Consumare zuccheri aggiunti: ecco le reazioni dell'organismo

Consumare zuccheri aggiunti: ecco le reazioni dell'organismo
Ultima modifica 01.04.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Zuccheri aggiunti: limitare l'assunzione
  3. Zuccheri aggiunti: quali sono?
  4. Tipi di zucchero
  5. Eccesso di zucchero: patologie

Introduzione

Gli effetti degli zuccheri sulla nostra salute sono oggetto di discussione e ricerche mediche continue. Gli esperti, tuttavia, concordano in maniera unanime col dire che l'assunzione di zuccheri deve essere limitata al minimo per evitare l'insorgenza di patologie croniche serie. In un regime sano ed equilibrato, gli zuccheri non devono mancare, in quanto indispensabili al corretto funzionamento dell'organismo, tuttavia, anche se non da eliminare del tutto, dovranno essere limitati al 10% delle calorie totali giornaliere. La quantità corrisponde in media a due cucchiaini da caffe al giorno. 

Zuccheri aggiunti: limitare l'assunzione

L'assunzione di zuccheri aggiunti e zuccheri liberi, secondo evidenze scientifiche, andrebbe limitata al minimo per stare in salute. L'indicazione del 10% delle calorie giornaliere, in realtà, non è un quantitativo applicabile a tutti i tipi di alimentazione. Non esiste quindi, in medicina, una soglia universalmente condivisa ed adatta a tutte le persone. Oltre ai cucchiaini di zucchero aggiunti al caffè o al te, oppure nell'impasto della torta, devono essere considerati anche gli zuccheri della frutta, del latte, di alcuni ortaggi e gli zuccheri nascosti in alcuni alimenti che innalzano vertiginosamente il quantitativo giornaliero consumato.

Un regime alimentare, infatti, include diverse categorie e fonti di zuccheri, che possono essere naturali o aggiunti. In particolare, a destare maggiore preoccupazione sono gli "zuccheri aggiunti" raffinati ma anche gli "zuccheri liberi" naturalmente presenti nel miele, negli sciroppi, nei succhi di frutta e verdura.

 

"Zuccheri Aggiunti" sull'etichetta...

Capita sovente di leggere sulle etichette degli alimenti la dicitura "senza zuccheri aggiunti". Per comprendere cosa significa è utile capire cosa si intende per zuccheri aggiunti, ossia zuccheri raffinati che vengono aggiunti negli alimenti confezionati durante il processo di lavorazione, al fine di ottenere un sapore più gradevole, una consistenza diversa o una conservazione maggiore. Così facendo, è facilmente intuibile quanto la quantità di zuccheri e calorie contenuti aumentino in modo modesto, finendo per incrementare il consumo di zuccheri giornalieri in modo inconsapevole. Con gli zuccheri aggiunti, aumenta l'apporto glicemico degli alimenti, cosa che causa l'insorgenza di diverse patologie metaboliche e cardiocircolatorie.

Zuccheri aggiunti: quali sono?

Tra gli zuccheri aggiunti negli alimenti troviamo saccarosio, lo zucchero da tavola estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero (bianco o grezzo); fruttosio, lo zucchero della frutta; glucosio; maltodestrine; sciroppi di mais e riso, considerati zuccheri aggiunti nascosti, in quanto il nome potrebbe fuorviare e non far pensare allo zucchero. 

Zuccheri naturali e zuccheri aggiunti: quali differenze?

Iniziamo col dire che dal punto di vista nutrizionale, non c'è alcuna differenza tra gli zuccheri aggiunti e quelli naturali. Entrambi si trovano in determinati alimenti, come la frutta, il latte o il miele. Ciò che fa la differenza, ed è rilevante, è il modo in cui questi zuccheri vengono assunti (più o meno nascosti negli alimenti) e metabolizzati dall'organismo. Se consumiamo della frutta, introduciamo nell'organismo zuccheri, ossia fruttosio, ma anche vitamine, sali minerali, antiossidanti, flavonoidi. Allo stesso modo, quando beviamo un bicchiere di latte, consumiamo lattosio (zucchero del latte), ma anche calcio, proteine ecc. Gli zuccheri aggiunti nei prodotti industriali, invece, sono zuccheri che vengono estratti dagli alimenti naturali, ma che perdono tutti gli altri nutrienti benefici per la salute e che sono in grado di controbilanciare l'assorbimento dello zucchero nel sangue.

A livello metabolico, gli zuccheri naturali vengono processati più lentamente dall'organismo, mentre invece gli zuccheri aggiunti entrano in circolo subito e causano picchi insulinici. 

Tipi di zucchero

Esistono vari tipi di zucchero consumati quotidianamente. Differiscono per colore, consistenza e gusto. Si trovano zuccheri di colore bianco o scuro, di tipo semolato e con consistenza in grani più o meno sottili. Il saccarosio e il fruttosio sono i carboidrati dolci e solubili granulari più diffusi come zucchero da tavola, ricavati dalla barbabietola da zucchero e canna da zucchero. In commercio di trovano anche altri zuccheri naturali come lo zucchero di mele, lo zucchero di cocco ecc.

l colore dello zucchero granulare non ne determina la qualità, ma in generale quello bianco è più raffinato, poiché durante il ciclo produttivo viene privato della melassa – tipicamente di colore scuro, quindi il saccarosio bruno e in grossi cristalli, ovvero quello comunemente inteso come zucchero di canna grezzo, ha le stesse caratteristiche di quello bianco – anche di barbabietola.

Gli zuccheri di tipo integrale, invece, non vengono sottoposti ( o soltanto in parte) a processi di centrifugazione e raffinazione. Un esempio è costituito dal muscovado, che contiene maggior quantitativo di minerali e vitamine, e un minor carico glicemico e calorico. 

Lo zucchero a velo, invece, è ottenuto da saccarosio in grani ultra fini con aggiunta di amido in polvere.

Eccesso di zucchero: patologie

Lo zucchero è da considerare un alimento ad alta densità energetica. Un eccesso nel consumo può determinare l'insorgenza o l'aggravamento di alcune patologie, tra le quali figurano: