Anosmia (Perdita dell’Olfatto): Non Sentire gli Odori

Anosmia (Perdita dell’Olfatto): Non Sentire gli Odori
Ultima modifica 13.05.2021
INDICE
  1. Anosmia: Cos’è
  2. Cause
  3. Sintomi e Conseguenze
  4. Diagnosi
  5. Trattamento e Rimedi

Anosmia: Cos’è

Anosmia: Cosa s’intende per Perdita dell'Olfatto?

L'anosmia è un disturbo caratterizzato dalla totale perdita della sensibilità olfattiva.

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L'incapacità di percepire uno o più odori è un sintomo che si riscontra in diverse condizioni patologiche di origini congenite o acquisite. Di solito, l'anosmia si manifesta in concomitanza di malattie respiratorie e che coinvolgono il tratto nasale, come il comune raffreddore, ma può dipendere anche da malattie più gravi come, per esempio, quelle che coinvolgono il sistema nervoso centrale. L'anosmia può anche essere un segno del normale processo d'invecchiamento.

La predita dell'olfatto può essere bilaterale o unilaterale (quest'ultima forma di anosmia spesso dipende da trauma cranico minore).

Non sentire gli odori può essere una problematica transitoria correlata, per esempio, alle patologie da raffreddamento (influenza, raffreddore ecc.) oppure all'assunzione di alcuni farmaci. Altre volte, però, la perdita dell'olfatto è persistente. In ogni caso, l'anosmia rende opportuno il consulto del proprio medico o dell'otorinolaringoiatra.

Cause

Anosmia: Quali Sono le Cause?

L'anosmia può essere il sintomo principale o un disturbo secondario di vari stati patologici o parafisiologici. Le cause della perdita della capacità di percepire e di distinguere gli odori sono numerose, di diversa entità e frequenza (transitorie, ricorrenti o permanenti).

Solitamente, l'anosmia è conseguenza di un'ostruzione intranasale, che impedisce agli odori di raggiungere l'area olfattiva, o di un'infiammazione della mucosa nasale, ma può derivare anche dalla distruzione del neuroepitelio olfattivo o dalla compromissione, a qualsiasi livello, del nervo olfattivo o di un lobo temporale.

La mancanza di percezione degli odori è un sintomo comune di riniti e sinusiti.

Anosmia da Malattie dell’Apparato Respiratorio

L'anosmia può essere causata principalmente da:

Una pregressa infezione delle alte vie respiratorie (soprattutto di tipo influenzale) è implicata in circa il 14-26% di tutti i casi di iposmia (perdita parziale dell'olfatto) e anosmia.

La rinite virale (o raffreddore) insorge bruscamente, comportando un'anosmia temporanea associata a congestione nasale, secrezioni nasali acquose o purulente, starnuti, febbricola e senso di prurito alla gola.

Anche nella sinusite la perdita dell'olfatto è temporanea; oltre a tale sintomo, si associano congestione nasale, dolore a livello dei seni paranasali, secrezione acquosa o purulenta, cefalea, febbre e malessere generale. In presenza di rinite allergica e vasomotoria, invece, l'anosmia è intermittente e si manifesta a causa della congestione e dell'ostruzione nasale prolungata.

In età pediatrica, le adenoidi ipertrofiche possono provocare anosmia associata a disturbi respiratori da ostruzione nasale e altri sintomi come rinolalia, otiti medie e ipoacusia.

Anosmia tra i sintomi dell'infezione da Coronavirus Sars-CoV-2

Per quanto riguarda le infezioni delle vie respiratorie, l'anosmia in combinazione all'ageusia (perdita della capacità di percepire i sapori) è un sintomo riscontrato con una certa frequenza tra i pazienti risultati positivi al tampone rinofaringeo per la ricerca dell'infezione da Coronavirus Sars-CoV-2 e, attualmente, è oggetto di approfondimento da parte della comunità scientifica. L'alterazione (parosmia) o la perdita completa della sensibilità olfattiva (anosmia) è stata riferita da molti soggetti affetti da COVID-19 durante o subito dopo la fase di guarigione dalla malattia.

Anosmia Congenita

La mancanza dell'olfatto alla nascita, solitamente dovuta a fattori genetici, viene definita anosmia congenita. Sembra che questa condizione possa ricorrere con trasmissione familiare, secondo un pattern autosomico dominante.

Anosmia e Invecchiamento

Una notevole diminuzione del senso dell'olfatto è comunque parte del normale processo di invecchiamento, il quale provoca la perdita di neuroni dei recettori olfattivi; questi cambiamenti sono generalmente evidenti dai 60 anni di età.

Negli Stati Uniti, il 3% delle persone di età superiore ai 40 anni è affetto da anosmia.

Anosmia da Farmaci e Cause Iatrogene

L'anosmia può essere indotta dall'uso troppo prolungato di farmaci decongestionanti locali, che provocano l'atrofia della mucosa nasale con danno a carico del neuroepitelio olfattivo, e da terapie a base di certi medicinali, tra cui: amiodarone, antibiotici, agonisti adrenergici o astinenza da alfa-bloccanti (vasocostrizione).

Altre possibili cause comprendono gli interventi di chirurgia nasale, sinusale o endocranica (es. laringectomia con tracheotomia permanente) e le irradiazioni di testa e collo.

Altre Cause di Anosmia

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Una perdita permanente dell'olfatto può essere causata da:

  • Morte dei neuroni del recettore olfattivo nel naso;
  • Lesione cerebrale in cui è presente un danno al nervo olfattivo;
  • Danno alle aree cerebrali che elaborano l'odore.

La perdita dell'olfatto può dipendere, quindi, anche da:

L'anosmia può manifestarsi occasionalmente come segno precoce per la distruzione delle vie centrali nel contesto di malattie neurodegenerative, come Alzheimer e morbo di Parkinson.

La perdita dell'olfatto può essere causata anche da condizioni che aumenterebbero la pressione intracranica, come meningite cronica e neurosifilide.

Infine, all'anosmia alla possono contribuire:

Alterazioni dell'Olfatto

  • Quantitative:
    • ANOSMIA: deficit completo
    • IPOSMIA: deficit parziale
    • IPEROSMIA: aumento dell'acuità olfattiva
  • Qualitativi:
    • DISOSMIA: distorsione olfattiva
    • PAROSMIA: percezione di odori diversi dal normale (illusioni olfattive)
    • CACOSMIA: odore piacevole percepito come sgradevole
    • FANTOSMIA: percezione di odori che non esistono (allucinazione olfattiva)

Sintomi e Conseguenze

L'anosmia è un sintomo caratterizzato dall'incapacità di sentire gli odori e riguarda non solo l'odore dei cibi, ma anche quelli presenti nell'ambiente in cui si vive.

Inoltre, quando la percezione degli odori (senso dell'olfatto) non funziona ne risente anche il senso del gusto: i sapori dei cibi potrebbero risultare tanto diversi dal solito da provocare una mancanza di piacere nel mangiare e, come conseguenza, una perdita di peso eccessiva, malnutrizione e persino depressione.

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Disturbi associati all’Anosmia

Non sentire gli odori può essere rischioso per la salute, poiché alcuni di questi sono utili per identificare dei pericoli. L'anosmia può ostacolare, per esempio, il rilevamento di perdite di gas, la fuoriuscita di una sostanza chimica, il cibo avariato o l'odore di bruciato proveniente da un incendio o da una pentola lasciata sul fuoco.

La perdita dell'olfatto può avere una serie di altre conseguenze:

  • Il senso dell'olfatto è strettamente legato alla nostra capacità di cogliere sapori complessi e assaporare e apprezzare il cibo. Le persone con anosmia possono trovare il cibo meno appetitoso ed è possibile si verifichi una perdita di peso.
  • L'olfatto gioca un ruolo importante anche nella nostra vita emotiva, collegandoci ai nostri affetti e ai ricordi: la perdita di una memoria olfattiva consolidata e di carattere sentimentale (ad esempio l'odore dell'erba, della soffitta dei nonni, di un libro in particolare, dei propri cari o di se stessi) provoca a sentimenti di tristezza, isolamento e depressione.
  • L'anosmia può essere, talvolta, correlata ad una perdita della libido.

Uno studio condotto su pazienti affetti da anosmia ha rilevato che durante il test di entrambe le narici non è stata rilevata alcuna anosmia; tuttavia, durante la valutazione di ciascuna narice, individualmente, l'esame hanno dimostrato che, di solito, l'olfatto era influenzato solo in una delle narici, anziché in entrambe. Ciò ha dimostrato che l'anosmia unilaterale non è rara nei pazienti con perdita dell'olfatto.

Diagnosi

Se il senso dell'olfatto non torna alla normalità entro poche settimane, è opportuno recarsi dal medico curante per farsi visitare e scoprire la causa del disturbo; se necessario, egli prescriverà un consulto dal medico specialista, l'otorinolaringoiatra, al fine di accertare (diagnosticare) la perdita della capacità di sentire gli odori con il supporto di esami specifici.

Essendo le possibili cause numerose, l'interpretazione dell'anosmia non è sempre semplice. Per questo motivo, l'iter diagnostico prevede diverse indagini per valutare se il problema è relativo all'olfatto o se è implicata una disfunzione neurologica o di altra origine.

Anosmia: cosa prevede l’Iter Diagnostico?

  • Anamnesi approfondita (il medico rivolge al paziente domande su sintomi associati all'anosmia, farmaci in uso, stato di salute generale, condizioni mediche pregresse o in atto e concomitanti alterazioni del senso del gusto);
  • Esame obiettivo otorinolaringoiatrico completo di ispezione di naso e gola per verificare eventuali ostruzioni oppure infezioni;
  • Test dell'olfatto per testare l'intensità a cui un determinato odore viene percepito (soglia olfattiva) e la capacità di riconoscere gli odori (es. sniffin-stick test, UPSIT test).

Altre indagini strumentali di olfattometria che possono essere utilizzate per accertare l'anosmia e valutarla in modo oggettivo e quantitativo sono:

  • Rinomanometria;
  • Elettro-olfattogramma;
  • Potenziali evocati olfattivi detti ero (dall'inglese evoked response olfactometry).

Se le cause dell'anosmia non sono chiare, a seconda del sospetto diagnostico d'approfondire, possono essere indicati:

Trattamento e Rimedi

Anosmia: Quale Terapia è prevista?

Il trattamento dell'anosmia dipende dalla causa scatenante e, spesso, la corretta gestione della condizione di base può aiutare a ripristinare la normale percezione dell'olfatto.

Qualche esempio:

  • Se l'anosmia è indotta da un farmaco, il medico può decidere di sostituire il medicinale con un analogo altrettanto efficace, che non comporti l'alterazione dell'olfatto quale effetto collaterale;
  • Se l'anosmia è provocata da raffreddore, influenza, sinusite e rinite allergica, può essere di aiuto pulire bene le cavità nasali con una soluzione salina (per saperne di più vedi l'articolo: Lavaggi nasali). Quando necessario, il medico può consigliare l'uso di decongestionanti o antistaminici fino alla risoluzione della sintomatologia; nel caso di infezioni, invece, possono essere prescritti antibiotici e cortisonici. Una volta guarita l'infezione, la percezione degli odori (senso dell'olfatto) viene recuperata quasi sempre.
  • Se l'anosmia è dovuta a un'ostruzione delle cavità nasali, l'otorinolaringoiatra può intervenire sull'infiammazione (quali riniti e sinusiti che provocano ostruzioni di tipo infiammatorio), sulle irregolarità anatomiche (deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati) o su formazioni (es. polipi nasali) con terapie mediche o chirurgiche. Queste consentiranno di recuperare la capacità di sentire gli odori.
  • Se l'anosmia è indotta da un tumore, la terapia consiste nella sua asportazione chirurgica e nella radioterapia.
  • Se l'anosmia è determinata da una lesione nervosa oppure è correlata all'invecchiamento, l'alterazione dell'olfatto potrebbe essere irreversibile.

Nella gestione dell'anosmia, potrebbe essere di aiuto anche un trattamento di rieducazione (training) al riconoscimento degli odori.

In ogni caso, l'approccio più appropriato deve sempre tenere in considerazione le indicazioni individuali stabilite dal medico, formulate in relazione all'entità dell'anosmia ed al quadro clinico nel suo complesso.  

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici