Le reazioni

Il Molise perde la faccia nell’analisi della Gabanelli, Gravina: “Piuttosto che piccarsi, Roberti dovrebbe riflettere”

“Anziché fare un minimo di autocritica e analizzare quelle che sono le responsabilità politiche di coloro che hanno governato la Regione Molise negli ultimi vent’anni, molti dei quali sono tutt’ora suoi sodali nelle fila di questa amministrazione regionale di centrodestra, il Presidente Roberti non trova di meglio da fare che criticare così, senza entrare minimamente nel merito, l’inchiesta giornalistica della Gabanelli pubblicata dal Corriere della Sera, provando a fare, di un lavoro frutto del legittimo diritto di inchiesta e cronaca da parte della stampa, un caso di presunta, molto presunta, lesa maestà”. Con queste parole il Consigliere del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, ha commentato la posizione adottata dal governatore del Molise dopo la diffusione del servizio di Milena Gabanelli sul fallimento per il Molise dell’autonomia regionale.

“Il presidente Roberti – ha aggiunto Gravina – di fronte all’analisi lucida proposta dalla giornalista del Corriere della Sera, invece di mostrarsi eternamente piccato, atteggiamento che stiamo imparando a conoscere oramai sempre più spesso allorquando si pongono alla sua attenzione domande per così dire scomode, avrebbe dovuto dire qualcosa su quali sono le misure stabilite dalla sua Giunta per il contenimento del disavanzo regionale, visto che purtroppo, ad oggi, non c’è traccia di alcuna azione realmente incisiva rispetto al contenimento delle spese, ma anzi si è deciso di dare il via libera all’istituzione di ulteriori cariche, come quelle dei due sottosegretari con le relative spese di segreteria. Roberti e la sua Giunta non hanno prodotto ancora interventi mirati a invertire la tendenza di una regione che non cresce ma che anzi produce debito, questa è la realtà dei fatti. Se veramente si vuole combattere quella spinta di ritorno all’Abruzzo che qualcuno ha manifestato per un’evidente sofferenza dei propri territori, la si combatte non certo con le chiacchiere e il richiamo a un patriottismo regionale tutto autoreferenziale o tantomeno con l’aumento dell’Irpef, ma con una politica fattiva che parta dalla programmazione delle risorse Fsc ed arrivi a politiche di sviluppo vere che non mirino esclusivamente all’ordinaria amministrazione, e mi riferisco in particolare a Stellantis, ma puntino a creare i presupposti strutturali per nuove opportunità di crescita”.

Secondo Gravina ad oggi da parte della Giunta di centrodestra ci sono soltanto “parole fumose”. “A chi li amministra – conclude – i molisani chiedono meno dichiarazioni autocelebrative, come quelle rilasciate da Roberti in questo caso, e maggiore autocritica costruttiva, perché ignorare l’opinione di tanti corregionali che non vedono più nell’autonomia della nostra regione una conquista ma un fardello da portare sulle spalle loro e delle generazioni che verranno, preferendo, per questo, diventare la periferia di un’altra regione, dovrebbe indurre tutti a capire che l’antipolitica regionale di oggi è frutto dei pessimi esempi che la politica ha dato al popolo molisano nel corso del tempo”.

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