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Il Comune di San Martino Buon Albergo supera quota 16mila abitanti

Studenti di San Martino Buon Albergo nell’orario di uscita di scuola (Foto Pecora)
Studenti di San Martino Buon Albergo nell’orario di uscita di scuola (Foto Pecora)
Studenti di San Martino Buon Albergo nell’orario di uscita di scuola (Foto Pecora)
Studenti di San Martino Buon Albergo nell’orario di uscita di scuola (Foto Pecora)

Il Comune di San Martino Buon Albergo ha superato per la prima volta nella sua storia quota 16.000 abitanti, divenendo così il dodicesimo Comune della Provincia di questa ristretta schiera, capitanata ovviamente da Verona e seguita da Villafranca, Legnago, San Giovanni Lupatoto, San Bonifacio, Bussolengo, Sona, Pescantina, Negrar di Valpolicella, Cerea e Bovolone. I dati definitivi registrati dall’ufficio anagrafe municipale nel 2021, infatti, dicono che al 31 dicembre si è arrivati a contare 16.008 iscritti. Seppure di poco, la maggioranza è femmina: 8.062 contro 7.946 maschi.

 

Il superamento della soglia dei 16.000 cittadini è avvenuto nell’ultimo mese dell’anno, visto che a novembre il conto era ancora fermo a quota 15.920, e comunque costituisce l’effetto di una lenta, ma costante crescita. A fine 2015, infatti, San Martino risultava avere 14.940 abitanti. Già a fine 2016 erano stati superati i 15.000 (alla fine dell’anno i residenti erano 15.148) e l’incremento è continuato in maniera pressoché uniforme ed è stata certificato anche da un parziale censimento che ha interessato San Martino nel 2018.

 

Alla fine del 2020 il paese alle porte di Verona contava 15.860 abitanti. Alla base dell’incremento registrato negli scorsi 12 mesi è stato, soprattutto, l’arrivo di nuovi residenti da altre località, italiani o stranieri che siano. Il saldo fra nati e morti è infatti stato positivo solo per 8 unità, con i primi che sono risultati in tutto 142. Ammonta invece a ben 792 il numero dei nuovi iscritti nei registri provenienti da altre zone.

 

La stragrande maggioranza è costituita da italiani: 506 sono i nostri connazionali provenienti da altri Comuni italiani, rispetto ai 642 totali, mentre delle 53 persone, quasi equamente distribuite fra maschi e femmine, arrivate dall’estero 47 sono stranieri. In ogni caso, solo uno su quattro dei nuovi residenti è di cittadinanza non italiana. Coloro che se ne sono andati da San Martino sono stati in tutto 547. In questo caso il numero di stranieri è ancora inferiore, pari al 17,5%. Dei 32 che sono espatriati, d’altro canto, ben 26 erano italiani.

 

Dal punto di vista generale, infine, va detto che continua ad andare per la maggiore la famiglia tradizionale o, comunque, di fatto. I residenti considerati solo conviventi, infatti, sono in tutto solo 70. Lo scorso anno, poi, risultava esserci solo una persona, un maschio, senza fissa dimora. La popolazione di origine straniera è pari a quasi il 13,5% dei residenti. Stiamo parlando, nel complesso, di 2.151 persone, di cui 1.085 maschi e 1.066 femmine. La comunità numericamente più rilevante è quella rumena. I cittadini provenienti dal paese dell’Est, infatti, lo scorso anno erano circa un terzo degli immigrati. Si tratta in tutto di 707 persone, 338 maschi e 369 femmine. Rilevante, anche se nettamente inferiore, il numero di chi è arrivato dal Pakistan (144 cittadini di cui solo un terzo femmine), dallo Sri Lanka (142 persone, suddivise giusto a metà fra i due sessi), dall’India (121 persone di cui 66 di sesso maschile), dalla Nigeria (105 residenti di cui il 43% femmine) e dal Senegal ( 99 residenti di cui ben 68 maschi).

Luca Fiorin

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