Poggio Mirteto


  • La città di Poggio Mirteto si estende dalla piana del Tevere fino a territori pedemontani dei Monti Sabini


  • Altezza:


    246m s.l.m.

  • Superficie:


    26,40km²

  • Popolazione:


    ~6.319

La nostra storia


Il documento più antico conosciuto che parla di Poggio Mirteto è del 1294 . L’ipotesi più accreditata tra gli studiosi è che, il castrum sia stato è fondato dagli Iaquinti, una famiglia aristocratica di origine romana, con rilevantissimi interessi in tutta la Sabina tra il 1285 e il 1290. Con il passaggio sotto abbazia di Farfa, il castello di Poggio Mirteto, rientrerà insieme a quelli dei paesi vicini, nel sistema difensivo del complesso monastico. L’importanza di Poggio Mirteto inizia però, nel 1400 quando il suo castello diventerà sede degli abati commendatari, presenza che farà si che nuove popolazioni confluissero nel paese aumentando la popolazione. I vari Abati rappresentanti di famiglie nobili come gli Orsini e i Farnese trasformano il castello in palazzo, costruiscono nuove mura e nuovi spazi urbani per la comunità crescente. Da questo momento in poi l’ascesa di Poggio Mirteto è continua, del 1600 è la piazza principale con i suoi palazzi, del 1641 l’inizio della costruzione della nuova cattedrale S.M. Assunta. La comunità è ricca. Lo testimoniano le committenze di importanti opere d’arte a famosi artisti dell’epoca, come Giovanni Baglione e Plautilla Bricci e la presenza nel Convento di S. Valentino anche di una Accademia detta dei Raminghi, per l’insegnamento umanistico, che riscosse grande plauso e che mise Poggio Mirteto in relazione con gli uomini di cultura del tempo. Nel 1826 apre la fabbrica di vetri Fajella che trasforma il tessuto sociale della città. Molti lavoratori specializzati vengono dal nord Italia portando con se la loro cultura e le loro idee, politiche, religiose, di costume. La popolazione passa da un lavoro prevalentemente agricolo ad uno operaio. Nel 1837 Papa Gregorio XVI riconobbe il titolo di città. Nel 1841 Poggio Mirteto fu eretta a Diocesi. E’ di metà ottocento l’inaugurazione della stazione che facilitò i collegamenti con Roma avviando anche la costruzione della frazione di Poggio Mirteto scalo. Dal 1900 al 1980 Poggio Mirteto è caratterizzato da una forte vivacità commerciale e di servizi che la mettono al centro di questo territorio: ricordiamo tra gli altri i numerosi mobilifici e la scuola superiori “A.Ricci” che porto numerosi studenti da tutta Italia.

Poggio Mirteto


La città di Poggio Mirteto si estende dalla piana del Tevere fino a territori pedemontani dei Monti Sabini. Il nostro Comune è quindi un naturale punto di partenza per chi ama camminare in montagna attraverso sentieri più difficoltosi, o passeggiare nei sentieri più dolci che costeggiano il Tevere nella Riserva Tevere Farfa. Con i suoi 6400 abitanti e la presenza di tutti i servizi (negozi, enti pubblici e privati, scuole etc) è il centro principale della Bassa Sabina. Geograficamente si trova nel Lazio orientale, a 246 m s.l.m, dista 7 km dall’Abbazia di Farfa, 43 km da Rieti, 50 dalla Cascata delle Marmore, 56 da Roma e da Tivoli, 71 da Viterbo. La sua superficie è di 26,4 km² il suo santo patrono è San Gaetano Thiene che si festeggia il 7 agosto. Poggio Mirteto è caratterizzato da un borgo medievale con il castello circondato da case e vicoli protette dalle antiche mura, da una parte seicentesca, con una grande piazza cuore della città, un viale alberato dove si affacciano varie attività commerciali. E’ sede vescovile, della Dicocesi di Suburbicaria di Sabina- Poggio Mirteto

Si può raggiungere:

In macchina

Da Roma per mezzo dell'autostrada A1 uscita fiano Romano- direzione Rieti o della SS4 Salaria uscita passo corese.
Da Firenze per mezzo dell'autostrada A1 uscita ponzano Soratte- direzione Poggio Mirteto
Da Rieti SS4 Salaria o strada provinciale n. 46 "Via Tancia",

Ferrovie

servizio della linea regionale FL1 che unisce Poggio Mirteto con Roma, l'aeroporto di Fiumicino ed Orte; i treni effettuano numerose fermate nella città di Roma, alcune delle quali collegate con le linee della metropolitana.

Mobilità urbana

Poggio Mirteto è servito da 7 linee di Servizio Urbano che uniscono i principali luoghi della città con le frazioni, la stazione ferroviaria di Poggio Mirteto Scalo e le località della Sabina.

Cosa vedere

Piazza Mario dottori

E' la piazza principale del borgo medievale dove si possono vedere: Porta Farnese, risalente a fine cinquecento volute dal cardinal Alessandro Fanese. Il cui nome è scolpito nell'architrave con la data di realizzazione (1577). La Chiesa di San Giovanni Consacrata nel 1601, realizzata su disegno di Angelo Savi da Parma. L’assetto attuale è dovuto alla ristrutturazione del 1720 realizzato dall’architetto Alessandro Specchi, attivo a Roma agli inizi del settecento. La chiesa è dedicata a S. Giovanni Battista decollato ed era retta dalla Confraternità della Misericordia che provvedeva alle funzioni per i condannati a morte. All’interno degna di nota è la pala d’altare, nata come stendardo processionale dipinta su entrambe i lati raffigura il battesimo e la decapitazione del Battista realizzata dalla pittrice- architettrice Plautilla Bricci. Il Palazzo vescovile nato come l’antica rocca difensiva, fu ampliato e ingentilito nel corso del tempo facendolo diventare un vero e proprio palazzo. L’attuale portone di accesso è arricchito da marmi e stucchi con lo stemma del Cardinal Lambruschini ultimo abate commendatario di Farfa. Il Lato che si affaccia su Piazza Garibaldi presenta finestre con iscrizioni incise e le feritoie del vecchio ponte elevatoio. Oggi il palazzo è sede vescovile. All’interno è possibile visitare il museo Diocesano con opere d’arte provenienti dal territorio della diocesi di Sabina-Poggio Mirteto. Fanno parte della collezione arredi per l’altare, vasi sacri, suppellettili liturgici, devozionali, processionali, biancheria liturgica ed insegne ecclesiastiche, quadri e stampe, statue. Molti oggetti sono legati alle funzioni liturgiche dove è possibile ammirare l’evoluzione sia in relazione ai materiali usati, sia in relazione alla forma e alla decorazioni. Di particolare pregio una statua lignea raffigurante la Madonna con Bambino di Bottega abruzzese, secolo XVI, proveniente, dalla Chiesa di Santa Maria di Loreto di Toffia La torre dell’orologio è il risultato di una trasformazione avvenuta nel corso dei secoli: nata a difesa della Porta detta di “sopra” all’origine era una torre merlata con due torrioni ai lati di cui oggi sono visibili solo i basamenti. Alla fine del 1500 con la costruzione del nuovo sistema difensivo, con relative mura e porte la torre viene sopraelevata creando uno spazio per ospitare le campane della chiesa di San Paolo, e trasformata in torre dell’orologio. In detta sopraelevazione viene creata una monofora per ciascun lato per dare visibilità alle campane, bordata da una coppia di lesene in mattoncini; a coronamento un elegante calotta ottagonale con copertura in piombo. Sulle facciate interne, due quadranti in marmo bianco di forma circolare. L’orologio a pesi è ancora presente al suo interno ma non più funzionante. E’ una macchina unica, originale. E’ uno dei pochi esemplari costruiti interamente a mano realizzato con ferro forgiato e bollito lavorato con lima e seghetto. La sua forma a “pollaio” costruita circa tra 1650/1680 è composta da tre treni e cilindri: i movimenti, suoneria ore e quarti. L’orologio antico e il suo sistema di pesi andrà ripulito.


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Piazza Martiri Della Libertà

Quello che colpisce entrando a Poggio Mirteto è la sua piazza principale oggi dedicata ai Martiri della Libertà. Le sue dimensioni circa 5000 mq e la sua forma irregolare ( dovuta ad una scelta ben precisa, di non costruire abitazioni al centro) ne fanno un unicum fra tutti i comuni della Sabina. Dal 1600 il paese si sviluppa fuori le mura medievali, creando appunto questo spazio urbano dove si affacciano la cattedrale S. Maria Assunta, il palazzo Comunale, la chiesa di San Rocco, Porta Farnese e vari palazzi nobiliari.


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La Cattedrale S.M. Assunta

La costruzione della chiesa iniziò nel 1641 entrando in funzione nel 1721. La comunità poggiana partecipo economicamente a questi lavori tanto che sulla facciata della chiesa e all’interno è possibile vedere in vari punti lo stemma cittadino. La chiesa è a tre navate è caratterizzata da stucchi, che rivestono il presbiterio e soprattutto le volte delle navate laterali. Oggi è accreditato che per somiglianze stilistiche questi potrebbero essere di Plautilla Bricci. Dei quadri segnaliamo quello dell’altare principale di Giovanni Baglioni antagonista di Caravaggio


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La chiesa di S. Rocco

Fu inaugurata il 1785. Una lapide, posta all’interno ricorda che Confratelli della Società del Gonfalone provvidero, a proprie spese a costruire la chiesa, migliorando la posizione e ampliando lo spazio, rispetto alla chiesa precedente, e arredandola degnamente per il culto. Della chiesa segnaliamo: Il presbiterio dominato da un’immagine della Madonna con il Bambino, incastonata in una grande raggiera di angeli, le statue di S.Sebastiano, e S. Rocco in stucco (1689), opera di Michele Chiesa. I quadri degli altari laterali sono tutti del XVII secolo, di questi Ricordiamo quello che rappresenta la Nascita di Gesù da Andrea Benedetti padre di Elpidio che ebbe un ruolo fondamentale per l’ingresso di artisti importanti nella città . Il Guardabassi lo dice opera di scuola bolognese.


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Il monumento ai Caduti

Situato al centro della piazza principale del paese è stato realizzato dal B.Balestrieri nel 1925. Lo scultore usa un linguaggio realistico nella rappresentazione del fante e ricorre a formule classiche ed accademiche per le figure femminili allegoriche. Compositivamente l'opera rientra in una tipologia di antica tradizione, molto diffusa in questo periodo che lo scultore adotta anche in altre città. Il monumento ai caduti realizzato interamente in travertino è composto da un alto cippo sul quale posa una Nike stante e, in basso, da un ara sulla quale giace un soldato morente. Lo sviluppo piramidale è rafforzato da una figura Simbolica della Vittoria concepita come prolungamento della struttura architettonica.


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Il palazzo Comunale

Di questo palazzo che ospita il municipio possiamo ammirare solo la facciata esterna realizzata cosi come la vediamo, intorno ai primi del novecento. Il bugnato a “finto travertino” che imita un rivestimento in lastre è stato realizzato con una tecnica curiosa: grani di sale grosso nella malta applicata ad affresco. Durante il processo di presa e indurimento il sale si scioglie formando delle cavità superficiali del tutto simili a quelle del travertino. Qui si possono anche vedere Due scudi uno con lo stemma comunale l’altro vuoto dove è stato scalpellinato il fascio littorio, e delle lapidi commemorative. All’interno Una grande tela a soffitto realizzata nel 1916.


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Il museo Arti e mestieri

Oggetti esposti perfettamente restaurati e funzionanti, rappresentano i mestieri scomparsi e il vivere quotidiano di Poggio Mirteto e della Sabina. Tutti sono divisi per categorie: dalla lavorazione della terra, del vino, e dell’olio. A strumenti utilizzati dal fabbro, dal calzolaio, e dal muratore. Sono inoltre presenti Bilance, bascule, stadere, girarrosti graticci ecc.


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La chiesa di San Paolo

E' la più antica di Poggio Mirteto, risale al XIII secolo. La chiesa ad unica navata caratterizzata da archi a sesto acuto, presenta molti affreschi tra i principali quelli dell’abside, della controfacciata e un ciclo pittorico posto in alto a metà della parete di sinistra. Nella parte alta dell’abside Gesù incorona sua madre, la vergine Maria, in mezzo ad uno stuolo festoso di angeli che suonano strumenti musicali dell’epoca. Nella parte bassa la conversione di San Paolo: caduto a terra insieme al cavallo, che vede in alto Gesù, che gli parla. E’ l’inizio della sua conversione. Sul lato sinistro, vicino l’arco, si legge, attualmente solo in parte, la data degli affreschi: 1521. Che alcuni attribuiscono ai fratelli Torresani. La parete in fondo alla chiesa presenta una raffigurazione del Cavaliere Coronato che ha davanti un cadavere in tre stadi di progressiva decomposizione. Tra questi inizia una riflessione sulla caducità della vita scritta dall’autore tra le gambe del cavallo. Le parole sono la prima testimonianza scritta del dialetto sabino. Nella parte bassa della stessa parete, la deposizione di Gesù nel sepolcro. La composizione e lo stile assomigliano molto alle maniere della scuola del Giotto. Il dipinto è probabilmente del XV secolo. Sulla seconda finestra, in alto, è raccontata in tre quadri la leggenda sulla nascita del movimento detto dei Bianchi La storia di questi uomini e donne che in abiti bianchi partirono in processione verso Roma, è presente in molte chiese dell’Umbria e del Lazio, dove ad oggi, Poggio Mirteto rappresenta la tappa più vicina alla città eterna.


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Eventi

Carnevali di Poggio mirteto



La caratteristica peculiare del Carnevale di Poggio Mirteto è quella - pressoché unica in Italia- di presentarsi in due forme distinte: da un lato un carnevale calendariale, detto Carnevalone Poggiano e l'altro celebrato invece nel periodo della Quaresima, detto Carnevalone Liberato, tanto che si può parlare di Poggio Mirteto come del "paese dei due carnevali". Due carnevali profondamente differenti, ma connessi tra loro ed entrambi storicamente radicati nel tessuto culturale e identitario di questo vivace centro della Sabina.


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Settimana Musicale Mirtense


Maggio


La Settimana Musicale Mirtense giunta alla sua XV edizione, si svolge ogni anno nel mese di maggio a Poggio Mirteto (Ri). Questa manifestazione vuole essere un “Contenitore Culturale” dove si propongono, accanto ad una rassegna concertistica che spazia dalla musica antica alla contemporanea, anche attività collaterali come la Fiera degli strumenti musicali a Fiato, mostre, presentazioni di libri.. ecc. Il Festival nasce in un territorio ricco di tradizioni musicali, testimoniate dalle numerose formazioni bandistiche e dagli eccellenti musicisti, che oggi partendo dalla Sabina suonano in tutto il mondo. La settimana Musicale nasce non solo per portare in provincia concerti di alta qualità, ma anche come opportunità per stimolare dinamiche locali di crescita e arricchimento culturale, sociale ed economico. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono: attrarre nuovi ascoltatori di musica e aggiungendo nuovi segmenti ai già appassionati; rinnovare il gusto del pubblico, attraverso nuove proposte e miscele di generi musicali non canoniche; potenziare l’offerta musicale della Sabina, in termini di erogazione di eventi musicali e di vendita di prodotti e servizi collaterali; posizionarsi tra le esperienze di eccellenza nell’ambito dell’offerta musicale, in grado cioè di attrarre un pubblico internazionale e diventare un momento rilevante per la formazione e il lancio di giovani talenti locali. La Settimana Musicale ha stipulato convezioni con il conservatorio di Roma Santa Cecilia e L’istituto superiore di Studi Musicali G. Briccialdi di Terni.


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Rassegna cinematografica



Il Comune di Poggio Mirteto, organizza ogni anno la rassegna cinematografica “Grande Cinema Italiano”, manifestazione giunta alla sua 29° edizione, evento culturale e di spettacolo tra i più importanti e partecipati della Provincia di Rieti. Il successo della manifestazione, fin dalla sua prima edizione, è stato sempre rilevante: la qualità delle opere presentate e la partecipazione di famosi personaggi dello spettacolo hanno permesso alla rassegna di ottenere un grande successo di pubblico che ha apprezzato ed apprezza il contenuto culturale socializzante, costituendo essa un’occasione unica di incontro e di animazione delle serate estive.
La rassegna rappresenta uno dei momenti più belli ed importanti in una zona dove purtroppo non esistono sale cinematografiche e i giovani per assistere ad una proiezione, devono arrivare fino a Roma o Rieti. La manifestazione, che si svolge alla fine di giugno e per buona parte del mese di luglio, è realizzata in collaborazione Fondazione Roma e Lazio Film Commission e vede la presenza di importanti autori ed attori protagonisti del nostro cinema, ai quali viene consegnato l’ormai famoso “Mirto d’Oro”, quale riconoscimento della loro professionali, durante la serata di gala che chiude la manifestazione. Le serate oltre alle proiezioni verranno caratterizzate da: “Aperitivo con…” incontri con attori, registi, esperti nel settore cinematografico intervistati dai direttori artistici della Rassegna Steve Della Casa e Claudio De Pasqualis.


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La Processione di San Gaetano da Thiene


7 agosto


Il 7 agosto, Poggio Mirteto festeggia il suo Santo Patrono San Gaetano da Thiene, con una imponente processione, caratterizzata oltre che dalla presenza della statua del Santo e dalla sua macchina, anche dalla sfilata degli uomini di due confraternite, vestiti con gli abiti dai colori caratteristici che portano a spalla due grosse croci processionali detti “Crocioni”.


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Mangiare & Dormire

La casa nettarina

Agriturismo

via Belvedere 1,
info@lacasanettarina.it
tel 3475803009

La casa nettarina è un’azienda agricola a gestione familiare con agriturismo e campeggio. Gli appartamentini, ricavati dalle vecchie stalle, offrono ogni comfort nella loro semplicità; le piazzole per tende sono situate in posizione ombreggiata e panoramica, sul limitare del bosco. L’azienda produce miele e frutta.

Pasta all'uovo Tavola calda di Catia e Giorgio

Ristorante

Via Giacomo Matteotti 24
0765423251
3666325616
3284158958
darbo.giorgio@gmail.com

Cucina casareccia con prodotti freschi tipici della sabina. Varietà di primi piatti artigianali di nostra produzione.

Ristorante Pizzeria Peter Pan 2

Ristorante - Pizzeria

Piazza della Vetreria, 12
076524183
3483615431
whatsApp 3483615431

Nel nostro Ristorante potrete gustare un’ottima cucina caratterizzata dalla freschezza dei suoi ingredienti e dalla fantasia delle sue composizioni, cucina “casereccia” appetitosa e genuina che si basa più sulla qualità degli ingredienti piuttosto che sulla complessità di preparazione

Da Gustare

Olio d’oliva

Cacio magno (semplice e alle erbe)

Formaggio fresco, a pasta molle, grasso, da latte ovino intero e pastorizzato, di forma parallelepipeda a base quadrata di dimensioni variabili, con facce piane, scalzo diritto, pezzatura da 1,2÷1,5 kg e stagionatura di 20÷30 giorni. Ha crosta ruvida, di colore giallo paglierino o grigiastro (per la fecola di patate aspersa durante la stagionatura) e pasta bianco-avorio con leggera occhiatura. Viene prodotto nelle tipologie “Semplice”: con sentori di intensità e persistenza medio-bassa, sapore fondamentalmente dolce, odore e aroma di tipo lattico con leggero animale, oppure “Alle erbe” in cui l’aggiunta di erbe (rucola e/o olive e/o radicchio e/o peperoncino) conferisce una significativa aromatizzazione. Per le sue caratteristiche ha un uso quasi esclusivo “da tavola”, eventualmente abbinato a insalate di verdura fresche, o a frutta matura. Si abbina preferibilmente a vini bianchi del territorio, giovani, freschi, abbastanza morbidi

Fregnacce alla Sabinese

Pollo con i peperoni

Ciambella con l’anice

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