MARUGGIO - Maruggio si prepara alla stagione estiva 2023 per confermarsi nell’olimpo delle località balneari pugliesi. Famosa per le sue spiagge e premiata Bandiera Blu negli ultimi quattro anni, è l’unica cittadina a possedere un porto turistico sui settanta chilometri di costa che dividono i porti di Taranto e Porto Cesareo. Il litorale maruggese è poi uno dei pochi a vantare un sistema di dune pressoché intatto, con un percorso attivo al suo interno. Un potenziale importante è rappresentato dalla frazione Campomarino: luogo noto in Italia per la sua ospitalità e che permette al comune di toccare le 50mila presenze durante la stagione estiva, a fronte di un’anagrafe che conta poco più di cinquemila residenti durante tutto l’anno.

«Campomarino di Maruggio fino a circa dieci anni fa possedeva poche strutture ricettive – afferma il sindaco Alfredo Longo -. Con il lavoro amministrativo e degli uffici ne stanno nascendo di nuove. Inoltre ci sono innumerevoli richieste di aperture di nuovi locali commerciali, questo è il termometro dell’attrazione di Maruggio verso gli imprenditori». La grande crescita non deve però far dimenticare la presenza di un territorio fragile e con una forte pressione dei privati sul pubblico per sfruttare e intercettare la domanda dei villeggianti estivi.

Un tema è legato proprio alle spiagge e all’ampliamento delle concessioni balneari, in una zona interessata dalla forte erosione della costa. Secondo il presidente del circolo di Legambiente Maruggio Gianfranco Cipriani «c’è un processo di lottizzazione in atto perché il nuovo Piano delle Coste, che dovrebbe essere adottato nei prossimi mesi, prevede un aumento drastico delle aree da privatizzare. Su circa nove chilometri, dagli attuali sette stabilimenti balneari si passerebbe a nove, più sei spiagge libere attrezzate cioè aree sempre da assegnare a privati e un’area dedicata al naturismo. A pagarne le conseguenze sono i cittadini che frequentano le spiagge libere e sabbiose, ridotte drasticamente».

Il sindaco maruggese non la pensa allo stesso modo: «Non è vero perché il nuovo piano prevede solo 900 metri di spiagge private su dieci chilometri di costa, quindi il rapporto è uno a dieci». E sull’erosione di alcune spiagge libere il primo cittadino precisa: «Ci sono aree dove c’è meno sabbia ma sono fruibili. In ogni caso noi nel nuovo Piano limitiamo il numero degli stabilimenti perché abbiamo previsto la nascita di quelle attrezzate per migliorare l’offerta turistica e garantire più servizi in spiaggia. In ogni caso – sottolinea Longo - ci sarà un periodo successivo dedicato alle osservazioni, Legambiente potrà farne uso come altre associazioni».

Sul capitolo trasporti, la mancanza di un bus con gli aeroporti di Puglia, il primo cittadino spiega di essere in attesa di un finanziamento di sette milioni di euro con altri cinque comuni (Avetrana, Manduria, Sava e Torricella) per il «collegamento tra noi e gli stessi aeroporti. Due milioni invece dovrebbero arrivare per finanziare il rifacimento della strada che collega Campomarino e Maruggio con piste ciclabili annesse». Infine il sindaco chiude con una novità sul Porto, uno dei volani del territorio: «Dopo nove mesi l’Arpa ha consegnato le analisi, necessarie per poter riattivate la conferenza dei servizi e far partire il dragaggio del secondo lotto relativo ai pescherecci».

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