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QUATTRORUOTE - Ottobre 2022
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L'EDITORIALE

Dossier QProve Suv & Crossover

€ 3,90 in più

Un volume di oltre 128 pagine dedicato a uno dei segmenti più dinamici dell’intero mercato. Le migliori érove su strada, le schede tecniche approfondite e le evidenze del Centro Prove Quattroruote, per orientarsi tra le svariate proposte del mercato e trovare le informazioni più complete in un unico volume.

QUATTRORUOTE Ottobre 2022

Il nuovo numero di Quattroruote, in edicola da sabato 1 ottobre e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina all'Avenger: dopo averla vista dal vivo, analizziamo l'attesissima Jeep di segmento B in ogni suo aspetto. Le Prove su strada proseguono all'insegna delle Suv, con i test della Suzuki S-Cross, della Mazda CX-60 e della Fiat 500X Hybrid. Fa eccezione la BMW i4, pronta a esprimere il "lato Ev" delle granturismo. Per la serie "Passato prossimo" abbiamo un classico, l'Opel Astra, al centro del ring tra l'attuale generazione e la prima, quella del 1991. L'Attualità si occupa di un tema davvero spinoso, quello delle nuove limitazioni alla circolazione, ponendosi la domanda chiave: si può sopravvivere in un'Italia ormai fatta di "città proibite", in cui i sindaci alzano sempre più l'asticella delle Euro bandite dal territorio? Infine, si torna nel mondo delle "ruote alte" con il dossier QProve Suv & Crossover, disponibile a richiesta: in 128 pagine, il volume propone i migliori test del 2022, oltre all’inedita Prova di copertina dedicata alla Citroën C5 Aircross. Curiosi di saperne di più? Vediamo i contenuti nel dettaglio.

Suzuki S-Cross. Le quattro ruote motrici? Ci sono, così come il cambio automatico (robotizzato). Ma non intaccano in alcun modo l’efficienza, con un consumo che rimane sempre alla portata di moltissime tasche. Il senso della Suzuki S-Cross 1.5 hybrid sta tutto qui. E poggia su un inedito sistema full, che va ad affiancare il mild hybrid a 48V, provato sul fascicolo di febbraio 2022. In soldoni, fanno 16,6 km/litro in media, 19 in statale e quasi 18 in città. Non si raggiunge l’eccellenza di alcune rivali, va bene, ma c’è comunque di che star tranquilli. L’ibrido full della Suzuki si compone di un quattro cilindri aspirato da 1.5 litri e 102 CV e di un motore elettrico da 33. Quest’ultimo è alimentato da una batteria al litio titanato (si ricarica un po’ più in fretta rispetto a quelle agli ioni di litio) da 0,84 kWh, sistemata sotto il piano di carico: ecco perché la capacità del bagagliaio è leggermente diminuita rispetto alla versione mild. Il cambio è un robotizzato a sei rapporti non particolarmente veloce, ma nemmeno fastidioso o terribilmente lento nei passaggi marcia. Ecco, semmai, non bisogna cercare prestazioni forti: lo 0-100, per dire, si chiude in 12,1 secondi. Per il resto è la S-Cross che tutti conosciamo. Con un abitacolo arioso in rapporto alle misure esterne, un comportamento dinamico sano e un confort poco più che discreto. Senza dimenticare un equipaggiamento completo, almeno nell’allestimento Starview: oltre al sistema multimediale con schermo touch da 9,8 pollici, navigatore satellitare e connettività per smartphone, ci sono pure fari a Led, telecamere a 360°, interni di materiale pregiato, sedili anteriori riscaldabili e tetto panoramico apribile.

Mazda CX-60. Una Suv di taglia grande e di ampio respiro, che vuole entrare a gamba tesa fra le rivali (ibride alla spina) di vocazione premium: ecco, in estrema sintesi, la missione della Mazda CX-60. Che mette sul piatto soluzioni tecniche originali, la tradizionale cura costruttiva della Casa di Hiroshima e una bella attenzione all’efficienza (si possono percorrere una sessantina di chilometri, in media, con il solo ausilio del motore elettrico). E pure una potenza non indifferente: 327 cavalli, per prestazioni brillanti, quando termico ed elettrico spingono insieme. Con il plus della trazione integrale. Aperta la porta, colpisce la cura nel dettaglio, la pelle Nappa dei sedili e gli inserti in legno di plancia e console centrale. Lo schermo dell'infotainment, che diventa touch soltanto quando si collega il proprio smartphone tramite Android Auto o Apple CarPlay. Altrimenti, tocca utilizzare il solito manopolone sul tunnel, con risultati non sempre brillanti mentre si è impegnati alla guida. Bene la disponibilità di spazio per i passeggeri, un po’ meno quella per i bagagli: 407 i litri rilevati. Su strada è piacevole, ma non allo stesso (alto) livello di altre Mazda. Nelle nostre classiche prove dinamiche, che simulano le manovre di emergenza, la CX-60 ha mostrato un comportamento talvolta impegnativo – naturalmente con i controlli elettronici inseriti – per un guidatore comune.

Fiat 500X Hybrid. In giro da ormai otto anni, per lei l'orologio sembra essersi fermato; sia dentro sia fuori. E oggi, la Fiat 500X è ancor più al passo coi tempi grazie all’introduzione dell’ibrido, quello già impiegato anche su Alfa Romeo Tonale, Fiat Tipo e Jeep Renegade e Compass. Breve ripasso: si tratta del 4 cilindri 1.5 turbobenzina da 131 CV accoppiato a un motore elettrico a 48V; la tensione di lavoro è quella tipica dei mild hybrid, ma il funzionamento è simile ai sistemi ibridi full, perché la vettura può muoversi (per brevi tratti) a zero emissioni. Nella marcia in colonna, durante le manovre di parcheggio, al semaforo se sei educato col gas. In queste situazioni lavora soltanto il motore elettrico da 20 CV, e questo già lo sapevamo avendo provato altri modelli con lo stesso powertrain. C’era però da scoprire quali numeri (veri) avrebbe tirato fuori dentro il cofano della 500X, consumi in particolare. Dati alla mano, non sono niente male: 16,6 km/litro in città, 18,9 in statale e una media di 16,8 al litro, valori decisamente migliori rispetto a quelli della 500X con il 1.0 T3 o il precedente 1.3 T4. Per il resto, è sempre la solita 500X con i suoi punti di forza e alcune debolezze.

BMW i4. L'elettrico cambia forma in casa BMW. Dopo la capostipite i3 e le nuove Suv della famiglia iX è arrivato il momento della i4, una berlina a cinque porte con una coda che ricorda le coupé e un portellone che dà accesso a un bagagliaio ben sfruttabile, ma non molto ampio. A spingere questa Ev c'è un powertrain a trazione posteriore da 340 cavalli che promette le prestazioni tipiche delle auto di Monaco e un'autonomia particolarmente elevata. Al centro del pianale di questa tre volumi c'è una batteria da 83,9 kWh (di cui 80,7 sfruttabili) che, unita a consumi particolarmente ridotti, promette autonomie da prima della classe. Come conferma anche il nostro Centro prove, che ha rilevato un'autonomia media di ben 477 chilometri, la migliore tra tutte le auto elettriche passate finora da Vairano.

Passato prossimo: Opel Astra. Trent'anni le dividono, ma la loro anima le unisce. La nuova Opel Astra condivide il Dna della capostipite della famiglia, presentata nel 1991 come antagonista della Volkswagen Golf. L'erede della Kadett portò in gamma svariate innovazioni, come il catalizzatore, era spaziosa e consumava poco. La nuova Astra, invece, ha introdotto la prima motorizzazione plug-in della storia di questo modello e tante tecnologie pensate per migliorare il confort e la sicurezza. Alla base della gamma a benzina, invece, i cilindri sono passati da quattro a tre e dentro il cofano ha trovato spazio anche un sistema di sovralimentazione. Così il nuovo 1.2 turbo propone prestazioni migliori e consumi inferiori rispetto al 1.4i della prima Astra. Questo nonostante la segmento C sia cresciuta parecchio nel tempo, diventando più lunga di una trentina di centimetri e passando dai 1.089 kg dell'esemplare protagonista della nostra prova del dicembre del 1991 ai 1.423 dell'attuale Astra 1.2 GS Line.

Impressioni di guida. La sezione dei primi contatti parte con una novità molto attesa, il Volkswagen ID.Buzz. L'erede elettrico del Bulli conquista per il design e convince quanto a dinamismo, ma vi diciamo subito che le prestazioni sono limitate: raggiunge appena i 145 all'ora. Si prosegue con la terza generazione della BMW X1, una vera e propria "hit" di Monaco nelle classifiche di vendita europee: affilata nel design, affinata nei contenuti e con più spazio a bordo, si conferma genuina e gradevole su strada. Infine, la Mercedes-Benz GLC: la Suv di Stoccarda, aggiornata negli interni e nella multimedialità, punta ancora su propulsori tradizionali, tutti elettrificati. Comoda su strada, se la cava alla grande anche dove l'asfalto non c'è. 

Attualità e Inchieste. La sezione di novembre è in gran parte dedicata al tema della chiusura al traffico delle città: dall'1 ottobre, Milano vieterà infatti la circolazione delle auto diesel Euro 5 e a benzina Euro 3, ispirando con questa scelta Roma (dove i divieti per la “fascia verde” diventeranno “cogenti” da novembre) e Bologna, che pensa addirittura a introdurre una “tassa” di circolazione per tutte le auto che non siano elettriche o ibride. Abbiamo esplorato i sistemi disponibili per sopravvivere a queste limitazioni, dalla scatola nera Move-In, che a Milano consente di utilizzare comunque le auto più vecchie anche se per un numero molto limitato di chilometri, alla trasformazione di esemplari datati dalla propulsione termica a quella elettrica, con retrofit che godono d’incentivi statali, fino all’adozione dell’alimentazione a Gpl (mentre il metano, per ragioni economiche, non costituisce oggi un’alternativa). Un approfondimento a parte, infine, è dedicato al caso della Silk-Faw, il progetto di supercar che avrebbero dovuto nascere nella Motor Valley e che, al momento, non sembra concretizzarsi.

Anteprime e Autonotizie. Come detto, la storia di copertina ha come protagonista una “piccola grande Jeep”: piccola per dimensioni, appena sopra i quattro metri, come mai si era vista nella famiglia delle 4x4 americane, ma non per levatura. Anzi, alla inedita Avenger il compito storico di inaugurare l’era elettrica della Casa. Con un design molto riuscito, che la fa apparire più grande di quel che è, la “gippina” si affiancherà alla Renegade, ritagliandosi un ruolo e un pubblico tutti suoi. In anticipo sul debutto ufficiale al Salone di Parigi, vi diciamo quel che sappiamo di lei. A proposito di elettrico, e di anteprime, ecco i tre modelli a batteria che da qui al 2026 ridisegneranno l’identità del marchio Skoda, e non soltanto sul piano del design. Zero emissioni anche per la prossima generazione della Volvo XC90, che, oltre alla piattaforma, cambierà con ogni probabilità il nome. Non si accontenta di un tabù solo. La Ferrari Purosangue ne infrange due insieme, la carrozzeria rialzata (Suv sarebbe un termine improprio) e le quattro portiere, mai visto niente del genere nella produzione di serie dalle parti di Maranello. Ma nel farlo, per il modo in cui lo fa, il marchio modenese riafferma la propria unicità nel panorama dell’automotive. Scoprite il perché nell’ampio servizio che apre la sezione Autonotizie. E sempre dalla Motor Valley arriva la terza incarnazione del sogno dell’argentino Horacio Pagani: dopo Zonda e Huayra, ecco la Utopia. Sempre leggera, aerodinamica, tecnologica, ma anche molto “analogica”, con cambio manuale e il glorioso V12 nel cofano. E mentre nuovi marchi e modelli cinesi si affacciano al Vecchio continente (facciamo il punto dei nuovi arrivi, dicendovi anche chi conta di più sul mercato), si rinnova un classico della produzione americana: la Ford Mustang

A richiesta il dossier QProve Suv & Crossover. I dati di mercato sono eloquenti: le preferenze degli automobilisti vanno con sempre maggior decisione verso le Suv e le crossover. Per aiutarvi nella scelta vi proponiamo, con un supplemento di 2,90 rispetto al prezzo della rivista, un fascicolo dedicato alle migliori Prove su strada del 2022: in 128 pagine, oltre all’inedito test di copertina dedicato alla Citroën C5 Aircross, troverete tutte le novità di rilievo uscite nel corso dell’anno, dall’attesissima Alfa Romeo Tonale alla rinnovata Nissan Juke, dall'elettrica Audi Q4 e-tron Sportback all’eterna Range Rover, fino all’originale Dacia Jogger e al confronto tra due best seller come la Renault Captur e la Toyota Yaris Cross, entrambe nella versione full hybrid. Il dossier è proposto anche in Digital Edition all’interno dello sfogliatore di Quattroruote, nella sezione Speciali, al prezzo di 2,99 euro per gli acquirenti della singola copia e a titolo gratuito per gli abbonati alla Digital Edition.

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, telefonando al numero 800-001199 (dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 20, sabato dalle 8.45 alle 13) oppure inviando un fax allo 0292856110 o allo 02022111959.

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PROVE SU STRADA

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PROVE DI DURATA

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PROVE SPECIALI

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