La replica

Concorezzo, privatizzazione dell’asilo di via XXV aprile: la Rondine si scaglia contro l’amministrazione

Nel comunicato della Civica si legge: "Una ferita per Concorezzo che perderà un punto di riferimento importante per le famiglie."

Scuola via XXV Aprile Concorezzo

Concorezzo. Il verdetto sulla storica scuola paritaria dell’infanzia comunale di via XXV Aprile a Concorezzo è arrivato sabato, 6 maggio, durante una conferenza stampa in cui il sindaco Mauro Capitanio e l’assessore all’Istruzione Gabriele Borgonovo hanno confermato che l’amministrazione sta lavorando ad una manifestazione di interesse da pubblicare tra settembre e ottobre 2023, rivolta a enti privati che siano interessati a prendere in carico la gestione della struttura.

“La scuola di via XXV Aprile costa al Comune mediamente circa 350mila euro all’anno – ha spiegato Capitanio. Ci siamo quindi chiesti se in un momento di difficoltà come questo ha senso continuare con questo investimento.” Alla base della scelta, dunque, motivazioni economiche ma non solo. L’edificio infatti andrebbe anche riqualificato. A ciò si aggiungono il calo delle nascite e l’aumento delle spese pubbliche nel settore.

“Da settembre 2024 la scuola potrebbe passare ad una gestione privata ma per le famiglie dei bambini già iscritti non cambierà nulla – ha sottolineato Capitanio. – Il discorso cambia per i bambini che verranno iscritti dall’anno successivo.”

concorezzo asilo comunale via xxv aprile - mb

Privatizzazione dell’asilo di Concorezzo: la replica della Rondine

Non si è fatta attendere la dura replica della lista civica di minoranza, la “Rondine“, guidata da Francesco Facciuto secondo cui l’amministrazione Capitanio aveva in mente già da tempo questa svolta.

“Lo scorso sabato mattina il Sindaco Mauro Capitanio ha convocato una conferenza stampa. Qui ha annunciato lo smantellamento dell’Asilo Comunale di via XXV Aprile per fare spazio ad un operatore privato. Una ferita per Concorezzo, che con questa mossa perderà un punto di riferimento importante e vantaggioso per le famiglie. Uno schiaffo a tutti i genitori che avevano creduto alle rassicurazioni di Capitanio. Il sindaco per quattro anni ha negato di voler sopprimere questo importante servizio comunale” si legge nel lungo comunicato della Rondine.

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Come detto sopra, secondo Facciuto e i suoi, quella di sabato è solo la conferma di una decisione presa già da tempo: “nel gennaio 2020 Capitanio, a fronte delle nostre proteste e della mobilitazione di tante famiglie a seguito dei tagli alla scuola aveva dichiarato che si trattava di polemiche sterili e che non c’è in corso alcun piano di smantellamento.”

Nel comunicato della “Rondine” si leggono le varie decisioni dell’amministrazione che, dal 2020, hanno condotto alla svolta di questi giorni. “Nel dicembre del 2019 il primo atto, ovvero il taglio di una sezione giustificato a fronte del pensionamento di una maestra. Il secondo passaggio ha visto il progressivo ridimensionamento del ruolo del Direttore. Un incarico a tempo determinato che dava un preciso segnale nella direzione di voler smantellare il servizio. “

Infine conclude il gruppo di Facciuto “il disimpegno, confermato anno per anno, nel rinnovo del corpo docenti a fronte dei nuovi pensionamenti, affiancati dai continui ritardi negli investimenti per manutenere la struttura.”

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