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Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

I conquistatori romani hanno cercato di cancellare il passato di questa antica città portuale tunisina. Ma alcuni siti storici hanno finalmente riportato alla luce le passate glorie di Cartagine.

DI NICK HILDEN

pubblicato 29-04-2024

Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

Una turista esplora le Terme di Antonino, risalenti all’antica Cartagine, presso un sito archeologico appena fuori da Tunisi, in Tunisia. Le terme sono un esempio delle strutture che i Romani costruirono sulle rovine, dopo aver distrutto la città portuale originaria, nel 149 a.C.

FOTOGRAFIA DI MIKEL BILBAO, VWPICS/REDUX

Dal 650 a.C. al 146 a.C., Cartagine è stata la più potente città commerciale del Mediterraneo nonché un nevralgico centro di scambi. Il suo sofisticato porto da 200 banchine e la sua ricca popolazione davano vita a una tentacolare metropoli fatta di templi, mercati e tenute in un’area che si trova a 20 minuti di macchina dall’attuale Tunisi. Viene menzionata anche nella mitologia greca come la città di cui è stata regina la leggendaria Didone, la cui storia di matrimonio forzato e amore proibito ha ispirato poesie, opere liriche e innumerevoli dipinti a olio. 

Ma circa 2.000 anni fa Cartagine fu rasa al suolo dalla sua rivale, la Repubblica Romana. I cartaginesi furono uccisi o venduti come schiavi e sulle sue rovine venne costruita una nuova città. 

Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

Una rappresentazione contemporanea mostra gli antichi cartaginesi che difendono la propria città contro l’Impero Romano, nel 149 a.C.

ILLUSTRAZIONE DI PETER V. BIANCHI, NAT GEO IMAGE COLLECTION

“La documentazione relativa a Cartagine è piena di lacune”, afferma Richard Miles, autore di Carthago delenda est. Ascesa e caduta di un’antica civiltà. Infatti, i Romani saccheggiarono la città e distrussero la maggior parte delle sue biblioteche e archivi, quindi dalle fonti primarie non è stato raccolto “praticamente niente” sul popolo cartaginese. 

Negli ultimi tempi, Cartagine è oggetto di una serie di sforzi di riqualificazione guidati dal Ministero della Cultura tunisino e dall’Unione Europea che mirano a ripristinare svariati siti cartaginesi per offrire ai visitatori un’esperienza più ricca e per proteggere meglio ciò che resta dell’eredità quasi persa della città.

“Cartagine deve essere distrutta”

Intorno al 200 a.C., “Cartagine era la prima superpotenza del Mediterraneo”, ha ricordato Miles, grazie all’ampio controllo che aveva sui porti commerciali e su varie rotte terrestri nordafricane, “La città era un importante punto di collegamento. Ha assorbito influenze di ogni tipo – greci, fenici, italiani, ma anche popolazioni della penisola iberica, nubiani e libici dell’Africa del nord – fondendole insieme e creando qualcosa di unico”.

Con il crescere della potenza della Repubblica Romana al di là del mare, tuttavia, aumentava anche la rivalità con i cartaginesi: tra i due imperi scoppiarono tre guerre che durarono quasi cento anni.

Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

Una foto del 1909 raffigura un uomo tra le rovine dell’antica Cartagine che si trovava appena fuori l’odierna Tunisi.

FOTOGRAFIA DI JAMES F. J. ARCHIBALD, NAT GEO IMAGE COLLECTION
Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

Questi antichi vasi fenici, contenenti resti di sacrifici umani, sono stati trovati tra le rovine di Cartagine. 

FOTOGRAFIA DI WINFIELD PARKS, NAT GEO IMAGE COLLECTION

Nel 149 a.C. Roma assediò Cartagine, bruciando la sua famosa flotta, prima di radere al suolo quasi completamente la città. “La distruzione di Cartagine è stata un atto di vendetta”, afferma Miles, aggiungendo che i Romani volevano accertarsi che i Cartaginesi non potessero più riprendersi e sfidarli nuovamente. “Carthago delenda est (Cartagine dev’essere distrutta)” furono le parole spesso ripetute dal senatore romano Cato.

Esplorare l’antica Cartagine

Miles sottolinea che, nonostante ciò, Roma non riuscì a cancellare completamente Cartagine dalla storia. Dichiarato sito patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1979, l’antica Cartagine, in cima alla collina di Byrsa, si affaccia sul porto punico che fece crescere la potenza della città. Qui, i visitatori possono esplorare quella che un tempo era la fiorente acropoli di Byrsa che comprende un museo, una necropoli e diverse abitazioni cartaginesi notevolmente ben conservate.

“Gli edifici delle abitazioni, risalenti a un periodo immediatamente precedente alla distruzione di Cartagine, sono perfettamente preservati. Quella parte della collina di Byrsa vale davvero la pena di essere visitata”, afferma l’archeologo Stefano Cespa che, insieme all’Istituto Archeologico Germanico di Roma, ha dedicato dieci anni a scavare nei siti cartaginesi intorno alla città.

Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

Ricostruita negli anni ‘60, la Villa della Voliera, che presenta un portico colonnato, un cortile con pavimento a mosaico e una terrazza con vista sul Golfo di Tunisi, offre ai visitatori uno sguardo su com’era Cartagine sotto il dominio romano.

FOTOGRAFIA DI LUCAS VALLECILLOS, VWPICS/REDUX

Il progetto di riqualificazione prevede la ristrutturazione dell’adiacente Museo Nazionale di Cartagine (la cui riapertura è prevista per giugno 2026), che “collegherà gli spazi espositivi del museo con l’esterno e le viste su Cartagine”, afferma Gabriela Carillo, uno degli architetti che sta collaborando al piano. Altri interventi coinvolgeranno il paesaggio, l’accessibilità e questioni ambientali.

Dal complesso di Byrsa, i visitatori possono scendere dalla collina per esplorare il porto semicircolare che un tempo ospitava l’impressionante flotta cartaginese. Miles sottolinea che il porto potrebbe aver giocato un ruolo nella distruzione della città perché la flotta militare che vi ormeggiava violava il trattato in vigore tra gli imperi di Roma e Cartagine. Oggi il sito viene usato solo dalle barche dei pescatori e un piccolo sentiero pedonale ne segue il contorno.

Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

I turisti visitano il Museo Nazionale di Cartagine, in cui sono esposti manufatti archeologici di epoca romana e punica.

FOTOGRAFIA DI LINDSAY MACKENZIE, REDUX
Cartagine era la più grande rivale di Roma: ecco la sua versione della storia

Un visitatore cammina tra le rovine delle terme romane di Antonino a Cartagine, che un tempo erano uno dei complessi termali più grandi dell’impero.

FOTOGRAFIA DI LINDSAY MACKENZIE, REDUX

Proprio in fondo alla strada c’è il Tofet di Salammbo, un cimitero che, secondo Cespa, era un luogo di sepoltura per animali e bambini usato per i sacrifici rituali, benché, secondo lo studioso, potrebbe anche essere stata una diceria diffusa da Romani e Greci. Ad oggi sono 20.000 le urne sepolte sotto lastre di pietra che sono state trovate qui, rendendolo uno dei più grandi cimiteri di periodo fenicio.

Sulla collina e intorno alla città si trovano altre tracce del dominio della Repubblica Romana su Cartagine. Le Terme di Antonino, un vasto complesso di rovine che si trova dietro il palazzo presidenziale tunisino, è uno dei più famosi siti storici, ricco di mura, tunnel e portici straordinariamente ben conservati. Nelle vicinanze si trova un ampio teatro romano, dove i visitatori possono osservare gli archeologi mentre restaurano le strutture e rimettono a nuovo gli intricati mosaici. 

Con una breve passeggiata si raggiungono i siti gemelli del Circo di Cartagine, realizzato sul modello del Circo Massimo di Roma. Cespa e la sua squadra, da anni, eseguono rilievi in questi luoghi, chiamati Quartier Magon e Quartier Didion. “Qui ci sono quasi 2.000 anni di stratigrafia”, afferma Cespa, “che contengono tutte le fasi dell’antica Cartagine: dalle fondazioni fenicie, attraverso l’età punica fino all’epoca romana e ai periodi medievale, bizantino e islamico”.

“Questo dimostra che non è possibile distruggere completamente qualcosa”, conclude Miles, “c’è sempre un frammento di passato che sopravvive”.

INFORMAZIONI UTILI

Raggiungete la città atterrando all’aeroporto Tunisi-Cartagine. Prendete la metropolitana leggera per Tunisi o Cartagine, oppure prendete un taxi per 30 dinari (circa 10 euro). 

Visitate il vicino sobborgo collinare di Sidi Bou Saïd, rinomato per i suoi affascinanti edifici bianchi e blu (risalenti perlopiù all’inizio del XX secolo), i negozi di artigianato e le splendide viste sulla costa circostante.

Esplorate i siti storici con un tour autoguidato in e-bike. Le Lemon Tour noleggia le biciclette elettriche e fornisce una mappa dei luoghi d’interesse.

Il biglietto unico acquistabile presso tutti i luoghi storici consente l’accesso a tutti i siti per un giorno.

Nick Hilden scrive per testate come AfarWashington PostEsquire e Popular Science. Seguilo su X o Instagram.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.