Beni culturali

Castellamonte, così rinasce l'altare mobile del Castello

Partiti i lavori per il restauro della cappella dell'Assunta con un bando del Pnrr destinato al recupero di antichi edifici privati. Dalle caseforti di borgata alle edicole votive, i sette vincitori dell'Alto Canavese fanno rete

Costruzione medievale, recuperata nel Seicento da Amedeo di Castellamonte, il progettista della Reggia di Venaria, il Castello di Castellamonte (Torino) è tuttora una dimora privata. Una parte, però, deve essere ancora recuperata: la cappella dell'Assunta. Di cui si hanno pochissime notizie: da alcuni documenti risulta esisteva già nel XV secolo. La sua caratteristica è l'altare, “un'architettura effimera, dipinta su tela”, spiega Tomaso Ricardi di Netro, esponente della famiglia proprietaria del Castello dal primo Novecento. Altari che “venivano realizzati per occasioni speciali e poi smontati, ma in questo caso è sopravvissuto. Adesso dobbiamo ridare vita a questo piccolo reperto inconsueto e vedere che cosa può restituire”.

Il restauro

La cappella rinascerà con i finanziamenti di un bando del Pnrr per i beni rurali privati, beni che saranno poi visitabili al pubblico: sono oltre 300 i progetti approvati in Piemonte, con importi massimi di 150mila euro per progetto. I progetti dell'Alto Canavese sono sette e hanno deciso di fare fronte comune: “insieme cercheremo di creare una piccola rete e per essere un tassello della rivalutazione turistica e culturale del nostro territorio”, conclude Ricardi di Netro.

I beni

Oltre alla cappella dell'Assunta del Castello di Castellamonte, gli altri progetti finanziati sono a Borgiallo (restauro di diverse edicole votive e pitture murarie sacre presenti lungo antiche strade vicinali e sentieri), Cuorgnè (casaforte di Torre Pietra, antica residenza fortificata medievale in località Vernetti), Ingria (abitazione rurale nella frazione Querio che diventerà una casa museo dell'arrotino), Ribordone (recupero del “crotin” di Boscalera, edificio rurale per la la stagionatura di formaggi e forno di borgata), Sparone (casaforte di località Onzino) e Valchiusa (recupero di fabbricati storici della borgata Cantoncello).

 

servizio di Ludovico Fontana
montaggio di Flavia La Gona
intervista a Tomaso Ricardi di Netro, proprietario Castello di Castellamonte