Parte del gruppo e

Questo uccello riesce a prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Il tordo usignolo bruno pianifica la migrazione con mesi di anticipo, per evitare le pericolose tempeste che si abbattono sull’Oceano Atlantico. Come fanno questi uccelli a essere così in sintonia con il clima?

DI SARAH GIBBENS

pubblicato 10-08-2023

Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Christopher Heckscher, professore ed ecologo presso la Delaware State University, applica un dispositivo GPS a un tordo, presso il parco nazionale White Clay Creek in Pennsylvania, il 25 maggio 2023. Questo dispositivo di localizzazione consentirà a Heckscher di tracciare la migrazione dell’uccello verso il Sud America. È lì che questi uccelli riescono a prevedere la stagione degli uragani dell’anno successivo.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN

È estate e negli Stati Uniti settentrionali e nel Canada meridionale i tordi usignoli bruni hanno quasi terminato la fase di accoppiamento e cova, e le uova della nuova generazione si stanno schiudendo. Presto, questo uccello dal piumaggio marrone, e bianco sul ventre, compirà una migrazione epica, volando per migliaia di chilometri verso sud, attraverso il Golfo del Messico e il Mar dei Caraibi, fino al Sud America.  

È un viaggio pericoloso per un piccolo uccello canoro dal peso di circa 30 grammi, e se trovano un uragano sul proprio percorso, alcuni esemplari potrebbero non farcela.

Ogni stagione degli uragani è diversa, ma la ricerca mostra che il tordo usignolo bruno è così sintonizzato con i cicli climatici globali che riesce a prevedere il livello di pericolosità della stagione in arrivo.

Uno studio pubblicato nel 2018 sulla rivista Scientific Reports ha dimostrato che per due decenni i modelli di migrazione dei tordi usignoli bruni dal Delaware al Sud America hanno previsto con precisione l’intensità della stagione degli uragani nel bacino atlantico. Durante le annate peggiori gli uccelli concludevano prima la stagione riproduttiva e si dirigevano in anticipo verso il Sud America, mentre durante le annate miti rimanevano più a lungo nel Nord America orientale.

“La stagione degli uragani corrisponde al loro periodo di migrazione. Terminando in anticipo la stagione riproduttiva, possono arrivare prima a destinazione. Ha un senso che lo capiscano, in qualche modo”, afferma il responsabile dello studio Christopher Heckscher, ecologo della Delaware State University.

Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Un uccello gatto (Dumetella carolinensis) è stato messo in un sacchetto di stoffa in attesa di essere esaminato e marcato dagli scienziati. Presso il parco nazionale White Clay Creek State Park nel Delaware, Heckscher e il suo team di ricerca studiano le abitudini migratorie degli uccelli locali. Ogni anno, molte specie viaggiano per migliaia di chilometri verso le zone a sud in cui svernano.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

La studentessa laureata Tahira Mohyuddin libera un tordo usignolo bruno da una delle reti usate per catturare questi uccelli. Quando prevedono che la stagione degli uragani sarà particolarmente pericolosa, i tordi usignoli bruni terminano in anticipo la stagione di nidificazione, mutano il piumaggio e volano verso sud prima che la stagione arrivi al picco. 

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

I tordi usignoli bruni sono uccelli di piccole dimensioni, con un peso compreso tra i 20 e i 50 grammi. Una teoria che potrebbe spiegare in che modo prevedano gli uragani si basa sulle precipitazioni: quando nel loro habitat sudamericano le piogge sono più frequenti o intense c’è più frutta disponibile e questo permette loro di rimanere più a lungo in Nord America.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Primo piano di un’ala di tordo usignolo bruno, una parte che può indicare l’età dell’animale. Per oltre due decenni il team di ricercatori della Delaware State University ha registrato dati sugli uccelli del posto, per capire in che modo questa specie sia sintonizzata con i cicli climatici.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN

Lo studio di Heckscher è stato pubblicato, e gli uccelli hanno continuato il loro ciclo. Heckscher afferma che è troppo presto per stabilire ciò che questi uccelli stiano prevedendo per il 2023, ma in tre delle ultime quattro stagioni degli uragani atlantici, le loro migrazioni hanno fornito informazioni altrettanto accurate – e in un caso ancora più accurate – rispetto ai modelli meteorologici.

“Questi animali percepiscono qualche tipo di indizio, e potrebbe essere qualcosa che non abbiamo ancora scoperto”, afferma Heckscher che, anche se non ha cercato modelli simili tra altri uccelli migratori, ipotizza che esistano.

Molti lavori di ricerca per studiare la migrazione degli uccelli sono stati condotti nelle aree di sosta, come ad esempio il Golfo del Messico. “Se cercassimo un segnale predittivo degli uragani in quei dati, penso che probabilmente lo troveremmo”.

In che modo il tordo prevede il futuro

Heckscher ritiene che gli uccelli ricavino le informazioni meteorologiche nelle zone di svernamento in Sud America, dove i modelli meteorologici su larga scala che influenzano le stagioni degli uragani si sviluppano molto prima che gli uragani si formino.

Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Heckscher studia i tordi usignoli bruni da 25 anni, e la sua scoperta del collegamento tra i loro modelli migratori e le stagioni degli uragani è avvenuta per caso, quando ha notato che le abitudini degli uccelli cambiavano di anno in anno.“Ho pensato: 'Beh, gli uragani si verificano negli stessi periodi in cui migrano, e forse se terminano in anticipo la stagione riproduttiva possono arrivare prima a destinazione'”.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN

Il modo in cui questa specie di tordi “predice” le stagioni degli uragani potrebbe avere a che fare con piccoli cambiamenti in cicli regolari e globali, come gli eventi El Niño e La Niña.

Durante gli anni di El Niño, le acque dell’Oceano Pacifico sono più calde della media, e sono proprio le più alte temperature di queste acque a produrre venti che dissolvono più efficacemente gli uragani, riducendone il numero in quella stagione. L’inverso è vero per gli anni in cui si verifica La Niña. Questi cambiamenti stagionali portano anche alla variazione delle precipitazioni nell’habitat del tordo usignolo bruno e, negli anni in cui le piogge sono più abbondanti, è possibile che sia disponibile una maggiore quantità di frutta, uno dei cibi principali della dieta di questi animali.

Le conseguenze di queste fluttuazioni nelle precipitazioni si verificano a 8.000 km di distanza: una previsione affidabile della stagione degli uragani.

Heckscher suppone che questo cambiamento nella dieta possa aiutare i tordi usignoli bruni a tornare in Nord America più in forma, pronti per una stagione riproduttiva più lunga. Al contrario, in presenza di quantità di frutta ridotte, potrebbero essere spinti dalla mancanza di forma fisica ad accorciare la stagione riproduttiva.

“Avviene qualcosa nella chimica del loro sangue, o negli ormoni, che li induce a interrompere la riproduzione in un determinato momento", afferma Heckscher.

Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

A intervalli di qualche anno, avviene che la temperatura dell’Oceano Pacifico superi la media – anno di El Niño – e poi scenda al di sotto della media – anno di La Niña. Queste condizioni possono produrre meno o più uragani in un determinato anno, ma influiscono anche sulla quantità di pioggia che cade nell’habitat brasiliano del tordo usignolo bruno. Queste variazioni nelle precipitazioni portano alla disponibilità di più o meno frutta, un alimento fondamentale nella dieta di questi uccelli.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Un tordo dei boschi (un uccello leggermente più grande del tordo usignolo bruno) viene catturato e analizzato dai ricercatori. Come il tordo usignolo bruno, gli esemplari di questa specie migrano ogni anno verso sud e trascorrono l’autunno e l’inverno in America Centrale.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

L’uccello gatto (Dumetella carolinensis), come i suoi vicini tordi, lascia le zone di riproduzione primaverili ed estive del Nord America per trascorrere i freddi mesi autunnali e invernali in America Centrale e Meridionale.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

I cardinali, come la femmina oggetto di studio in questa foto, si trovano nel Nord America orientale e centrale. A differenza dei tordi usignoli bruni, questi uccelli non migrano. Per le loro caratteristiche piume rosse e la forma della testa sono molto apprezzati tra gli amanti del bird watching

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN
Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

Il tordo acquaiolo fornaio è una specie di uccello canoro. Si riproduce negli Stati Uniti orientali e nel Canada meridionale, prima di volare a sud verso i Caraibi e il Messico per l’inverno. Gli uccelli, sia quelli che migrano sia quelli che non lo fanno, sono molto sensibili ai cambiamenti nell’ambiente in cui vivono, e forniscono agli scienziati indicazioni su come questi ambienti si stanno modificando.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN

Per lo studio sopra menzionato, Heckscher e i suoi colleghi hanno osservato gli uccelli dal 1998 al 2016, e quasi ogni anno il comportamento dei tordi usignoli bruni ha fornito indicazioni precise sul fatto che l’attività degli uragani negli Stati Uniti sarebbe stata inferiore o superiore alla media.

“È uno studio affascinante”, afferma Andrew Farnswoth, esperto di migrazioni degli uccelli presso il Cornell Lab of Ornithology che non è stato coinvolto in questa ricerca. Farnsworth non era a conoscenza di studi che mostrassero correlazioni simili, ma afferma che lo studio di Heckscher ha una sua logica.

“Il fatto che ci sia uno schema interessante come questo ha assolutamente senso”, afferma l’esperto. “Ci sono un sacco di eventi collegati, una sorta di effetto farfalla”.

Il cambiamento climatico altera un delicato equilibrio

Migrazioni come quelle compiute dai tordi usignoli bruni si sono formate nel corso di migliaia di anni, sulla base della percezione e reazione degli uccelli ai cambiamenti prevedibili del clima.

“Il problema ora è la velocità con cui il clima sta cambiando. Gli uccelli sono in grado di reagire abbastanza rapidamente?”, si chiede Farnsworth.

Questo uccello riesce prevedere l’intensità della stagione degli uragani

La studentessa laureata Tahira Mohyuddin soffia delicatamente sulle piume del ventre di un tordo usignolo bruno per esporre la zona di cova, un’area di pelle senza piume che si sviluppa durante la nidificazione e aiuta gli uccelli a trasferire il calore corporeo alle uova. Nel corso di migliaia di anni, generazioni di tordi usignoli bruni si sono adattate al proprio ambiente, ma il cambiamento climatico sta rapidamente sconvolgendo gli schemi regolari a cui questi uccelli si affidano per la sopravvivenza.

FOTOGRAFIA DI GREG KAHN

Le ricerche hanno dimostrato che il cambiamento climatico renderà più probabile la crescita degli uragani da piccole tempeste a eventi di più grandi dimensioni, che si sposteranno attraverso l’oceano a una velocità più lenta.

Heckscher teme che lo spostamento più lento degli uragani sul Golfo del Messico, potrebbe significare che un numero maggiore di uccelli migratori come i tordi usignoli bruni rischiano di essere portati fuori rotta o uccisi.

Dal 1966, le popolazioni di tordi usignoli bruni sono diminuite a livello globale di quasi un terzo. Il loro habitat sudamericano viene rapidamente distrutto per fare spazio all’agricoltura e i loro habitat settentrionali sono sempre più frammentati.

Gli uccelli migratori come i tordi usignoli bruni corrono anche il sempre maggiore rischio di scontrarsi contro gli edifici: ogni anno, ben un miliardo di uccelli muoiono volando contro edifici le cui finestre e vetrate e riflettenti vengono scambiate dagli uccelli per aria aperta.

Questo comporta il rischio che i tordi usignoli bruni scompaiano dalle foreste, portando con sé i loro cinguettii e i loro canti melodici.

“Mi preoccupa molto la situazione di questi uccelli”, afferma Heckscher. “Sono vulnerabili sotto svariati aspetti”.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.