle stampe e dei disegni) che conserva opere raramente mostrate al pubblico, e a Parigi, dove l’artista francese Orlan ha costantemente messo in discussione gli ideali di bellezza.

Un altro artista ispirato a Botticelli è il newyorkese Michael Joaquin Gray che ha realizzato un video incredibile in cui un bellissimo pezzo rinascimentale viene magicamente destrutturato.

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