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ITALIA

G8 Genova

Morte Giuliani, consigliere Pd di Ancona: "Ho detto ciò che hanno pensato tutti"

Diego Urbisaglia torna a parlare dopo le polemiche suscitate dal suo post su Facebook su Carlo Giuliani

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"Ho detto che avrebbe dovuto prendere la mira. Ho chiesto scusa". Lo afferma, al Messaggero, il consigliere Pd, Diego Urbisaglia, dopo il caso del suo post su Facebook su Carlo Giuliani. "Si citano parole che ho cancellato - si giustifica Urbisaglia -. Io ho raccontato una sensazione che avevo all' epoca e oggi l'ho riproposta da padre". "Ho usato parole eccessive. Il pensiero espresso nel 2001 rimane, l'ho pensato, che devo fare? Io ho detto con chi parteggiavo in quella circostanza, ecco, ma ho usato i termini sbagliati, e questa storia ha preso una piega esagerata". "Io - dice anche - faccio il consigliere, mi occupo di altro, abbiamo approvato da poco una mia mozione di un bando con contributi per le famiglie che non si possono permettere di far fare sport a pagamento ai propri figli, io faccio queste cose qui". Alla domanda se ha mai partecipato a manifestazioni con scontri, il consigliere replica: "No, mai, la società si cambia da dentro le istituzioni, come quei ragazzi di leva quel giorno, quei carabinieri". Se il suo partito, il Pd, la sanziona cosa farà? "C' è un collegio di garanti no? Mi ascolteranno, no?".

Il consigliere Pd del comune di Ancona ieri ha pubblicato un post che ha fatto nascere una polemica che probabilmente lo porterà ad essere deferito davanti la Commissione di Garanzia del Partito per i provvedimenti sanzionatori previsti dallo Statuto, come annuncia Lorenzo Guerini. "Se in quella camionetta ci fosse stato mio figlio, gli avrei detto di prendere bene la mira e sparare". Tutto è nato da questa affermazione choc postata sul suo profilo da Urbisaglia nell'anniversario della morte di Carlo Giuliani, il giovane morto a Genova 16 anni fa durante il G8. Nel post non pubblico, ma visibile solo ai suoi contatti, Urbisaglia scrive: "Estate 2001. Ho portato le pizze tutta l'estate per aiutare i miei a pagarmi l'università e per una vacanza che avrei fatto a settembre. Guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest'ultimo". "Oggi nel 2017 che sono padre - si aggiunge nel post - se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira. Si' sono cattivo e senza cuore, ma li' c'era in ballo o la vita di uno o la vita dell'altro. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani". Ventata di polemiche con richieste varie di sanzioni e arrivano le scuse per i toni ma la riconferma, sostanziale, del concetto da parte dell'esponente locale del Pd: "Ho gia' chiesto scusa per i toni aspri usati, ma al netto delle parole il concetto resta. Rettifico le parole ma non il concetto"."Ero un ragazzo allora e sono un padre adesso. Mio figlio deve crescere. Che cosa dovrei dirgli se fosse il carabiniere: fatti colpire dall'estintore?". La polemica si accende con dichiarazioni di Fratoianni (Pd non dice nulla), di Fiano ( lo si deferisca), di Cento (sconcertante) e Scotto (Mi vergogno). La madre di Carlo Giuliani: "quel signore si vergogni, non mi interessa cosa dice quel politico".