Sarezzo. La Fiera di San Faustino di Sarezzo è ormai alle porte. Nella fine settimana, da venerdì 23 a martedì 27 febbraio, le strade del centro storico saretino si riempiranno di giostre e di bancarelle per l’appuntamento più atteso dell’anno da parte dei saretini e non solo. Le giostre scandiscono la cronistoria della fiera, a raccontarne l’evoluzione attraverso i decenni. A partire dagli anni ’30 viene istallato in piazza Cesare Battisti il “pozzo della morte”, un muro circolare sulle cui pareti correvano uno o più motociclisti, mentre gli spettatori li osservavano dai bordi del pozzo. Per decenni sarà una delle attrazioni principali della fiera, insieme al circo (nel corso degli anni se ne alterneranno diversi, con ballerini, acrobati, animali e pagliacci), il teatro meccanico, la giostra a cavalli, il tiro a segno e gli autoscontri in legno.
Più tardi, nel secondo dopoguerra, arriveranno anche i cosiddetti fenomeni da baraccone, il banchetto del gioco dei campanelli e altri giochi con le carte; questi ultimi resisteranno per diverso tempo.
Dagli anni ’70 la fiera comincerà ad avere la forma che ci è familiare oggi, con l’installazione della ruota panoramica (tornata poi nel 2011), i mini autoscontro, le giostre per bambini e il trenino fantasma. Nel decennio successivo arriveranno il Tagadà e il Taboga; tra gli anni ’90 e il 2000 le attrazioni si moltiplicheranno ancora con il brucomela, la nave dei pirati, simulatori di volo e gabbie volanti. Quest’anno ci sarà una novità: sarà installata in via San Giovanni Bosco l’attrazione per bambini “Mini avio – mini jet”.

Le bancarelle hanno una tradizione ancora più antica e sono una costante della fiera. Oggi sono circa 140 e si sviluppano lungo via IV Novembre, via Dossena, via Zanardelli, via Roma, via Bailo e piazza Cesare Battisti. Sui banchetti si trovano prodotti regionali provenienti da tutta Italia, dolci tipici, libri, palloncini e giocattoli, casalinghi, bigiotteria e mercerie, gadget e ferramenta, prodotti di artigianato e tanto altro. Anche loro raccontano una storia: negli articoli che ogni anno cambiano, vengono dimenticati e poi ritornano, nelle mode e novità della stagione, nei cibi tipici della fiera, che oggi sono i panini dei baracchini, le frittelle, lo zucchero filato e le caramelle, ma che un tempo erano i tiramolla, le caldarroste, il croccante, le stringhe di liquirizia che fungevano da cannuccia per bere la gazzosa.
La fiera verrà ufficialmente inaugurata sabato 24 febbraio alle ore 10 nei pressi del Municipio, mentre lunedì 26 alle ore 22 il cielo sopra piazza Cesare Battisti si illuminerà per lo spettacolo pirotecnico.

A conclusione della fiera, nel pomeriggio di martedì 27 febbraio, si svolgerà come ogni anno la “Festa del fanciullo”. L’Amministrazione comunale saretina in collaborazione con i giostrai, darà la possibilità ai bambini e ai ragazzi saretini di salire gratuitamente sulle giostre durante l’intero pomeriggio, presentando gli appositi biglietti distribuiti agli studenti delle scuole primarie e della scuola secondaria di I grado e ai bambini delle scuole per l’infanzia presenti sul territorio.
Come sempre, questo appuntamento si accompagna a un calendario ricco di eventi correlati, raccolti nella rassegna “Il resto è fiera”.

“La fiera che è stata” è il tema scelto quest’anno per il concorso rivolto ai bambini e alle bambine della scuola primaria e dell’infanzia sul nostro territorio, indetto in occasione della Fiera dei Santi Faustino e Giovita. Un racconto che volge lo sguardo al passato, che mette in luce il modo in cui la fiera stessa è cambiata nel corso degli anni e si è evoluta fino a diventare la manifestazione che è oggi.

Dal 24 al 26 febbraio al Museo “I Magli” verranno esposti gli elaborati dei bambini della scuola per l’infanzia “Gianni Rodari” e delle scuole primarie del territorio che hanno partecipano al concorso. Saranno proprio i visitatori della mostra, insieme a un’apposita Commissione, a scegliere il vincitore, a cui verrà offerta un’attività didattica gratuita a cura dei Servizi educativi del Sistema Museale di Valle Trompia. Alle 3 classi vincitrici verrà offerto un laboratorio interattivo presso il Museo I Magli di Sarezzo, mentre a tutte le classi delle scuole primarie partecipanti al concorso sarà donato “Fieracadabra”, il gioco della Fiera dei Santi Faustino e Giovita, progettato e illustrato da Stefania Sandrini, tirocinante dote comune presso il Comune di Sarezzo.

Il “Premio d’arte Comune di Sarezzo 2024” sarà come sempre allestito dal 23 al 25 febbraio: quest’anno hanno partecipato al concorso 89 opere per la sezione pittura e 37 per la sezione scultura, realizzate da artisti contemporanei provenienti da tutta Italia.
La Biblioteca del Bailo, ospiterà due mostre: dal 20 al 27 febbraio “Leggere le immagini”, esposizione itinerante delle opere dell’illustratrice Alicia Baladan; dal 21 al 26 febbraio “Lettere dal carcere e altre creazioni sensibili”, mostra fotografica ed esposizione di libri tattili a cura dell’associazione Bambini in braille APS.