Brescia, studenti in protesta fanno lezione fuori dal “Calini” e “Gambara”

Ieri i ragazzi hanno replicato la forma di presidio facendo lezione sui banchi apposti fuori dai due licei cittadini.

(red.) Dal punto di vista delle scuole, la prima “battaglia” è stata vinta dagli studenti delle scuole medie. Grazie al fatto che da domani, domenica 29 novembre, la Lombardia diventerà zona arancione, a partire da lunedì 30 gli studenti delle seconde e terze medie che finora erano costretti alla didattica a distanza potranno tornare tra i banchi. Niente da fare, invece, per le superiori che, nonostante le pressioni della ministra all’Istruzione Lucia Azzolina per riaprire prima di Natale, sono arrivati dei “no”.

In primis dalle regioni che puntano direttamente a dopo le feste natalizie e ora anche dai docenti che dicono di aver bisogno di organizzarsi. Intanto ieri, venerdì 27 novembre, come era successo anche la scorsa settimana, altri studenti hanno protestato in modo pacifico facendo lezione fuori dai loro istituti. Insieme al liceo scientifico “Calini”, già protagonista una settimana fa, ieri si sono aggiunti anche alcuni studenti del “Gambara”. Tra loro ci sono anche studenti preoccupati in vista della preparazione all’esame di maturità, mentre annunciano che le proteste andranno avanti anche nelle prossime settimane fino a quando non si tornerà tra i banchi, a fare lezione in presenza.

Tuttavia, gli stessi studenti sono consci del fatto che prima di poter tornare in classe bisogna risolvere il problema dei trasporti. Ed esattamente come una settimana fa, la forma di protesta ha coinvolto anche alcuni studenti della scuola media “Caduti di Piazza Loggia” di Ghedi. Iscritti al secondo e terzo anno, si sono viste invitare dalla dirigente a tornare a casa e con l’indicazione di rispettare le regole e i sacrifici. Ma per loro da lunedì tornerà finalmente la didattica in presenza.

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