Urla dalla gabbia, inveisce contro tutti, sputa a terra: concitazione in aula

Benevento. Protagonista un detenuto napoletano

urla dalla gabbia inveisce contro tutti sputa a terra concitazione in aula
Benevento.  

Ha iniziato a camminare nervosamente avanti e indietro, quasi contando i passi, nel gabbiotto dell'aula Falcone-Borsellino; poi ha iniziato a gridare. Arrabbiato, probabilmente, per l'assenza del perito nominato dal giudice. Protagonista dell'episodio, un 28enne di Castellammare di Stabia, a giudizio dinanzi al Tribunale di Benevento per resistenza a pubblico ufficiale.

Difeso dall'avvocato Rolando Iorio, nell'occasione sostituito dal collega Ettore Marcarelli, il giovane, detenuto con l'accusa di aver ucciso a pugni un compagno di cella a Secondigliano che riteneva l'autore del delitto della madre, ha insistito nel suo comportamento anche quando, scortato dalla polizia penitenziaria, è uscito dalla gabbia per essere riaccompagnato in carcere.

E' stato questo il momento nel quale, urlando di non aver nulla da perdere, ha inveito contro agenti e militari, sputando sul pavimento. Inevitabile qualche attimo di concitazione, poi l'uomo è stato ingoiato dal retro- aula. Ed il silenzio è tornato sovrano.