Quanto sono seri i controlli tecnici periodici sulle auto in circolazione? I dubbi, anche tra i nostri lettori, sono frequenti: li fughiamo su Quattroruote di luglio - in edicola dal 30 giugno - dopo esserci procurati quattro auto (Alfa Romeo 159 SW, Fiat 500, Mazda3 e Mazda5) che dovevano essere revisionate durante il periodo del lockdown. Con queste vetture, abbiamo visitato sei officine delle province di Milano, Pavia, Cremona e Piacenza: prima di far sottoporle al test, però, abbiamo provveduto a causare, nel nostro Centro prove, alcuni difetti che, sulla carta, avrebbero dovuto determinare la bocciatura delle auto durante la prova. Qualche esempio? Luci e indicatori di direzione non funzionanti, fari mal regolati al punto da causare l'abbagliamento degli altri guidatori, freno a mano inefficiente, pneumatici sgonfi solo da un lato e, persino, una marmitta bucata. Non è difficile immaginare come spesso siano andate le cose: su sei officine visitate, soltanto due hanno respinto le nostre auto malandate, trovando inaccettabile il mancato funzionamento del freno a mano. Ma è bastato spostarsi anche di poco per trovare tecnici molto meno severi: al punto che, alla fine, tutte e quattro le nostra auto malandate hanno ottenuto il tagliando da apporre al libretto che attesta l’esito regolare della prova.