Droga al lavoro, pochi invii al Sert

Crescono i numeri dei lavoratori con mansioni a rischio positivi ai test antidroga, ma dalle imprese pochi quelli mandati ai servizi per le dipendenze delle aziende sanitarie per gli accertamenti di secondo livello per escludere la dipendenza

Droga al lavoro, pochi invii al Sert
Rai Tgr Fvg
Il Sert di Udine

I lavoratori con mansioni a rischio che risultano positivi ai primi test antidroga, obbligatori per legge, presso strutture private sono sempre di più. Ma a questa crescita non corrisponde un aumento significativo di invii agli accertamenti di secondo livello, quelli svolti presso i Sert, i servizi delle dipendenze delle aziende sanitarie, per escludere la presenza di dipendenza da sostanze. Per i responsabili di queste strutture, il dato andrebbe indagato:

Tiziana Lombardelli Responsabile area dipendenze Medio Friuli -  AsuFc
"Possiamo immaginare che poche sono le valutazioni sui lavoratori o che le positività si bloccano al primo livello, o il lavoratore sceglie di cambiare lavoro o magari vengono anche licenziati"

C'è per gli esperti anche il rischio di esami falsati:

"Possiamo pensare di sì, esistono in internet anche dei tutorial che ti insegnano come frodare sulle urine, noi mettiamo in moto dei sistemi per prevenire questa cosa però non possiamo escluderlo completamente".

Osservatorio sulla realtà del Medio Friuli, al Sert di Udine quest'anno gli invii dalle aziende sono comunque in aumento:

"Noi vedevamo gli anni precedenti 8-10 persone, se ad aprile abbiamo visto invii per 7 persone prevediamo che alla fine dell'anno saranno già tre volte" 
Come valuta la situazione?  "Probabilmente è aumentata la valutazione dei lavoratori, una  maggiore sensibilità dei datori di lavoro nell'invio delle persone considerate a rischio"

Tra i 30 e 50 anni l'età dei lavoratori che arrivano Sert, c'è anche chi decide di non sottoporsi agli ulteriori test:
"Il costo per queste valutazioni si aggira sui 500 euro ed è a carico del datore di lavoro".

I risultati dei suoi accertamenti confermano intanto la prevalenza dei cannabinoidi e l'uso occasionale:

"Le nostre diagnosi prevalenti sono assenza di dipendenza, comunque un uso occasionale, non meno pericoloso perchè se uno fa certi lavori alterato è a rischio di incidente".."i luoghi di lavoro sono i luoghi di vita e come nella vita ci sono le sostanze stupefacenti anche i lavoratori utilizzano sostanze"... "nei periodi storici-economici in cui le persone stanno peggio le sostanze in genere aumentano e quindi si ritrovano anche in questi controlli con un numero maggiore"