Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza (Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, canto XXVI)
Questo libro è un insieme di luci ed ombre viste sul quadrante di una macchina fotografica: la nostalgia del bello; i ricordi del passato vissuto e sognato: vaghi, assopiti nel pozzo della coscienza e riportati fugacemente alla luce; impressioni raccolte passando alla sfuggita, come una foto istantanea mai sviluppata; incontri brevi, furtivi, occasionali che lasciano l'impronta inconfondibile nell'animo sensibile.
Il risveglio del sacro, il solenne sentito teneramente nell'anima, percepito maggiormente a Natale nel cuore e nella famiglia col candore della neve, la maestà del gelo, il soffio di Tramontana e la crudeltà dell'inverno.
Non chiude gli occhi quando il sole sprofonda nel mar di Gaeta, un raggio di luna illumina i merli dell'Alhambra o una falce di luce sorvola le vette innevate dei Pirenei.
È dovere di ogni cittadino, non solamente di questo libro, (sia pur inutile) additare e condannare ingiustizie e corruttele di chi gestisce e governa.
Amoretto Machera, libero professionista, è nato a Sipicciano di Galluccio nel 1938.
Ha frequentato la Scuola professionale alberghiera di Merano (BZ); la Scuola professionale di Economia e Turismo a Frankfurt Am Main; la Scuola professionale di fotografia a Würzburg Franken. Ha conseguito il diploma al Bundesfachschule für Fotografie di Hamburg e il diploma di specializzazione al Famous Photographers School, Westport Connecticut USA.