Quali sono gli integratori per aumentare la libido e l’eccitazione? Cosa prendere?

Quali sono gli integratori per aumentare la libido e l’eccitazione? Cosa prendere?
Ultima modifica 12.02.2024
INDICE
  1. Video
  2. Testosterone, riduzione della libido e dell’eccitazione
  3. Quali gli integratori alimentari più usati?
  4. Quali gli integratori alimentari che funzionano?
  5. Integratori che riducono la libido e l’eccitazione: quali sono?

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Riduzione della libido e l'eccitazione (quest'ultima, responsabile dell'erezione maschile e della lubrificazione vaginale nella donna) sono condizioni piuttosto comuni.

La diminuzione del desiderio sessuale interessa, tuttavia, più le femmine dei maschi; il 37,7% delle donne ne è affetta.

Quando una persona con bassa libido soffre di disagio clinicamente significativo a causa di ciò, il problema è classificato come disturbo del desiderio sessuale ipoattivo (HSDD) – solo il 7-12% delle donne ne è affetta, soprattutto dopo la menopausa, e solo il 3-15% degli uomini.

Per quanto riguarda la libido e l'eccitazione, riconosciamo cause di vario genere, da quelle psicosomatiche ad altre endocrine; in merito alla disfunzione erettile invece, possono insistere anche problematiche di natura anatomo-funzionale.

Fortunatamente, le problematiche di libido ed eccitazione più diffuse interessano la sfera psicologica ed emotiva. Tuttavia, soprattutto in associazione a comportamenti inappropriati o a condizioni disagevoli, esse possono rivelarsi "croniche" e difficili da trattare.

Gestione dello stress, dieta e attività fisica hanno un ruolo di primordine, soprattutto quando coinvolti tutti assieme. Per fare due esempi pratici, è considerata quasi "caratteristica" la diminuzione della libido e dell'eccitazione nei culturisti in taglio calorico eccessivo (definizione), o negli atleti che incappano nell'overtraining (sovrallenamento).

Spesso queste circostanze sono la conseguenza di un'errata programmazione ma, talvolta, anche l'influenza di variabili esterne e immodificabili (eventi traumatici come lutto, perdita del lavoro, separazione coniugale ecc.) assume un ruolo di primordine nella riduzione della libido e dell'eccitazione, con possibile disfunzione erettile e della secchezza vaginale.

Com'è deducibile, alcuni disturbi conclamati di natura psicologica – depressione, ansietà ecc. – hanno invece un ruolo primario; il 34-40% delle donne con depressione soffre di HSDD. Anche gli antidepressivi, inoltre, agiscono negativamente sulla libido e sull'eccitazione.

In questo breve articolo descriveremo gli integratori alimentari più efficaci nell'aumentare la libido e l'eccitazione, e nel contrastare la disfunzione erettile.

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Testosterone, riduzione della libido e dell’eccitazione

La riduzione della libido e dell'eccitazione sono fenomeni anche legati al ruolo biologico di un ormone steroideo chiamato testosterone.

Poiché se ne apprezzano maggiori livelli negli uomini anziché nelle donne, il testosterone viene considerato un ormone sessuale "tipicamente" maschile.

Nell'uomo, il testosterone è al massimo dei livelli in età di sviluppo ed è superiore nei soggetti che si allenano nella forza e mostrano un'alta percentuale di massa muscolare.

Tende invece a diminuire con l'età, con una massa grassa estremamente ridotta, con livelli di grassi alimentari innaturalmente bassi, a cause dello stress eccessivo, in sovrallenamento, con bilancio energetico negativo, per l'eccesso di adipe, per la carenza di sonno ecc.

Se ne evince che bassi livelli di testosterone, oppure un alterato metabolismo dello stesso, possano incidere negativamente sui normali livelli di desiderio sessuale e sulla capacità del pene di ereggersi in maniera adeguata – non solo, provocano anche un senso di debolezza generalizzata.

Sintomi di bassi livelli di testosterone nell'uomo

Sintomi di bassi livelli di testosterone nella donna

Sbalzi d'umore.

D'altro canto, il fatto che la libido e l'eccitazione possano essere influenzati negativamente da bassi livelli di testosterone, non significa necessariamente che esso sia sempre causa primaria del ridotto desiderio sessuale e della disfunzione erettile.

Quindi, senza un'adeguata diagnosi medica (indagine ematologica sui livelli circolanti di testosterone totale, libero e biodisponibile), non è possibile stabilire un rapporto causa-effetto tra un'ipotetica "compromissione ormonale" e: la diminuzione della libido e dell'eccitazione, la disfunzione erettile e la secchezza vaginale.

In questi casi raccomandiamo, prima di tutto, una consulenza medica – prima di base e poi specialistica (endocrinologo, ginecologo, andrologo, urologo).

Cosa c’entra il ginecologo, se il testosterone è un ormone tipicamente maschile?

Abbiamo già detto che il testosterone, a livelli "fisiologici", è presente anche nella donna fertile. Tuttavia, esiste un disordine endocrino-metabolico che può alterare il metabolismo degli ormoni steroidei, dando luogo ad una vera e propria sindrome chiamata Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS).

Il ginecologo si rivela quindi indispensabile nel caso in cui la riduzione della libido nella donna si accompagni a segni clinici, sintomi, alterazioni della composizione corporea e dismetabolismi che facciano ipotizzare la presenza di PCOS.

Non entreremo ulteriormente nel dettaglio, perché abbiamo già trattato l'argomento in numerosi articoli a sé stanti.

Leggi anche: Sindrome dell'Ovaio Policistico: cos'è, cause, sintomi

Leggi anche: Integratori per la Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS): quali i più efficaci?

Quasi esclusivamente nel caso in cui, nell'uomo, la produzione di testosterone risulti "fisiologicamente inadeguata", instaurandone livelli sub-ottimali, è possibile tentare di aumentarlo facendo uso di supplementi nutrizionali.

Non stiamo parlando di farmaci, bensì di integratori alimentari; essi hanno un'efficacia "relativa" (in base alla circostanza) ma anche un basso livello di effetti collaterali ed interazioni farmacologiche.

Di seguito elencheremo quelli che, secondo l'attuale ricerca scientifica, hanno dimostrato maggior efficacia nel ripristino della libido e dell'eccitazione.

ATTENZIONE! I pazienti sottoposti a terapie farmacologiche di soppressione del testosterone, come ad esempio nel trattamento del tumore alla prostata, non dovrebbero ricorrere all'uso di integratori finalizzati all'aumento del testosterone circolante.

Quali gli integratori alimentari più usati?

Per aumentare la libido

Gli integratori alimentari attualmente più usati per aumentare la libido – anche se ciò non significa che siano tutti realmente efficaci – sono:

Per aumentare l’eccitazione

Sia nell'uomo (erezione) che nella donna (lubrificazione), l'eccitazione è mediata soprattutto dall'azione dell'ossido nitrico (NO) - vasodilatatore.

Per questo motivo, molti supplementi nutrizionali concepiti per altri scopi, come ridurre l'ipertensione arteriosa o migliorare la performance sportiva, possono rivelarsi utili nel potenziare il meccanismo di eccitazione – ma non è detto.

Tra questi: L-arginina (precursore di NO), nitrati (precursori di NO), N-acetilcisteina (NAC, sinergica ai nitrati), flavonoidi (mantengono più alti i livelli di NO nel sangue), aglio (migliora la segnalazione dell'NO).

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Per aumentare il testosterone

Attenzione! L'unico modo efficace e sicuro di mantenere alti i livelli di testosterone è allenarsi nella forza ed avere una buona massa muscolare; partecipano considerevolmente anche: essere in normopeso, seguire una dieta bilanciata, dormire a sufficienza e gestire meglio possibile lo stress.

Gli integratori alimentari attualmente più usati per aumentare il testosterone – anche se ciò non significa che siano tutti realmente efficaci – sono:

Per approfondire: Tribulus terrestris: a cosa serve, quanto prenderne e prodotti migliori

Quali gli integratori alimentari che funzionano?

Gli integratori che funzionano lo fanno in maniera relativa alla condizione di partenza; altri invece, non hanno alcun effetto.

Quelli che potremmo definire efficaci, e che menzioneremo di seguito, hanno dimostrato una migliore gestione o un miglioramento della libido e dell'eccitazione.

L'aumento del testosterone invece, è relativo ad eventuali livelli sub-ottimali circolanti.

Maca

La maca è una radice in grado di aumentare la libido in entrambi i sessi progressivamente fino a 8 settimane dall'inizio dell'assunzione – buoni risultati si sono ottenuti anche nelle donne post-menopausa.

È utile soprattutto contro gli effetti collaterali dei trattamenti antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina); un po' meno nei maschi con disfunzione erettile da altre cause.

Non si hanno molte informazioni sugli effetti avversi.

È consigliabile assumere maca in polvere (nera, gialla, rossa) in quantità di 2-3 g / die a colazione.

Eurycoma Longifolia Jack

La Eurycoma Longifolia Jack o longjack o tongkat ali è una pianta usata per migliorare la libido sia negli uomini che nelle donne; gli studi disponibili sono ancora pochi.

Pare che sia anche un potenziatore della fertilità maschile, ma non aumenta i livelli di testosterone – o in piccola parte nei soggetti colpiti da infertilità o grave disfunzione erettile.

È possibile che i principi attivi responsabili siano antiossidanti.

È consigliabile assumere Eurycoma longifolia Jack in quantità di 200-300 mg / die di estratto 100:1, meglio se in due dosi.

Fieno Greco

Alte dosi di fieno greco (semi, ma anche foglie) sembrano aumentare significativamente la libido e la soddisfazione sessuale nei maschi sani. Alcuni studi mostrano un piccolo aumento del testosterone circolante.

È consigliabile assumere 300 mg / die di saponine di fieno greco; il dosaggio va stimato su questa concentrazione.

Tribulus Terrestris

Il Tribulus terrestris è una pianta erbacea da tempo commercializzata come booster di testosterone, ma senza chiare evidenze. Può aumentare la libido.

È consigliabile assumere 200-450 mg / die di un estratto standardizzato per il 60% di saponine steroidee.

DHEA – deidroepiandrosterone

Il deidroepiandrosterone (DHEA) è coinvolto nella produzione di testosterone.

Poiché nell'organismo si riduce con l'età, integrarlo potrebbe partecipare a mantenere immutati i livelli di testosterone. Funziona solo se i livelli di deidroepiandrosterone sono più bassi del normale.

Ne è sconsigliato l'utilizzo in caso di storia familiare o trascorso clinico per cancro alla prostata, alle ovaie o al seno.

Inoltre, potrebbe anche aumentare gli estrogeni nell'uomo, anziché il testosterone.

Dopo aver discusso col proprio medico dell'integrazione con DHEA, è possibile assumerne:

  • 20-50 mg / die per i maschi;
  • 10-30 mg / die per le femmine.

Se molto basso, possono rivelarsi efficaci anche 50 mg / die per entrambi.

Vitamina D

La vitamina D gioca un ruolo nella regolazione della produzione di testosterone.

Studi su maschi con livelli di vitamina D insufficienti hanno dimostrato che 3.000 UI (75 μg) / die di D3 hanno aumentato di soli 1,15 nmol / L (33,17 ng / dL) il testosterone.

L'effetto può essere tuttavia utile se cumulato a quello di altri prodotti.

Magnesio e/o Zinco

L'integrazione di magnesio e/o di zinco può aiutare solo quando bassi livelli di testosterone sono collegati a una carenza di magnesio e/o di zinco.

Meglio non eccedere con lo zinco, perché potrebbe dare sintomi gastro-intestinali e indurre carenza di rame.

Il dosaggio dello zinco, in caso di carenza, va da 1-2 mg / kg / die a 3 mg / kg / die, a seconda della gravità.

Il dosaggio del magnesio, in caso di carenza, è di 200 mg / die.

Coleus Forskohlii

Il Coleus forskohlii è un'erba in grado di aumentare i livelli del corpo di adenosina monofosfato ciclico (cAMP). Un aumento dei livelli di cAMP nei testicoli porta ad un aumento della sintesi del testosterone. Questo si è apprezzato soprattutto in uomini in sovrappeso.

Coleus forskohlii dovrebbe essere ciclizzato, a causa dei numerosi principi attivi che contiene, delle potenziali interazioni farmacologiche (fluidificanti del sangue) e della possibile interferenza con l'attività del fegato.

Il protocollo standard è di 50 mg di forskolina (principio attivo) / die, divisa in due dosaggi, a distanza di 5-6 ore. Nota: la maggior parte degli estratti contiene il 10% di forskolina. L'integrazione non dovrebbe durare oltre 2 settimane.

Integratori che riducono la libido e l’eccitazione: quali sono?

Oltre all'alcol etilico, il fattore nutrizionale dotato del maggior potere sopprimente sul testosterone, alcuni reputano che possano essere coinvolti in questo processo anche i fitoestrogeni.

Ginecomastia, ipogonadismo, riduzione della libido e disfunzione erettile, seppur in pochissimi casi clinici, hanno colpito uomini adulti che assumevano isoflavoni della soia (360 mg / die per 6-12 mesi).

Tuttavia, una meta-analisi di 15 studi ha messo in evidenza che questi nutrienti non alterano i livelli di testosterone circolanti con 60-240 mg / die di isoflavoni o con 10-70 grammi di proteine di soia al giorno.

È bene ricordare che anche l'uso di antidepressivi – aumentano la segnalazione della serotonina – di alcol e di oppioidi è associato a una riduzione della libido.

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Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer