Premana: nel paese dove il tempo sembra cristallizzato la mostra di Wilga Badowska

Una mostra d'arte di respiro internazionale sulle montagne dell'alta Valvarrone. La Pro Loco Premana con il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Polonia a Milano e la Fundacja Misztal v. Blechinger ha organizzato l'esposizione "Immersi fuori da tempo" dell'artista Wilga Badowska.

Wilga Badowska

Zyta Misztal von Blechinger e Marek Misztal von Blechinger hanno portato le opere in Italia e a Premana hanno allestito la mostra. Dal 1986 l'autrice ha sviluppato un proprio linguaggio artistico, che porta avanti costantemente. Utilizza l'esperienza del lavoro con la linoleografia a colori. I suoi dipinti sono creati con la tecnica della cera sulla superficie della seta e assomigliano al batik, ma sono anche combinati con altro come, ad esempio, i pastelli a olio.

Non servono dunque solo grande immaginazione e pazienza, ma anche una straordinaria abilità manuale. Wilga è quindi tanto un'eccellente disegnatrice e illustratrice quanto una pittrice. Torna spesso e volentieri a fare stampe. Al suo attivo, oltre a più di cinquanta mostre individuali e diverse decine di collettive, vanta prestigiosi premi e riconoscimenti. Ha presentato le sue produzioni a Bornholm (Danimarca), Berlino e Amburgo (Germania), Elnesvogen (Norvegia) e Tokyo (Giappone). I suoi dipinti si trovano in musei e collezioni private in Polonia, Nord America, Giappone, Italia e Australia.

Ha ricevuto una borsa di studio dal Ministro della Cultura e del Patrimonio Nazionale. Un'ampia monografia sulla sua vita e il suo lavoro le è stata dedicata nell'ambito del progetto "Literally about artists". Wilga Badowska è anche uno delle protagoniste dello studio "Elezioni e silenzi". Od szkoły sopocka do nowej szkoły gdańskiej" (Dalla scuola di Sopot alla nuova scuola di Danzica) pubblicato dalla casa editrice Słowo/Obraz (Danzica, 2001). E' stata protagonista di interviste in televisione e su riviste come "Weranda" o portali commerciali - "Rynek i Sztuka". Eccezionali critici d'arte - Zofia Watrak e Jerzy Kamrowski - hanno commentato il suo lavoro. Il nome Wilga deriva da un uccello che predice la pioggia. (WILGA - Oriolus Oriolus). Cresciuta tra i laghi, porta nel cuore il ricordo più bello di una canoa che galleggiava sull'acqua, immersa in un mare infinito di foglie verdi e ninfee, che sua madre usava per fare le collane.

Ancora oggi ha una passione per l'acqua e i fiumi serpeggianti. Nella sua mente ci sono gli inverni freddi, che tagliavano la superficie dei laghi ricorperti di ghiaccio spesso. Seduta sulla riva, guardava le bolle d'aria intrappolate nel ghiaccio. Questi sembravano assemblarsi in interi mondi, fatti di costruzioni ultraterrene con profondità trasparenti e bordi scintillanti. Zyta e Marek sono coloro che hanno lavorato per avere la mostra a Premana.

Zyta e Marek alla mostra

"Viviamo per l'arte con artisti in giro per il mondo" ha spiegato Zyta "Io in particolare ho studiato mediazione artistica contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Breclav . Scrivo testi curatoriali e critici, articoli sull'arte contemporanea, come corrispondente estero collaboro con la rivista FORMAT, HYBRYDA. Sono borsista del Ministro della Cultura nel campo della Letteratura. Nell'ambito delle attività della nostra Fondazione, stiamo portando avanti tre progetti principali in parallelo. Il più importante è l'apertura di una residenza d'artista in Italia. Continuiamo anche le nostre attività espositive nell'ambito di Exhibition for ONE, invitando artisti internazionali a collaborare. Promuoviamo le nostre cariche organizzando eventi artistici in Polonia e in Italia. È un'attività non commerciale che utilizza l'arte come piattaforma di ispirazione creativa, propagando l'idea di integrazione tramite lo scambio di esperienze, approfondendo la conoscenza, sostenendo gli artisti nella costruzione della loro immagine internazionale attraverso il networking, organizzando mostre, conferenze, pubblicazioni, interviste e attività editoriali".

La scelta di Premana non è stata casuale.
"Si tratta di un paese conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione di forbici e coltelli. Un luogo antico dove vive la memoria. Il paese può sembrare ordinario, persino troppo industriale. Entrando si passa davanti a case costruite per sfruttare ogni pezzo di terra incolta. Garage sui tetti, giardini sulle terrazze e officine ai piani terra dove si può sentire l'odore caldo della macchine. Gli abitanti di questa montagna l'hanno addomesticata per realizzare prodotti da taglio di precisione per tutto il mondo. Innumerevoli generazioni di 'locali' sono nate e cresciute tramandando i segreti del mestiere di padre in figlio. Ciò che è antico non è mai uscito da qui. Premana è la capitale mondiale delle forbici, ma la sua gente continua la vita quotidiana di allora, attingendo alle risorse della natura e del duro lavoro, plasmandosi ai ritmi lenti delle stagioni, è ancorata alla terra, alle esperienze tramandate dal passato e queto è percepibile in ogni pietra che compone il paese. Quando si entra a Premana, subito si è avvolti dal fascino unico dell'antico. Questa vita monumentale vi farà rimanere per un momento a bocca aperta, poi sentirete il rumore del fiume. Questo è un segno che siete al centro, in un luogo dove il tempo non esiste, o almeno è irrilevante. Siete venuti fin qui? Godetevi il silenzio". La mostra sarà visitabile in via Roma 2b, fino al 6 febbraio, dalle 16 alle 20. L'accesso è gratuito e consentito solo ai possessori di Green pass e mascherina.
M.A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.