Quali sono le squadre che usano di più i giocatori delle proprie giovanili?

Il Genoa ha lanciato otto giocatori direttamente dalla propria Primavera, ed è al primo posto tra i club italiani.

Con il passare del tempo, le esigenze dei club sono cambiate. Ora diverse società hanno la necessità – più che il desiderio – di affidarsi ai propri settori giovanili, per sfornare talenti utili sia al progetto sportivo che per alimentare la propria sostenibilità. Le società con minori disponibilità economiche usano spesso i giovani infatti per generare plusvalenze che fanno bene al bilancio e rappresentano un trampolino di lancio per quei ragazzi che ambiscono a trovare continuità tra i grandi prima di arrivare in club più prestigiosi. La squadra italiana che sta insistendo di più su questa strada, se guardiamo alla stagione in corso, è sicuramente il Genoa: la nuova proprietà del fondo americano 777 Partners, insediatasi a settembre 2021, ha subito subito un modello fondato sulla valorizzazione dei giovani, specialmente nei prodotti del proprio settore giovanile. È così che il club rossoblu è diventato il club italiano che utilizza di più i prodotti del proprio vivaio. Secondo i rilevamenti dell’osservatorio CIES, gli otto giovani lanciati dal Genoa dopo il percorso di formazione nel vivaio hanno accumulato il 23,9% del minutaggio complessivo.

Il problema, se vogliamo, è che questa cifra non rappresenta per niente un’eccellenza a livello europeo. Il Genoa, infatti, è solamente 14esimo nella graduatoria relativa alle cinque leghe top in Europa. Ai primi due posti di questa speciale classifica spiccano le due squadre basche più rappresentative, l’Athletic Bilbao e la Real Sociedad. Dietro al primato dell’Athletic ci sono in primis ragioni storiche e politiche: l’Athletic ha tesserato sempre e solo calciatori baschi o con origini basche, non spagnoli e figuriamoci stranieri. Una scelta che sopravvive anche oggi: i calciatori cresciuti nella cantera hanno raccolto il 55,8% dei minuti giocati, mentre gli altri sono cresciuti in altri settori giovanili della regione basca. Meno ortodossi ma comunque identitari anche i cugini baschi della Real Sociedad, che primeggiano nel numero di giovani lanciati (17 contro i 15 del Bilbao) e sono al secondo posto per minuti giocati con una percentuale del 43,9%. Il podio tutto spagnolo è completato dal Celta Vigo (11 canterani e 41,2%), mentre il Barcellona si trova solo all’ottavo posto con 12 giovani lanciati e una percentuale del 31,7%.

Sotto le squadre spagnole ci sono club francesi (Saint-Etienne, Montpellier, Lione) e tedeschi (Mainz e Friburgo). Per trovare un club inglese bisogna scendere fino al 12esimo e al 13esimo posto, occupati rispettivamente da Manchester United e Chelsea. Fa ancora peggio la Serie A : dopo il Genoa, infatti, ci sono lo Spezia 23esimo (tre giocatori cresciuti nel vivaio per il 14,8% di minuti in campo), il Sassuolo 25esimo (14,6%) e la Roma 27esima (4,1%). In compenso, all’ultimo posto in assoluto ci sono Venezia, Bologna e Udinese, che hanno concesso 0 minuti a giocatori cresciuti nel proprio settore giovanile. Non sono le uniche società delle cinque leghe top a poter “vantare” questo primato al contrario: oltre a loro ci sono anche Brentford, Watford, Elche, Bayer Leverkusen e Union Berlin.