Ripetenti, promossi e bocciati
di Massimo Bonardi
Ripetenti: il Supercross…Non so voi, per me forse sarà l’età, l’affezione al motocross da pista e non da stadio, quel che volete, ma nonostante fossero ormai quattro, i mesi di astinenza da gare, dopo cinque minuti cinque di rane salterine e solo dei main event, la mia soglia di attenzione ha cominciato a scemare verticalmente ed esponenzialmente. Di fatto mi sono sentito parecchio “spettatore americano medio”, perché dal torpore uscivo in pratica, solo quando si sdraiava qualcuno dei protagonisti. A nulla è servita l’inedita partenza “biforcuta” e una condizione del fondo piuttosto selettiva e sacramentata per essere un SX. Quindi metto la serie tra i ripetenti, perché so che prima o poi, su diciassette prove, arriva anche Daytona…ma soprattutto tornerà il National, per rimanere di là dall’acqua.
Promossi: Beh dai, buona la prima per parecchi dei protagonisti annunciati e non. Nella duemmezzo, sedici giri su sedici in testa e il “Jett” di casa Honda che riprende da dove aveva lasciato con il suo bel numero 1 su una tabella rossa che presumiamo manterrà a lungo, nella classifica della costa ovest. Davvero nessuno, in grado di contrastare il più giovane e talentuoso dei due fratelli terribili australiani. Tra i promossi della categoria 250 ci metto anche Hampshire e Mcadoo, che sono saliti sul podio dopo una bella rimonta. Il mio “osservato speciale” però è Max Vohland, un 2003 coi cromosomi buoni, che si era già fatto vedere nel National 2022 e che ha cominciato il SX 2023 con una gran bella prestazione che lo ha visto calare solo nel finale.
La 450 è innegabile che qualche emozione in più l’ha riservata e dico sinceramente che mi aspettavo un Tomac vicino al podio, ma a guardare “altri” vincenti, non lui. Evidentemente però, gli “altri” in quanto a classe e prestazioni – ma soprattutto – come forza mentale, sono ancora lontani dai livelli espressi dal pilota Yamaha. Eli ha sostanzialmente movimentato la gara facendo tutto da solo, andando a prendere la testa sul classico “Barcia da prima prova”, per poi sbagliare, cadere, andarseli a riprendere tutti e vincere la gara. Imperfetto ma vincente. Tra i promossi ci metto Cooper Webb, che notoriamente non gode dei miei favori, ma che indubbiamente ha corso una gara molto intelligente, sfruttando errori altrui e portando a casa il miglior risultato col minimo sforzo. I campionati si vincono anche così.
Promuovo Roczen…e come non potrei, con quel “Kick Starter” disegnato sul casco a guidare la cenerentola gialla del gruppo? Ma ve lo ricordate da dove viene Keyrock? Ve lo siete dimenticati quel quindicenne “impertinente” sul Suzukino 250 che non andava neanche a spingerlo, quando faceva letteralmente impazzire Musquin che correva nel mondiale col moto-razzo arancione? A vederlo in pista, non vi è sembrato di fare un giro sulla Delorean del “Doc” Brown per un inedito “ritorno al futuro”. Che poi, pur stoicamente con quel suo famoso “braccio e mezzo”, fin che ha tenuto, se l’è giocata per il podio.
Bocciati: Eh, dietro la lavagna ci metto subito Forkner, talento cristallino…come le sue ossa…Se è vero che la sfiga ci vede benissimo, ne siamo tutti consapevoli, c’è da dire che però Austin se non arriva da sola se la va proprio a cercare e quando succede qualcosa in pista, stai sicuro che lui in mezzo – quando c’è – non può mancare.
Bocciato perché Gonzo uno: Malcom Stewart. Ha davanti il risultato della vita, quello che sul quale si sarebbero scritti – fiumi – di parole, anche se grazie ad un mezzo regalo di Tomac, ma poi si fa cacciare fuori da Sexton con parecchia ingenuità e dopo pianta una mina, che rimarrà su you tube per qualche decina d’anni per la sua spettacolarità.
Bocciato perché Gonzo due: Chase Sexton. Si perché quando si hanno quelle qualità di pilota e ti hanno eletto prima guida di Casa Honda, farti rimontare, riprendere e superare da un Tomac veloce sì, ma sostanzialmente a fine carriera, caro Chase, ci hai fatto proprio una figuretta, tra l’altro mollando anche la piazza d’onore a Cooper Webb.
Bocciato perché non pervenuto: Adam Cianciarulo. Prossimo protagonista di “Chi l’ha visto”, l’eterna promessa (mai mantenuta) del motocross americano, sempre grande mietitore degli sponsor che contano, ha iniziato il campionato 2023 con una delle prove più incolori di sempre.
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(Image SupercrossLive)