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“Red”: alla scoperta del panda rosso, una creatura speciale da salvare

"Red" è il lungometraggio originale Disney e Pixar, disponibile in streaming su Disney+, che ha portato Francesco Barberini e il duo di Youtuber Dani e Robbi a scoprire l’importanza e l'unicità del panda rosso.
 

da CARLO ANDRIANI

pubblicato 29-10-2022

“Red”: alla scoperta del panda rosso, una creatura speciale da salvare

Il panda rosso ha unghie potentissime, si arrampica velocemente e vive a quindici-venti metri dal terreno.

FOTOGRAFIA DI PARCO NATURA VIVA

Da sempre il cinema d’animazione racconta emozionanti storie e fiabe che riflettono la perfezione, la tenerezza, l’umanità e persino l’ironia del mondo animale. “Il Re Leone”, "La carica dei 101", "Gli Aristogatti" sono solo alcuni dei grandi classici Disney a cui sono seguiti altrettanti capolavori celebri per aver rappresentato gli animali per quello che sono: piccole e grandi meraviglie della natura ospiti, quanto noi, di questa Terra.

Dopo dinosauri, pesci pagliaccio e formiche, il panda rosso è il protagonista di “Red”, il lungometraggio originale Disney e Pixar diretto dalla regista premio Oscar Domee Shi. Un cult animato che vede protagonista la tredicenne Mei che, durante quella complicata fase di cambiamenti chiamata adolescenza, si trasforma in un gigantesco panda rosso ogni volta che le emozioni prendono il sopravvento su di lei. Ma che cosa sappiamo veramente su questa creatura popolare in Cina e in tutto il mondo?

“Red”: alla scoperta del panda rosso, una creatura speciale da salvare

L’aspirante ornitologo Francesco Barberini e il duo di YouTuber Dani e Robbi hanno trascorso una giornata nel Parco Natura Viva a Bussolengo in provincia di Verona in compagnia del direttore scientifico Cesare Avesani Zaborra che ha rivelato loro le caratteristiche uniche del panda rosso.

FOTOGRAFIA DI NATIONAL GEOGRAPHIC

Non a caso l’aspirante ornitologo Francesco Barberini e il duo di YouTuber Dani e Robbi hanno scoperto tantissimi segreti sul panda rosso trascorrendo una giornata nel Parco Natura Viva a Bussolengo in provincia di Verona - il primo parco in Italia a ospitare il panda rosso che oggi vanta ben 7 esemplari e dove l’anno scorso sono nati nuovi cuccioli - dove hanno avuto la possibilità di osservare queste tenere creature dal vivo e porre tantissime domande sulle loro caratteristiche al direttore scientifico del Parco Cesare Avesani Zaborra: “Sono rimasto molto affascinato da questo animale che sembra uscito proprio dalla penna di Walt Disney. Hanno unghie potentissime, sono arboricoli, si arrampicano velocemente e vivono a quindici-venti metri dal terreno. Amano giocare, un’abitudine che fa parte di quell’addestramento indispensabile per la loro sopravvivenza. Sono creature empatiche ma anche molto schive che hanno poca confidenza con l’uomo. Ed è una fortuna perché il panda rosso è molto bracconato”.

“Red”: alla scoperta del panda rosso, una creatura speciale da salvare

"Sono creature empatiche ma anche molto schive che hanno poca confidenza con l’uomo. Ed è una fortuna perché il panda rosso è molto bracconato”, Cesare Avesani Zaborra.

FOTOGRAFIA DI PARCO NATURA VIVA

Una creatura unica nel suo genere

Come ci racconta il giovane appassionato di natura e animali Francesco Barberini nel corso dell’emozionante video realizzato per l’uscita di “Red”, il panda rosso vive nella regione a sud dell’Himalaya tra India, Nepal, Bhutan e Cina. Il suo habitat naturale non è la caotica Toronto dei primi anni 2000, in Canada, in cui si muove al ritmo pop Mei e il suo alter ego emotivo, ma le foreste temperate dove la temperatura non supera i trenta gradi centigradi.
Come la protagonista del film, il panda rosso ha un grande appetito: mangia principalmente foglie di bambù ma si nutre anche di frutti, fiori, radici e occasionalmente di insetti, uova e larve. "La foglia di bambù non ha un grandissimo contenuto calorico. Deve mangiarne tantissime e quindi ha una digestione lenta - spiega Cesare Avesani Zaborra - Non è solo vegetariano, mangia frutta e anche proteine animali. La dieta cambia in funzione della stagione”.

Questi animali passano il novanta per cento della giornata sugli alberi, sono attivi soprattutto al crepuscolo e si mimetizzano nell’ambiente proprio grazie al mantello rossiccio che li rende tanto caratteristici quanto preda dei bracconieri tra le attività di caccia e le qualità portafortuna attribuite alla loro pelliccia. Oltreché per l’equilibrio, la coda viene utilizzata dal panda rosso per termoregolarsi e avvolgersi quando dorme: “Sono molto teneri. Usano la coda per ripararsi dal freddo, termoregolandosi. Se l’avvolgono come una sciarpa intorno al collo. Hanno atteggiamenti simili ad animali domestici che ce li fanno sentire molto vicini. Si leccano come i gatti”, continua Avesani Zaborra.

Ma il panda rosso è anche una creatura intrepida e coraggiosa che, proprio come Mei, attraversa una fase di crescita piuttosto rapida: “La madre ha un rapporto molto particolare con i piccoli: li mette in una tana, e questo li rende vulnerabili perché vengono lasciati da soli mentre cerca cibo. Poi dopo circa due mesi escono e la madre passa a loro attraverso la bocca una serie di sostanze importanti per la loro vita futura. Un ultimo bacio che i piccoli danno alla madre prima di svincolarsi ed essere completamente autonomi”.

“Red”: alla scoperta del panda rosso, una creatura speciale da salvare

Fondato da Brian Williams nel 2007, il Red Panda Network è diventato un leader mondiale nella protezione del panda rosso e del suo habitat e ha indetto da alcuni anni l’International Red Panda Day, una giornata internazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi dedicata alla specie.

FOTOGRAFIA DI PARCO NATURA VIVA

La salvaguardia del panda rosso

“Conoscere questa specie è sicuramente molto emozionante. Ma scoprire il pericolo che corre questo animale deve essere uno spunto per riflettere su quanto sia importante proteggere l’ambiente”. Con queste emozionanti parole Francesco Barberini, che ha già all’attivo cinque libri sugli animali e la natura e collabora con enti come WWF, LIPU, ENPA e Legambiente, introduce un altro grande pericolo per il panda rosso: il cambiamento climatico.

Come per altre specie, la distruzione del suo habitat naturale e la deforestazione sono i fattori principali che potrebbero portare al tragico epilogo di una specie molto rara considerata a rischio di estinzione. Fortunatamente organizzazioni come Red Panda Network, che si occupano della conservazione in natura e del ripopolamento della specie attraverso la ricerca scientifica e la sensibilizzazione delle popolazioni locali, contribuiscono alla loro salvaguardia e reinserimento nell’habitat naturale: “Dal 1993 il Parco Natura Viva è stato il primo a gestire questa specie in Italia. Il successo è stato oltre le più rosee aspettative, sono riusciti a farli riprodurre. Il maschio deve incontrare la femmina in uno specifico intervallo di poche ore in cui lei è feconda. Se non c'è scintilla in quello specifico momento l'anno è perso. Aver avuto 26 piccoli dal 1993 è una soddisfazione”, continua il direttore scientifico del Parco Natura Viva.

Ma quale è il futuro del panda rosso? “Sosteniamo da 20 anni il Red Panda Network, acquistando ettari di foresta da ripristinare e finanziando i ranger che operano sul campo e raccogliamo fondi per il network attraverso la Fondazione Arca. Si stimano 2.500 esemplari rimasti nel mondo. L’obiettivo è che le popolazioni locali diventino una sorta di guardiani del panda rosso, promuovendo l’ecoturismo”, conclude Cesare Avesani Zaborra.

Fondato da Brian Williams nel 2007, il Red Panda Network è diventato un leader mondiale nella protezione del panda rosso e del suo habitat e ha indetto da alcuni anni l’International Red Panda Day, una giornata internazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi dedicata alla specie. Un impegno a cui contribuisce anche il cinema di animazione grazie a “Red”: l’ennesimo capolavoro Disney e Pixar che, affrontando il tema universale del cambiamento, consacra l’importanza e l’unicità del panda rosso.