Miodesopsie o mosche volanti nell'occhio: cosa sono e come trattarle

Miodesopsie o mosche volanti nell'occhio: cosa sono e come trattarle
Ultima modifica 21.02.2022
INDICE
  1. Caratteristiche delle miodesopsie
  2. Cause scatenanti
  3. Fattori di rischio
  4. Sintomi
  5. Come si arriva a una diagnosi
  6. Terapie e rimedi naturali

Le miodesopsie sono corpi mobili filiformi o puntiformi che si formano all'interno dell'occhio, e nello specifico del vitreo, la sostanza gelatinosa presente all'interno del bulbo oculare formata principalmente da acqua e fibre collagene.

Tali corpi proiettano sulla retina la loro ombra, rendendosi visibili nel campo visivo e generando di conseguenza macchie sulla visuale che in gergo vengono chiamate mosche volanti.

Caratteristiche delle miodesopsie

Le miodesopsie, il cui nome deriva dall'unione delle parole greche òpsis "visione" e myōdes "simile a mosche", si spostano con il movimento degli occhi. Questa anomalia può manifestarsi a qualunque età e accompagnare anche per tutta la vita ma l'incidenza maggiore si verifica tra i 50 e i 60 anni.

La loro forma non è standard ma può variare ed essere filamentosa, circolare o a ragnatela. Anche dimensione e quantità sono differenti da persona a persona visto che c'è chi vede miodesopsie singole e chi multiple, chi a forma di semplici puntini e chi di macchie di grandi quantità.

Alcuni pazienti oltre ai corpi mobili vedono anche lampi di luce chiamati fosfeni e indotti dalle sollecitazioni che il corpo vitreo esercita sulla retina.

Cause scatenanti

Il fenomeno delle miodesopsie spesso si presenta naturalmente negli anziani, anche in assenza di particolari patologie agli occhi. Le cause, infatti, sono legate ad un fisiologico invecchiamento del vitreo, che con il passare degli anni si deteriora progressivamente.

Il primo passaggio dell'invecchiamento di questa parte del corpo è segnato dalla fluidificazione della componente gelatinosa, seguita dalla formazione di piccoli frammenti o addensamenti proteici che, bloccando anche solo parzialmente i raggi luminosi che penetrano nell'occhio, proiettano le loro ombre sulla retina. Per questo le miodesopsie non sono considerate, il più delle volte, una patologia ma solo un lieve disturbo.

Tuttavia esistono casi più gravi nei quali la loro insorgenza risulta legata ad altre patologie. Queste le più comuni:

Fattori di rischio

Esistono, inoltre, alcuni fattori di rischio per lo sviluppo delle miodesopsie:

  • miopia in virtù del fatto che le persone con questo disturbo visivo hanno un bulbo oculare più lungo della norma, condizione che può portare ad una precoce degenerazione vitreale e quindi alla comparsa delle miodesopsie;
  • esiti di chirurgia oculare come un post-intervento di cataratta;
  • malattie sistemiche come il diabete.

Sintomi

Le miodesopsie sono più visibili quando si fissa una superficie o uno sfondo chiaro e luminoso come il cielo o una parete bianca, oppure quando ci si posizione davanti a un computer o un monitor chiaro.

A seconda della causa che ha determinato la loro comparsa i sintomi possono essere più o meno gravi ed evidenti. Si può quindi sperimentare:

  • vista perennemente offuscata;
  • vista annebbiata durante la lettura o quando si usa un device tecnologico;
  • presenza di ombre diffuse nel campo visivo che si spostano nelle diverse direzioni insieme allo sguardo;
  • comparsa di flash luminosi nella parte periferica del campo visivo.

Come si arriva a una diagnosi

Per una corretta diagnosi è fondamentale rivolgersi a un oculista che ricostruisca prima la storia clinica del paziente basandosi su alcune informazioni fondamentali: epoca d'insorgenza del disturbo ed eventuali sintomi associati; caratteristiche delle miodesopsie, presenza di altri disturbi visivi specifici o di miopia, traumi o chirurgia oculare precedente e condizioni di salute generale.

Successivamente la visita vera e propria dovrà basarsi su valutazione del visus, esame del segmento anteriore dell'occhio, tonometria e, a pupilla dilatata, esame del fondo oculare per controllare con attenzione il vitreo e la retina.

Terapie e rimedi naturali

Al momento non esiste una cura, né una terapia farmacologica per la miodesopsia, che elimini completamente il disturbo.

L'unica possibile, in alcuni casi, potrebbe consistere nella vitreolisi con yag laser. Se i corpi mobili non sono troppo vicino ad altre strutture oculari il laser può vaporizzarli o romperli in corpi più piccoli, o semplicemente spostarli dall'area visiva centrale. Il trattamento non è molto invasivo, dura circa 20-30 minuti e non provoca dolore ma si tratta di una procedura non del tutto priva di possibili complicanze come cataratta, aumento della pressione oculare, rottura o distacco della retina, quindi spesso è sconsigliata.

Se si predilige un trattamento meno invasivo, per ovviare al problema si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come ad esempio mantenere sempre l'organismo ben idratato, bevendo molta acqua e seguendo un'alimentazione ricca di frutta e verdura per integrare l'eventuale carenza di sali minerali. Inoltre, possono essere utili integratori alimentari ricchi di vitamine e sali minerali, che spesso vengono prescritti dall'oculista.

Anche indossare occhiali con lenti scure quando si sta all'aperto può aiutare perché in questo modo si filtrano i raggi solari e mitiga l'effetto delle ombre proiettate sulla retina dai corpi mobili.