"Riportiamo il campanile di Aquara all'antico splendore": la lettera del sindaco

Il primo cittadino ha inviato una missiva a Don Antonio per chiedere la sua collaborazione

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Aquara.  

Riporare il campanile del Santuario di San Ludico di Aquara all'antico splendore. E' questo il motivo che ha spinto il sindaco Antonio Marino ad inviare una missiva a Don Antonio per chiedere la sua "insostituibile collaborazione" per istruire le pratiche necessarie per il rifacimento e la messa in sicurezza della torre campanaria.

Il parroco è infatti il custode ed il responsabile dei beni ecclesiastici che insistono nel Comune. Il primo cittadino ha quindi chiesto che si faccia "latore presso le Autorità Ecclesiastiche competenti della presente istanza".

"La struttura che è da sempre la vedetta e il simbolo iconografico del nostro paese, che domina la Valle del Calore, è ormai deperita dal tempo e da una scarsa e difficile manutenzione. - si legge nel comune firmato dalla fascia tricolore - E' intenzione di questa Amministrazione ripristinare la facciata del nostro campanile nonché la sicurezza della struttura stessa, per ridare quella bellezza e splendore sia alla Chiesa Santuario San Lucido sia al paese stesso che da sempre si specchia nella solennità e nell'imponenza di questo monumento, che è stato da secoli testimone delle piccole e delle grandi vicende della storia della Nostra amata Aquara".