Strage di Suviana: la ricostruzione

Il rombo dell'esplosione poi il buio, l'aria irrespirabile: il dramma alle 14.30, ed è l'inferno

La lotta contro il tempo: la tragedia per gli operai a 40 metri sottoterra appena dopo pranzo, quando nella centrale elettrica del lago di Suviana una turbina è esplosa all'ottavo piano sotto lo zero

Erano passate da poco le 14.30, probabilmente appena dopo la pausa pranzo degli operai che lavoravano all'interno della centrale idroelettrica sul lago di Suviana, quando - secondo le ricostruzioni - si è udito un boato fortissimo, poi giù tutte le linee elettriche ed è calato il buio. Mentre scoppiava un incendio terribile, un vero inferno per chi lavorava a 40 metri sottoterra, tra l'ottavo ed il nono piano sotterraneo della struttura.
 

E' lotta contro il tempo, i vigili si calano al buio nei tunnel distrutti dalle fiamme: il video
 

Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi Vigili del Fuoco
Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi
Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi vigili del fuoco
Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi

L'esplosione, il crollo: travolti 12 tecnici
Prima le fiamme, il rogo, poi poi l'allagamento del nono piano con il crollo di un solaio. L'esplosione e il successivo crollo hanno travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne (uno era un ex dipendente Enel impiegato come consulente per queste società), che lavoravano alla messa in opera di adeguamenti della centrale. 
 

Quello che sappiamo finora del disastro di Suviana
 

Le tre vite spezzate
In tre, all'ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi. Altri sono stati investiti dal soffitto crollato, prima che un tubo refrigerante della turbina allagasse l'ambiente. Quattro persone risultano ancora al momento disperse, le ricerche sono andate avanti per tutta la notte e stanno continuando, anche se i Vvf hanno ormai poche speranze di trovarle vive.

Chi sono le 3 vittime, le vite spezzate dei lavoratori
 

60 vigili impegnati sul posto
Cinque operai invece sono gravemente feriti e ricoverati negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa. Dal momento dell'esplosione sono intervenute dodici squadre dei vigili del fuoco, di cui due di sommozzatori. Più di sessante persone.
 
"Difficili le ricerche, valutiamo le condizioni di sicurezza", preoccupazione dai Vigili del Fuoco
 

Esplosione centrale idroelettrica Bargi: drone sorvola la struttura localteam
Esplosione centrale idroelettrica Bargi: drone sorvola la struttura
Strage Suviana Vigili del Fuoco
Strage Suviana

La lotta contro il tempo
A queste si aggiungono due squadre specializzate nella ricerca sotto le macerie: operano fino a 40 metri sottoterra, su 70 di profondità della centrale, per recuperare i dispersi. Sul posto ieri, nella giornata più nera che la storia recente del lavoro italiano ricordi, anche carabinieri, polizia e Guardia di finanza. Per le istituzioni la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e i sindaci del territorio, oltre a quello metropolitano di Bologna Matteo Lepore: "Rischia di essere una delle tragedie sul lavoro più gravi della storia recente del nostro Paese", ha detto.

Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi vigili del fuoco
Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi
Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi Vigili del fuoco
Esplosione in una centrale idroelettrica semi-sommersa a Bargi

La centrale sul Lago che riattivò la luce in tutta Italia nel 2003
Siamo nella frazione di Bargi, comune di Camugnano. Qui si trova una delle quattro centrali idroelettriche di un sistema di laghi che coinvolge, oltre a quello di Suviana, il Brasimone, Santa Maria e Pavana. Una centrale strategica per la rete nazionale: da qui, raccontano le persone del territorio, partì la spinta per riattivare l'elettricità in tutta Italia dopo il blackout del 2003.

Al presidente della Regione Stefano Bonaccini è arrivato il cordoglio del capo dello Stato, Sergio Mattarella. "Adesso è il momento dei soccorsi poi però pretendiamo di sapere le cause, cosa è successo: davvero non è tollerabile che si possa morire così sul lavoro", ha detto Bonaccini. La premier Giorgia Meloni ha espresso "tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti". In serata è arrivato alla centrale anche il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami.

L'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, è andato sul posto "per seguire di persona l'evolversi della situazione". L'azienda del gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, ha spiegato in una nota che "sta collaborando con tutte le autorità competenti ed esprime cordoglio e vicinanza al personale coinvolto e alle famiglie, che rappresentano la priorità per l'azienda".
 

Da Brandizzo alla centrale di Bargi, una lunga scia di stragi sul lavoro
 

Ancora da chiarire molti aspetti della dinamica: pare che prima dell'esplosione si fosse sentito un rumore strano che ha spinto alcuni lavoratori ad allontanarsi. E all'interno della centrale, secondo quanto ha riportato il sindaco di Camugnano Marco Masinara, sarebbero rimasti due feriti lievi, per non abbandonare i colleghi.
 

“Pare che prima dell'esplosione si fosse sentito un rumore strano che ha spinto alcuni lavoratori ad allontanarsi”

Sul posto ieri anche il procuratore capo, Giuseppe Amato. "Adesso è il momento della ricerca, poi sarà il momento di capire che cos'è successo", si è limitato a dire ai cronisti.
Inevitabilmente verrà aperta un'inchiesta: "In questa fase stiamo cercando di capire che cos'è successo, faremo un'iscrizione di natura tecnica del fascicolo nei prossimi giorni per eseguire gli accertamenti urgenti che sono in primo luogo quelli sulle salme, verificheremo se è necessario o no procedere alle autopsie e poi dopo faremo gli approfondimenti".

Sindacati mobilitati

Si sono mossi anche i sindacati. Cgil e Uil regionali, già mobilitate per lo sciopero nazionale di giovedì 11 proprio per la sicurezza sul lavoro, hanno raddoppiato a otto ore la durata dello sciopero. 

"Siamo di fronte all'ennesima strage", ha commentato il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini.

Centrale bargi rainews
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