sabato, 27 Aprile 2024
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A Portogruaro due nuove comunità riabilitative protette

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Sono state inaugurate oggi alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin. Gestiste dalla “Insieme si può”

Si amplia l’offerta di residenzialità nell’area della salute mentale nel Veneto orientale. Oggi, in viale Trieste, a Portogruaro, sono state inaugurate due nuove Comunità Terapeutiche Riabilitative Protette per accogliere utenti che necessitano di interventi terapeutico-riabilitativi continuativi e prolungati in regime di residenzialità extra ospedaliera.

Le comunità sono collocate in un edificio completamente ristrutturato e predisposto per ospitare utenti in due moduli distinti. Uno da 10 posti letto, ad alta intensità assistenziale, dove verranno trasferiti gli ospiti del centro residenziale in via Fossalato e, con l’aumento dei posti letto, verranno accolti nuovi utenti; inoltre uno da 8 posti letto per persone che necessitano di intensità assistenziale intermedia, successiva al ricovero ospedaliero o ad ospitalità con livello superiore.

All’inaugurazione hanno partecipato l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, il direttore generale dell’Usl 4 Mauro Filippi, il direttore del dipartimento di Salute mentale, Anna Urbani.

“Oggi continua l’impegno nel dare concretezza alla programmazione regionale in materia di salute mentale con sempre più adeguati servizi assistenziali”, ha detto l’assessore Lanzarin, “Il nostro obbiettivo è fare in modo che ogni disagio trovi un percorso di presa in carico, completo ed esaustivo, che sia la giusta risposta di cura e riabilitazione fino al reinserimento comunitario, sociale e lavorativo. Le strutture inaugurate in questa mattinata per la loro destinazione e funzione sociosanitaria sono un tassello importantissimo di questo modello”.

Il direttore generale dell’Usl 4, Filippi: “Comunità con un modello organizzativo di tipo familiare”

A gestire le strutture sarà la cooperativa “Insieme si può”, ente accreditato nell’ambito dei servizi della salute mentale che collabora da anni con l’Ulss 4, che ha acquistato e ristrutturato le sedi.

“Come previsto dalla programmazione regionale, si amplia l’offerta di residenzialità nell’area della salute mentale e lo facciamo insieme a un ente accreditato con cui si collabora positivamente da anni – ha osservato il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi -. Queste comunità presentano un modello organizzativo di tipo “familiare”, al loro interno ciascun utente trova un suo spazio e un suo ruolo, giorno dopo giorno può sperimentare i propri limiti e la propria autonomia, la responsabilità verso sé stesso e verso gli altri. La continua interazione tra l’equipe di lavoro e l’utente costituisce lo strumento terapeutico di base, il tutto sempre in rete con la famiglia e le altre risorse del territorio”.

“Abbiamo acquistato, ristrutturato e messo a disposizione la struttura per la realizzazione di un progetto che costituisce un esempio di sinergia e collaborazione tra pubblico e privato – ha aggiunto Raffaella Da Ros, presidente della cooperativa sociale Insieme Si Può -. Arrivare all’accreditamento e quindi all’apertura di queste due comunità è stato un percorso tanto importante quanto impegnativo. Queste due comunità accoglieranno complessivamente 18 persone, già la prossima settimana saremo al completo. A seguire gli utenti sarà una nostra équipe di 25 professionisti, composta da coordinatrice, gruppo di educatori, psicologo-psicoterapeuta, psichiatra, assistente sociale, nove operatori sociosanitari e tre infermieri. Imprescindibile, per la buona riuscita di questo progetto assistenziale, sarà l’interfaccia costante con i referenti medici e clinici del centro di salute mentale dell’Ulss 4 di Portogruaro, con cui collaboriamo da oltre un decennio”.

Giovanni Monforte